La Cosmo-Art e il Senso della Vita
Il senso della gratitudine. Contatto il pieno dentro di me.
Il senso della gratitudine, un valore fondamentale da riscoprire oggi, un nutrimento per la propria anima e per l’universo intero.
Parlare di gratitudine in questo difficile momento storico può sembrare paradossale. Immaginare che il sentimento di gratitudine possa essere uno strumento di aiuto per fronteggiare il disagio e il dolore che questa pandemia da coronavirus ha portato nel mondo, può sembrare assurdo. Gratitudine per cosa?
A partire da tutti i medici e gli operatori che sostengono gli ammalati e da mesi lavorano a questa emergenza sanitaria senza precedenti. Per infettivologi ed epidemiologi che studiano per trovare un vaccino a questo virus. Per la grande distribuzione organizzata che non si è fermata e ha garantito l’arrivo del cibo sulle nostre tavole. Per le case che abitiamo in cui sentirci accolti e protetti. Per lo smart working che ci permette di continuare a lavorare da casa, per la rete internet, che ci consente di rimanere collegati, nonostante tutto.
La gratitudine, in questa situazione di emergenza, potrebbe essere quella competenza spirituale da coltivare che può aiutarci a riflettere sui tanti doni della vita, ad aprire gli occhi e sentire il grande amore della vita.
Se fosse proprio la vita che in questo momento ci sta chiedendo di aiutarla? Di riconoscere i suoi doni e di sentire il pieno di ciò che abbiamo? Di tornare in armonia con il nostro pianeta e l’universo intero? Forse saremmo più predisposti a ringraziare per tutto ciò che abbiamo, a recuperare un sentimento di riconoscenza verso un potere più grande di noi che ci donato la vita e ci sostiene continuamente. Ma ne siamo capaci?
Gratitudine e avidità: Cosa impedisce di sentirci grati?
Forse perché siamo pieni di pretese, perché abbiamo costruito la nostra vita sul diritto di ciò che ci appartiene e quindi non dobbiamo essere grati per niente e con nessuno. Probabilmente perché siamo schiavi di quella frenesia quotidiana che tanto ci manca, con cui riempiamo le nostre giornate e mascheriamo i nostri vuoti.
Possiamo allora riflettere sull’avidità, quel veleno esistenziale che ci costringe continuamente a riempirci attraverso una società consumistica senza freni e che comunque non ci fa sentire mai soddisfatti. La quarantena che prosegue ci sta mostrando la difficoltà di stare in casa, ma allo stesso tempo ci offre l’opportunità di confrontarci proprio con quelle parti inascoltate che potremmo invece decidere di sentire.
La gratitudine ci aiuta a sentire il pieno
“Il senso di gratitudine ci permette di armonizzare noi stessi con la ricchezza e l’abbondanza dell’universo, ci permette di sintonizzarci con i miracoli che attendono ancora di rivelarsi e con le opportunità che la nostra esistenza desidera mettere a nostra disposizione.” (da: Giampiero Ciappina, La fabbrica della Felicità, 2007, pag.77)
Questa importante affermazione ci offre la risposta di senso su quale siano i passi di crescita e le decisioni fondamentali da prendere in questo momento. I passaggi esistenziali necessari da fare per soddisfare realmente i nostri bisogni.
Essere costretti a stare in casa potrebbe finalmente aiutarci a vedere con occhi nuovi il nostro disagio e decidere di chiedere aiuto. Prendere decisioni di amore, lavorare sulle nostre pretese, affrontare il dolore e decidere di crescere.
Se rimaniamo in contatto solo con la sfera dei bisogni materiali è difficile da comprendere. Spostandoci invece anche sui nostri bisogni spirituali, possiamo allora contattare la grandezza della vita, del suo e del nostro potere di continuare ad essere creatori del nostro futuro. Potremmo così ricominciare a pensare che la vita è un dono, che non siamo onnipotenti e che il nostro impegno è quello di essere grati per la vita che abbiamo, e cercare di realizzarla al meglio delle nostre possibilità.