Guarire dal narcisismo e dall’egoismo
Narcisismo: disturbo o strumento di crescita?
Se un abbondante dose di amore per se stessi può essere d’aiuto per arrivare a fine giornata senza perdere l’equilibrio, bisogna fare attenzione quando questo aspetto viene frainteso, travisato o addirittura assume un carattere involutivo e distorsivo. Egoismo, egocentrismo, e narcisismo sono elementi – in misura diversa – presenti in tutti gli individui e non hanno nulla a che fare con l’Amore per se stessi. Questi elementi appartengono invece alla sfera del disagio, e quando nell’individuo assumono dimensioni significative, possono sfociare – potenzialmente – in un vero e proprio disturbo della personalità.
La personalità narcisistica si contraddistingue da un’alterata percezione del sé – definito da Heinz Kohut, lo psicoanalista che per primo ha approfondito il tema del narcisismo ponendolo al centro della sua teorizzazione psicodinamica nel suo trattato Narcisismo e analisi del Sé (1971) – ‘Sé grandioso’, verso il quale riserva un eccessivo investimento dell’energia affettiva.
Ne scaturiscono comportamenti precisi, a cominciare dalla difficoltà (talvolta, addirittura, incapacità) di provare un’autentica empatia verso gli altri, alla continua necessità di sminuire e manipolare le persone accanto, fino alla non accettazione di rifiuti e critiche. Questi atteggiamenti nascondono in realtà una profonda insicurezza, grande fragilità, senso di inferiorità e l’incapacità di integrare aspetti positivi e negativi di sé e degli altri individui.
Secondo Heinz Kohut, l’origine del narcisismo è da ricercare nei conflitti edipici e preedipici irrisolti, mentre per Antonio Mercurio essa è da ricercare in una fase ancora precedente, collocata all’interno della vita intrauterina, a partire dal concepimento.
Si può guarire dal narcisismo e dall’egoismo?
Gli individui che sublimano il proprio narcisismo non sempre sono riconoscibili con immediatezza, tanto da apparire il più delle volte come persone dalla spiccata sicurezza e da un elevato carisma. E’ necessario scrutare un po’ più a fondo per scoprire se dietro a tali aspetti non si celi una condizione di anormalità.
Individuare il proprio narcisismo è un’impresa affatto semplice: difficilmente si riconosce come tale e – quando è possibile – si tende a trasformare le manifestazioni del narcisismo in meccanismi funzionali. Alcuni individui infatti riescono ad utilizzare il proprio narcisismo per impegnarsi in una scalata sociale, talvolta fino a raggiungere vertici della catena gerarchica, in ambiti dove è richiesta una forte competizione. Il forte bisogno (meglio ancora, la necessità) di essere riconosciuti come i migliori, l’enorme difficoltà ad ammettere i propri errori o le proprie fragilità e l’incapacità di fermarsi di fronte a un’eventuale sofferenza causata alle altre persone (carenza di empatia), diventano strumenti infallibili. Di conseguenza difficilmente si approda in autonomia alla decisione di mettere mano al proprio narcisismo o al proprio egoismo. In questo senso, il narcisismo non è altro che una risposta compensatoria al trauma della ferita intrauterina. Tanto più forte è stato il rifiuto intrauterino, tanto maggiore può diventare la reazione narcisistica. Tanto maggiore è l’umiliazione di questo rifiuto, tanto più esaltato, presuntuoso e megalomanico può diventare l’Io narcisistico.
Creatività e umorismo: due strumenti per guarire dal narcisismo e dall’egoismo
Come già detto, sebbene la personalità narcisistica sia l’espressione di un disturbo, il narcisismo e l’egoismo sono elementi presenti in tutte le persone. Kohut propone una prima possibilità di trattamento psicoanalitico per il Narcisismo, possibilità in precedenza negata da Freud. La sua teorizzazione basa la terapia fondamentalmente sull’assecondare e lasciare crescere il Sé grandioso come pure le richieste narcisistiche che si stabiliscono di conseguenza. In questo modo il narcisismo può divenire uno strumento transizionale di accrescimento dell’amore verso il Sé, che successivamente può tradursi – augurabilmente – nella spinta necessaria per lo sviluppo di una personalità integrata e meno scissa.
L’uso della creatività è uno dei percorsi tradizionali per il trattamento del narcisismo. Un corretto processo di elaborazione sfrutta il potenziale narcisistico per determinare nuove configurazioni stabili come l’autostima e la formazione di un ideale (sano e ragionevole), non megalomanico. Il progredire di un autentico processo di elaborazione del narcisismo – inteso come reazione alla ferita intrauterina – permette lentamente l’emergere di spunti creativi, ora finalmente liberi dai condizionamenti derivanti dal narcisismo reattivo.
La creatività ha poi un ulteriore potenziale se utilizzata in contesto corale, all’interno del quale l’Io Narcisistico è costretto al confronto con gli altri e, di conseguenza, a decentrare l’attenzione – da sé in direzione del gruppo – nel raggiungimento di un obiettivo comune.
Già Kohut aveva intravisto nell’umorismo maturo (diverso da quello usato per sfuggire a consapevolezze dolorose) una strada di possibile guarigione dal narcisismo. Utili e certamente più profondi gli strumenti dell’Antropologia Esistenziale che consentono di sdrammatizzare, minimizzare, ricontestualizzare attraverso l’uso della battuta di spirito, scardinando così alcuni processi difensivi. Oltretutto, sviluppare una sana autoironia permette di individuare una sorta di distanza (o di distacco) tra il sè e il trauma, i quali non sono più così fusi e confusi tra loro. Tale distacco operato dall’autoironia invece di approfondire la scissione – paradossalmente – ne promuove la sintesi.
In altre parole, creatività e umorismo sono alcune tra le prime competenze utili per fronteggiare il proprio narcisismo interno. Ma anche l’accettazione delle proprie fragilità, della propria imperfezione, l’accoglimento delle limitazioni dei nostri poteri fisici, intellettuali ed emotivi. E poi anche il rispetto e la comprensione dell’altro (empatia), il riconoscimento del grande valore del Tu per una autentica crescita interiore, l’abbattimento delle proprie pretese nei confronti degli altri, diventano tutti elementi fondamentali per avvicinarsi ad un atteggiamento sano, stabile e gratificante della propria vita interiore.