Dalle favole…alla vita vera
C’era una volta(…) e vissero felici e contenti! Come dite? Non è andata proprio così?…Purtroppo, o per fortuna, siete in buona compagnia. Il mito dell’amore romantico derivato dalle favole, dai romanzi, dalle canzoni, dai film, è forse uno dei più grandi inganni che ci siano. Ciò che sto per dirvi potrebbe non piacervi…non c’è problema, potete liberamente continuare a credere alla storia di Cupìdo e delle frecce. Il mito romantico di cui sopra prevede che un giorno, all’improvviso, una ‘saetta d’amore’ ci colpisca e, malgrado noi tentiamo di opporci in ogni modo, questa passione travolgente non abbandoni più la nostra anima. La storia prosegue con due anime gemelle che vivono in totale simbiosi, hanno pensieri simili, fanno cose simili, raramente non si intendono e la vita fila liscia per anni e anni. Chi non si sentirebbe un fallimento totale assoluto di fronte a questo schema di pensiero? E tutte le cose su cui non ci si capisce e si litiga? E quel principe meraviglioso incontrato in discoteca che dopo circa 6 mesi (o anche 6 anni a seconda dei casi) si trasforma in un rospo insopportabile? E i ‘tira e molla’ perché non riesco a stare né con te né senza di te?.
.. Per rispecchiare questa fase inevitabile ci sono poi tutte le canzoni e i film tristissimi in cui si soffre e ci si dilania in ricordi e incomprensioni varie. Ed ora la VERITA’: la coppia è un laboratorio per crescere. Passata la prima fase, giustissima e sacrosanta, dell’obnubilamento e della completa perdita di se stessi dentro l’altro, arriva poi il momento del risveglio. Si inizia a vedere l’altro per chi davvero egli è, pregi e difetti, e ,soprattutto, il partner ci andrà a risvegliare proprio quelle ferite narcisistiche più profonde, più delicate, più nascoste agli occhi del mondo lì fuori. L’altro ci starà in realtà facendo un servizio unico e preziosissimo. Bisognerà solo decidere di lavorarci, insieme e ognun per sé, per riuscire a trasformarci, a crescere, ad evolvere e lenire pian piano quelle ferite dentro di noi. E’ una decisione. E’ un impegno. E’ faticoso. A volte doloroso ma anche molto prezioso. Un’occasione unica direi per fare ciò che da soli non si potrebbe mai fare. Certo che la decisione di vivere il rapporto di coppia in quest’ottica rivoluzionaria va presa da entrambi i componenti altrimenti è come se uno spingesse sul freno e l’altro sull’acceleratore…la macchina si ingolfa! Passare da un partner ad un altro reincontrando sempre le stesse problematiche ci dovrebbe inoculare il dubbio che il problema è dentro di noi e quello che si materializza nelle persone che incontriamo è solo una logica conseguenza.
Questa presa di coscienza prevede però di abbassare il nostro orgoglio, di saperci mettere in discussione, di vivere la vita da protagonisti e artisti e non da vittime impotenti. Si tratta di volare da un universo ad un altro…insieme…con decisione, impegno e bellezza!