Cosmo-Art e senso della vita

La libertà di costruire la propria identità

La libertà è quella componente che ci permette di costruire la nostra autentica identità. Quella che appartiene alla nostra essenza. Che sentiamo come la nostra e che ci rende unici.

Come quasi sempre accade, quando parliamo di libertà sentiamo dire che siamo sicuramente persone libere.

Forse sottovalutiamo quanto l’ambiente in cui siamo cresciuti e la nostra formazione culturale può averci condizionati nella formazione della nostra vera identità.

Riuscire a renderci conto dei condizionamenti acquisiti non è semplice. Ma abbiamo bisogno di farlo se vogliamo vivere una vita piena e libera che permetta alla nostra vera identità di esprimersi.

Oggi si parla molto di libertà. Qui non la intendiamo però come: faccio quello che voglio.

Bensì come ricerca del nostro essere. Della nostra essenza. Per poter crescere ed evolverci nella costruzione di una identità che sentiamo nostra e che ci appartiene. Non quella che ci hanno detto. Ovvero quella che è stata definita da altri essere la nostra identità. Ma quella che sentiamo che ci rappresenta.

Per apprendere come essere persone profondamente libere e capaci di costruire la propria identità nella visione antropologica esistenziale teorizzata dal Prof. Antonio Mercurio.

Identità: cosa significa

C’è un consenso unanime nel considerare che l’identità non è innata. E’ il risultato di un lungo processo incessante che viviamo nella società odierna e che la forgia e la influenza talvolta a nostra insaputa, altre volte con consapevolezza.

In altri termini: ciò che si è, lo si diventa… Si tratta di un processo che non termina con il trascorrere del tempo o con l’età anagrafica, ma può mutare nel tempo.

La nostra identità è per definizione provvisoria e mutevole. È spesso rimessa in discussione proprio in situazioni di crisi. Ad esempio quando ci si sente disorientati e non si è più sicuri di sé, né della propria posizione nella società.

Noi non nasciamo con un’identità sociale. L’identità la costruiamo attraverso gli altri. Perché è frutto del riconoscimento, dell’essersi sentiti riconosciuti e apprezzati.

Ad esempio: se una mamma dice al suo bambino sei bravo! E la maestra gli dice sei intelligente! Il bambino costruirà un’identità positiva. Se la mamma gli dice sei un cretino e poi glielo ribadisce la maestra, crescerà con un’identità negativa.

Quando gli antichi greci definirono l’uomo un animale sociale, sapevano benissimo che l’identità di ciascuno di noi è il prodotto del riconoscimento degli altri. Gli altri ci definiscono, ci danno un’identità e questo non avviene solo quando siamo bambini, ma anche da adulti.

Possiamo desumere dopo tali riflessioni che l’identità significa orientarsi. Conoscere la propria posizione nella realtà quotidiana. Nell’ambiente circostante e nel mondo.

La definizione dell’identità si muove tra percezione di sé e percezione degli altri. Ad esempio ogni volta che diciamo: io sono indichiamo implicitamente una differenza o una delimitazione tra noi e agli altri.

Libertà e identità: una scelta soggettiva

Sentirsi differenti dagli altri ci allontana da chi è diverso da noi, ma nella prima formazione della nostra identità è una differenziazione necessaria da attraversare per la formazione dell’identità.

Quando sentiamo che la nostra identità si è formata ci sentiamo anche più liberi di esprimerla. Sentirsi liberi, tuttavia, non è una condizione oggettiva, ma una scelta soggettiva. Questa scelta è condizionata inevitabilmente dalla nostra identità.

Da ciò che vogliamo essere. Dalle regole che ci siamo dati e dai valori che scegliamo e in cui crediamo. Questi valori possono cambiare nel tempo. Subire diverse trasformazioni. Che vanno di pari passo con la nostra crescita non solo biologica, ma soprattutto esistenziale e spirituale. Sempre se desideriamo divenire persone che attraverso i loro passaggi esistenziali di crescita seguono un percorso evolutivo della propria persona.

Esprimere identità condizionate

Spesso oggi assistiamo alle conseguenze dell’utilizzo di una libertà indiscriminata che si evidenzia maggiormente nella rappresentazione di identità condizionate dal costume popolare e contemporaneo della nostra epoca.

Nei media, nei social e nella vita di tutti i giorni osserviamo quanto l’espressione di identità narcisistiche ed egocentriche possa condizionare le nostre vite e soprattutto quelle di coloro che si stanno ancora formando. Ad un primo sguardo superficiale possono sembrare identità vincenti e molto ammirate. Stiamo vivendo forse di un disorientamento dei valori condivisi che ci siamo dati.

La parola libertà spesso viene abusata ed esasperata da un camuffato rispetto in nome delle libertà individuali. Ogni azione ed espressione diventano legittime e giustificate. I confini della libertà personale sono divenuti labili e fuori controllo. Solo quando ne appuriamo le conseguenze drammatiche nei fatti di cronaca ci rendiamo conto che non si tratta più di esprimere la propria identità con libertà bensì di distruttività.

Di fatto libertà non significa vivere sfogando ogni pulsione. Dedicandosi esclusivamente al proprio piacere individuale e al soddisfacimento di qualsiasi desiderio.

