Cosmo-art e il Counseling

Io e la mia pretesa. Risarcimento o perdono?

L’Antropologia Cosmoartistica definisce la pretesa un veleno esistenziale.
Un veleno che risiede nelle profondità della vita umana e inquina la vita delle persone, pilotandone pensieri e comportamenti. Diventarne consapevoli è un passo molto importante. Ma ce ne accorgiamo solo guardando autenticamente alla nostra vita.
Se siamo nella pretesa, siamo felici? Quando siamo nella pretesa, riusciamo ad avere relazioni sane? Se siamo nella pretesa, realizziamo bellezza nella nostra vita?

Rispondere intimamente a queste domande può aiutarci a capire a che punto siamo con le nostre pretese. Nonostante ciò, difficilmente riusciamo ad assumerci la responsabilità di questo agito. Perché chi è nella pretesa di solito si sente nel giusto, chi è nella pretesa non sbaglia mai, chi è nella pretesa è nell’offesa per una ferita ricevuta, e quindi ha sempre ragione.
Non importa quanto grande sia il malessere che viviamo, chi finisce per comandare la nostra vita è l’offesa, è la nostra estrema ipersensibilità, è il nostro orgoglio irremovibile. Prendere coscienza di tutto ciò è molto faticoso, per riuscirci e necessaria tanta forza e tanta decisione, così come per liberarsene.

Pretesa: ma da dove nasce questo veleno?

È possibile che la ferita ricevuta sia stata davvero intensa, è antica e scritta nel nostro DNA biologico. Rifiuto, abbandono, identità non riconosciuta, queste potrebbero essere le ferite della vita da cui il veleno scaturisce. Ma vivere tutto in funzione di quella ferita significa continuare a gettare veleno sulla nostra vita, sui nostri progetti, sulle nostre relazioni.

E in fondo, chi è che paga questo risarcimento?

In questa logica il bisogno di essere risarciti prevarica ogni sentimento, e da soli, raramente riusciamo a rinunciare ad agire questo veleno. Malessere, rigidità, solitudine, queste le conseguenze esistenziali. Siamo noi i primi a pagare questo risarcimento. Infelici e insoddisfatti, rischiando di passare da un veleno all’altro all’infinito, senza rinunciarci mai.

Pretesa: come trovare la forza per sconfiggerla?

Può sembrare paradossale, ma soltanto agendo questo veleno e rimanendo attenti osservatori del nostro agito, di questa modalità reattiva automatica dannosa per noi, possiamo diventarne consapevoli. Sentendo la portata della ferita che ci spinge a reagire, la portata del nostro dolore, disperandoci per il dispiacere di vederci così ‘avvelenati’ possiamo decidere di liberarci di queste nostre parti e smettere di essere solo in relazione con la nostra ferita proiettata sul mondo. É proprio da questo dolore che possiamo decidere di creare una nuova realtà. Contattando il dolore della distanza, che non colpisce solo gli altri ma che rivolgiamo soprattutto a noi stessi. Contattando la compassione per questa nostra parte addolorata e dura, decidendo di fare dei passi di perdono. Decidendo di assumerci la responsabilità della nostra vita, facendo dei cambiamenti e trasformandoci.

Ma per fare ciò è necessario spostarci completamente su un altro piano, diverso dalla continua azione-reazione, diverso dal diritto-ragione. Ed entrare nella Dimensione Spirituale. L’Antropologia Cosmoartistica definisce Dimensione Spirituale quella parte della Persona dotata di libertà di scegliere, se amare o se odiare. Quella parte della Persona in cui è contenuta la capacità di scegliere se andare verso un progetto di amore e di riparazione, oppure verso un progetto di odio e di vendetta. La Persona può decidere di fondere il dolore insieme ad altre parti interne: all’amore, alla saggezza, per decidere di realizzare la bellezza nella propria vita.

Rinascere ad un progetto di perdono

Assumersi la coscienza e la responsabilità del proprio stare male, è già una consapevolezza importante, andare oltre il risentimento è molto di più.
Possiamo nasconderci dietro la rabbia, addossare la colpa agli altri perché ci hanno ferito e mantenere il nostro malessere. Oppure, assumerci il nostro veleno, non rimanendo vittime delle nostre parti divoranti, ma facendo un progetto di amore. Abbandonando il rancore, trasformando il nostro cuore e concedendo il perdono.

Nel nostro DNA Spirituale c’è scritto che abbiamo la libertà di scegliere e il potere di indirizzare le nostre scelte. Lo stesso potere che abbiamo usato per nascere biologicamente e che possiamo continuare ad usare per nascere spiritualmente come Persone. Nella scelta di amore tutto cambia. Responsabilità, trasformazione, trascendimento. La scelta è di cambiamento, per stare bene, la scelta è per un progetto di amore e di perdono.

RIMANIAMO IN CONTATTO!

Vuoi ricevere la nostra Newsletter mensile? 😎

Non inviamo spam! Leggi la nostra [link]Informativa sulla privacy[/link] per avere maggiori informazioni.
Potrai cancellarti in ogni momento
scuola counseling

7 COMMENTI

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here


The reCAPTCHA verification period has expired. Please reload the page.