La Cosmoart e il senso della vita
L’ascolto della saggezza interiore –
l’ascolto del proprio Sé
Ho avuto la fortuna qualche giorno fa di visitare la basilica della Sagrada Familia a Barcellona e poter fare un esercizio di ascolto interiore.
L’architetto geniale che l’ha progettata – Antoni Gaudì – aveva in mente di evocare nelle persone che si fossero trovate al suo interno un autentico e spontaneo desiderio di raccoglimento, di ascolto interiore.
Per fare questo decise di costruire, utilizzando il marmo più resistente della terra, una vera e propria foresta: fusti immensi si elevano verso il cielo, foglie e fiori enormi si intrecciano a costruire un soffitto invalicabile di grovigli arborei.
Le vetrate filtrano sui 4 lati i 4 colori degli elementi vitali: il rosso del fuoco, il giallo della terra, il verde dell’acqua e il blu dell’aria.
Dal soffitto infine, appeso come un trapezzista, libero nell’aria, un crocifisso volteggia sulle teste dei visitatori.
Le sensazioni che ho provato in quella ‘foresta di marmo’ mi hanno dato indicazioni preziose sul percorso dell’ascolto interiore, la difficile arte dell’ascolto del Sé:
1) la natura, rappresentante della vita e dell’universo nei quali viviamo, per quanto ‘intricata’ e spaventosa possa apparirci è in realtà un posto accogliente e desideroso di guidarci verso noi stessi e verso il senso della nostra esistenza;
2) per ascoltarci e trovare la voce autentica del nostro Sé dobbiamo a volte sentirci persi e senza una direzione, guardarci intorno, decidere di consultare la nostra bussola interna e da lì ripartire;
3) abbiamo 4 ‘luci’ che ci guidano costantemente e sono la libertà, la verità, l’amore e la bellezza;
4) il dolore infine è il nostro più grande maestro cui prestare con umiltà attenzione, non una ‘croce’ di punizione ma un artista che arriva dall’alto per mostrarci ciò che non vorremmo mai guardare.
Come riuscire in modo pratico a farsi guidare da quelle 4 luci però?
Nel mio caso ho compreso trattarsi di un lavoro continuo di integrazione per raggiungere una congruenza interiore, una ‘safety zone’ molto speciale: lì sono davvero coerente e in ascolto e tutto quello che penso, quello che sento, quello che dico e quello che faccio sono perfettamente allineati. Mi sono ritrovata, ancora una volta.
E’ incredibile quanto le chiavi di lettura che negli anni la scuola dell’Antropologia Cosmoartistica mi ha fornito siano dei veri passepartout in grado di dare senso alla mia vita, a tutto ciò che incontro lungo il cammino, al desiderio di evolvere e imparare sempre più e sempre meglio la complessa e affascinante arte dell’ascolto del proprio Sé.