Saper gestire le pulsioni è diventato poco popolare. Una componente della propria identità quasi fuori moda. Nonostante sembra di essere molto liberi ci sentiamo in realtà vuoti e comunque insoddisfatti. Non troviamo un senso al nostro vivere.

Forse perché non abbiamo imparato a discriminare che per ogni pulsione c’è bisogno di dar voce ad una emozione. Imparando a riconoscere di quale emozione si tratta per poter riuscire ad orientarci e a conoscere la nostra vera identità. Un alfabetizzazione primaria di cui non abbiamo fatto probabilmente sufficiente esperienza.

Identità e libertà: uno spazio vitale

Come abbiamo visto molti sono i fattori che condizionano la formazione della nostra identità e se non ce ne rendiamo consapevoli non potremo essere mai liberi di scoprire l’identità che ci appartiene veramente.

Per essere costruttori delle nostre identità abbiamo bisogno di sperimentare la nostra libertà ma rimanendo costruttivi nei nostri confronti e in quelli degli altri. Per gestire uno spazio di libertà e di espressione della nostra unicità che non riguarda solo noi.

La gestione del nostro spazio vitale non è semplice quando siamo continuamente sottoposti a seducenti illusioni di libertà sul fare quello che voglio e sul fare ciò che mi va.

A. Mercurio ci invita attraverso la sua visione antropologica ed esistenziale a non dimenticare chi siamo e a interrogarci sempre su chi vogliamo essere.

Siamo persone, capaci di amarsi, di amare e di essere riamate proprio nella libertà. Per divenire persone dobbiamo necessariamente riconoscere i condizionamenti ricevuti che hanno contribuito comunque alla nostra formazione.

La nostra crescita di identità nella libertà

Tutto quello che abbiamo vissuto dal concepimento ai primi anni di vita fa parte della nostra storia. Ed ha lasciato un segno dentro di noi. Non possiamo non vederlo.

Sta poi a noi decidere quanto vogliamo essere influenzati da ciò che quella storia comporta; qualunque sia la stata la nostra esperienza.

Se lo desideriamo, possiamo riconoscere condizionamenti che non condividiamo più rispetto ai nostri apprendimenti primari. Possiamo separarci da legami troppo stretti e che ci impediscono di vivere pienamente.

Ciò vuol dire che in ogni momento della nostra vita possiamo scegliere di andare oltre quello che abbiamo appreso. Per essere persone che hanno imparato ad amarsi e ad amare rispettando anche gli altri diversi da noi. In questo contesto la libertà assume un ruolo fondamentale. Ed in questo scenario utilizziamo la libertà di essere e percepire noi stessi.

Crescere per costruire la nostra identità nella libertà comporta il fatto che non dobbiamo più piacere o compiacere qualcuno per aderire al bisogno di sentirci riconosciuti.

Abbiamo vissuto in famiglia, così come fuori da essa, molte esperienze che hanno portato a scelte nelle quali oggi non ci riconosciamo. Questo non significa essere sbagliati o incapaci.

Significa semplicemente che la vita ci ha portato ad ampliare la nostre esperienze del mondo, a modificare opinioni prima accettate per senso del dovere, quieto vivere o altro.

Essere liberi

Oggi siamo persone adulte e possiamo rispondere al bisogno innato di crescere al di là della nostra età anagrafica.

Per riuscire in questo compito è importante sapersi ascoltare, per comprendere se i nostri pensieri sono davvero nostri e piuttosto una semplice eco di ciò che altri ci hanno ripetuto ed insegnato.

Queste riflessioni ci portano ad interrogarci sui motivi per cui crediamo determinate cose o sul perché agiamo in un determinato modo. Quando le risposte non ci soddisfano o non rispondono al nostro bisogno di essere, possiamo riflettere su ciò in cui crediamo.

E’ un passaggio fondamentale che contribuisce direttamente alla costruzione della nostra identità attraverso l’esercizio della nostra libertà.

Identità e libertà di essere autentici

Ricordiamoci che per stare bene abbiamo bisogno di vivere con ciò che riteniamo che rispetti il nostro essere e che condividiamo pienamente. Questo presuppone il poter agire nel mondo con libertà ed autenticità. Ovvero con la libertà di prendere consapevolezza con il proprio essere più autentico.

Essere liberi vuol dire non sentire di dover adeguare i nostri pensieri o le nostre azioni alle aspettative di altre persone ritenute importanti. Significa poter dare forma alla propria identità senza doversi conformare ad un ideale per andare bene.

Questo non implica una mancanza di valori, tutt’altro! Vuol dire che ciascuno di noi può sentire di poter scegliere ed incarnare i propri valori e i propri ideali in modo personale. Sulla base delle proprie peculiari forme identitarie, senza rinunciare a parti di sé per combaciarvi alla perfezione.

Questo è uno dei modi possibili in cui muoversi con autenticità nel mondo. Nel pieno contatto con ogni aspetto di sé. Comprese parti in luce e parti in ombra. Nel pieno rispetto di ciò che si è.

Quando le scelte di vita sono libere ed autentiche è più probabile che siano quelle giuste e soddisfacenti, ma se dovesse accadere che nello sperimentare nuove forme ci siamo sbagliati, ci sarà sempre una nuova occasione di cambiamento, una nuova opportunità per realizzare attraverso le nostre scelte ciò che corrisponde alla nostra vera identità vissuta nella libertà.

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