Essere grati: una competenza speciale che riempie il cuore
Cosmo-Art e il Counseling
Essere grati alla vita e agli altri è una dimensione dell’essere persone.
Rappresenta la nostra capacità di percepire la realtà intorno a noi come benigna o maligna. E’ tutto pericoloso, ci sono molto nemici, dobbiamo guardarci le spalle sempre. Oppure possiamo credere a una realtà nuova, senza diventare ingenui o creduloni. Ma acquisendo una fiducia nella vita che ci ama profondamente. Che ci offre molti doni ogni giorno.
La gratitudine fa parte della sfera esistenziale-spirituale-relazionale che costituisce la nostra identità di persone. Affonda le sue radici nel nostro mondo interno. Ci connette alle relazioni con gli altri ed è in grado di produrre stati d’animo positivi. Inoltre, essa ci aiuta a maturare una prospettiva di vita luminosa, molto diversa da quella sensazione che proviamo e osserviamo oggi intorno e dentro di noi.
Riusciamo a essere grati
Riflettiamo insieme sul mondo di oggi: cosa sentiamo e vediamo di solito?
Soffermiamoci ad ascoltare le parole in cui siamo immersi. Sono caratterizzate molto spesso da persone che si lamentano, da persone che ci parlano dei loro problemi, che hanno richieste continue e molte pretese.
Anche a noi forse capita di vedere solo una piccola parte della nostra realtà. Molto spesso concentrata su ciò che non va. In fin dei conti siamo pieni di problemi!
Questa realtà rappresenta la dimensione che viviamo. Le emozioni negative, pessimistiche interne pervadono tutto il nostro essere e condizionano le nostre vite. Determinando, di fatto, una profonda ingratitudine che ci attraversa l’anima e il cuore.
Probabilmente abbiamo bisogno di sviluppare una nuova competenza speciale che ci dona amore, accoglienza e accettazione e che ci permette di vivere meglio. Siamo liberi di guardare a ciò che abbiamo e al nostro valore.
Perché essere grati
La gratitudine è molto più di un concetto. Essere grati va oltre il saper dire grazie a qualcuno per qualcosa di positivo che ha fatto per noi.
La gratitudine su cui vi propongo di riflettere oggi è nel chiedersi: che approccio ho con la vita, con me stesso e con gli altri. Più semplicemente dove guardo, come mi sento.
Una prospettiva che può sembrare complessa e fuori portata rispetto a come viviamo oggi. Perché siamo abituati a vedere solo l’aspetto negativo di ogni situazione. Per cosa dovremo essere grati?
Tutto vero. Vediamo quali studi sono stati compiuti rispetto a questo tema. C’è una provata correlazione tra come ci relazioniamo alla vita e come riusciamo ad affrontare le situazioni, rispetto a quanto riusciamo a provare gratitudine.
Secondo una serie di studi scientifici pubblicati dalle migliori università del mondo sperimentare la gratitudine ha molti benefici sulla nostra salute.
Un esempio; migliora il ritmo cardiaco. Aumenta gli ormoni utili a rallentare il nostro invecchiamento. E’ utile per tenere allenate le nostre facoltà cognitive. Rafforza il nostro sistema immunitario. E’ una forma preziosa di prevenzione generale.
Cosa vediamo
Quindi dovremo imparare ad essere grati per interesse e contropartita personale? No, non avrebbe senso e non si tratterebbe di una vera gratitudine.
Abbiamo un reale bisogno, oggi, di crescere in questa competenza che ci riempie non solo il cuore, ma è in grado di trasformare la nostra prospettiva di vita e di relazione.
Spostiamo l’attenzione e iniziamo a trasformare il nostro modo di guardare ai fatti. Questo ci permetterà di vedere altro. Di cosa si tratta?
Proviamo insieme ad affinare questa competenza speciale?!
Siamo reduci da una brutta giornata al lavoro. Siamo arrivati in ritardo ad un appuntamento. Abbiamo ricevuto una brutta notizia. Sono sicuramente aspetti negativi. Mettiamoli in prospettiva, forse possiamo percepire anche altri fattori.
Imparare a vedere gli aspetti simbolici di ogni situazione è un alfabetizzazione necessaria per decifrare i messaggi della vita e per vivere in sintonia con essa. Questa ricerca di senso ci predispone maggiormente alla gratitudine perché ci permette di vedere oltre ciò che non appare in modo evidente.
Un modo per crescere responsabilmente senza più attribuire colpe alla vita e agli altri.
Non guardiamo più solo a quello che è mancato, ma anche al tanto che abbiamo… Impareremo ad affinare questa competenza speciale che ha bisogno di un tempo per essere compresa ed elaborata.
Il tempo in realtà non è denaro, ma si trasforma in arte del vivere in una dimensione di gratitudine verso la vita, verso noi stessi e verso gli altri.
Noi siamo l’Arte incarnata nel tempo
Un tempo che diviene prezioso per sentire e guardare il mondo intorno a noi con gli occhi della gratitudine e dell’artista capace di trasformare la sua opera d’Arte in Vita.
Essere grati: un armonia speciale
La gratitudine è un amplificatore per la felicità. Più si è grati più si notano mille piccole cose belle della propria vita, più ci si sente soddisfatti.
Quando siete grati vi sentirete in armonia dentro di voi e con gli altri. Più sarete grati per ciò che avete e per ciò che siete, maggiore sarà il benessere interno che percepiremo. Si tratta di un circolo virtuoso che si innalza man mano che ci alleniamo a sperimentare questa competenza speciale.
Chi ha un passato di grandi problemi personali, traumi o malattie, è paradossalmente più portato a sviluppare la gratitudine. Perché più consapevole dell’importanza delle piccole cose e del cogliere in ogni istante la bellezza della vita e del proprio tempo. E’ più difficile allenare questa competenza per chi ha già molto e dà tutto per scontato.
Relazione tra gratitudine e dono
La gratitudine non è solo strettamente connessa con la felicità ma anche con la propensione a donare.
Più siamo grati, più siamo felici; più siamo felici, più siamo predisposti a donare e a riconoscere quanto abbiamo e quanto siamo ricchi di doni, non solo materiali.
Essere donativi è un modo per riconoscere consapevolmente quanto si è ricevuto. Questo é un amore circolare che percepiamo come parte della nostra vita e che arriva lontano.
La gratitudine è una vera propria competenza da sperimentare ogni giorno nella quotidianità. E’ il ponte che ci permette di gettare le basi per una buona relazione.
Il sentimento di gratitudine è una delle espressioni più evidenti della capacità di amare. La gratitudine è un fattore essenziale per stabilire il rapporto con l’oggetto buono e per poter apprezzare la bontà degli altri e la propria. Melanie Klein
Tutti abbiamo un cuore prezioso che ama
Siamo esseri meravigliosi, unici e speciali, colmi di doni che la vita ci offre per crescere e stare bene. E’ questa la prospettiva in cui vivere per divenire persone competenti sulla gratitudine.
Se lo decidiamo dentro di noi, siamo grado di scegliere di attivare questa competenza. Per farlo abbiamo bisogno di ricorrere alla nostra componente artistica interna in gemellaggio continuo con la nostra capacità di amarci.
La nostra capacità artistica, ci ricorda sempre il prof. A. Mercurio, è quella componente della persona capace di trasformare le nostra vita in un’opera d’Arte.
Per concludere, ciò che vediamo con i soli occhi non basta per comprendere la realtà e il mondo. La nostra competenza sarà quella di saper andare al di là dell’illusione della vista per guardare davvero con le proprie emozioni e con il cuore.
“Non si vede che col cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi”
Antoine de Saint-Exupéry