Teatro della Cosmo-Art

Teatro della Cosmo-Art

Un laboratorio di crescita personale

Un vissuto di bellezza

Sono anni che frequento i laboratori del Teatro della Cosmo-Art ed ogni volta aggiungo un tassello al mio cammino di crescita personale.
Ogni anno mi porta ad una scoperta, ad una consapevolezza, ad un cambiamento o comunque a qualcosa di nuovo sul quale posso riflettere e lavorare. Parlo di qualcosa di nuovo intendendo parlare di qualcosa che ancora percepivo in modo confuso o che avevo sotterrato nel mio profondo avendolo rimosso, ma pur sempre qualcosa che c’era in me e che non avevo voluto affrontare o vedere.
La vita è un continuo divenire, non ci si ferma mai e si può scegliere di progredire, di fermarsi o di tornare indietro. Questo fa parte della nostra libertà. Se però facciamo una scelta d’amore possiamo migliorare la qualità della nostra vita.
Devo dire che su questa scia il teatro della Cosmo-Art mi è stato molto utile e proprio per questo, nonostante ormai la frequentazione del laboratorio non mi servisse più ai fini del conseguimento del diploma in Counseling, ho continuato ad iscrivermi.

Teatro e Cosmo-Art

Il laboratorio del Teatro della Cosmo-Art lo considero speciale poiché ha varie peculiarità: abbina la rappresentazione teatrale e la Cosmo-Art.
Dal Teatro prende l’uso di differenti discipline e arti che insieme danno vita ad uno spettacolo che va in scena dal vivo. Si avvale quindi non solo degli attori che recitano, della musica, della danza, ma anche delle luci, della creazione dei costumi e delle scenografie, della regia, ecc.
Gli allievi del laboratorio, guidati dalla infaticabile e creativa regista Paola Capriani, si adoperano per redigere il copione di uno spettacolo non di finzione ma inserito nella realtà sociale, utilizzando, tra l’altro, anche il gioco e l’ironia senza sminuirne la profondità del messaggio.
Ciò che deve trasmettere è verità, autenticità, passaggi trasformativi, speranza.
Si utilizzano i vissuti di tutti, si scelgono e si costruiscono le scenografie, si inventano e si procurano i costumi, si progetta una regia tecnica delle luci di scena, delle immagini da proiettare su schermo, della musica di sottofondo che talvolta viene composta ad hoc.
E gli attori? Sono gli stessi allievi che liberamente si propongono in parti singole e che comunque costituiscono tutti insieme “il coro” che recita all’unisono.
Nessuno è un professionista nei vari campi, ma tutti mettono a disposizione le proprie abilità o si cimentano in qualcosa che non hanno mai fatto.
Dalla Cosmo-Art prende la trasformazione artistica della vita di relazione mettendo al centro l’uomo e facendogli esprimere vari vissuti e conflitti. L’uomo considerato artista della propria vita che, unito in una coralità, può raggiungere un risultato che supera quello che individualmente potrebbe ottenere.
La realizzazione corale nel Teatro della Cosmo-Art è frutto di tanto impegno su un progetto comune, un progetto di cambiamento della vita propria e dell’universo.

Costruzione di un copione

Concretamente si lavora per gradi per 9 mesi, proprio come una gestazione.
Si parte da un tema, da idee e proposte della regista Paola Capriani, che ognuno sviluppa individualmente e coralmente, ispirate da miti o favole o esperienze fantasiose. Si comincia allora a dare forma al copione in tutti i suoi aspetti (tecnici e non).
Si formano gruppi di lavoro ai quali si aderisce volontariamente e ci si confronta continuamente con tutti gli altri.
Lungo il cammino si fanno tanti cambiamenti e aggiustamenti. Il Sé Corale ispira e dà forza. L’energia che circola è tanta e fluisce libera favorendo la fusione e il superamento di posizioni e arroccamenti individuali in un’atmosfera donativa.
In linea con il nostro agire artistico, da artisti della nostra vita, cito quello che il grande artista Vincent Van Gogh ha scritto a suo fratello: “Le grandi cose sono fatte dalla somma di molte piccole cose” e questo penso che sia anche il senso della “magia” che una coralità può realizzare.
Gli attori, noi attori non recitiamo una parte scritta da autori, ma mettiamo in scena noi stessi e diamo voce ai nostri vissuti. Ognuno dona parte di se stesso, ognuno impara ad andare oltre il proprio narcisismo.
Tanto lavoro, tanto impegno, tanti superamenti e il risultato finale è una rappresentazione con tanti elementi, tra i quali anche l’uso del gioco e l’ironia, che riesce a coinvolgere tutti, pure gli spettatori chiamati a svolgere anche un ruolo attivo.

Le nostre riflessioni, i nostri approfondimenti, il copione vengono raccolti ogni anno in una pubblicazione che io ho il grande privilegio di coordinare dandomi così la possibilità di immergermi per giorni e giorni in tanti vissuti condivisi generosamente affinché i lettori possano trarne spunto e ritrovare alcune parti di sé.

L’esperienza

Dalla mia descrizione del Teatro della Cosmo-Art è facile desumere come questa esperienza sia stata per me molto coinvolgente e soprattutto arricchente e stimolante.
Ogni anno è stato diverso ed intenso. Mi sono cimentata in vari ruoli, mi sono impegnata, mi sono affidata, con l’aiuto degli altri ho superato le mie paure, ho pianto, ho riso, mi sono arrabbiata, ho gioito nel fare pace, ho ballato, ho cantato, ho cucito.
Tante emozioni anche opposte che mi hanno aiutato a vedere le mie parti oscure e le mie parti luminose, a riconoscere e apprezzare il valore degli altri anche se diversi da me.
Il mettermi in gioco in uno spettacolo escludendo ogni giudizio, il confrontarmi con gli altri, il sentirmi parte integrante di una coralità senza perdere la mia individualità, per me hanno costituito dei passaggi di crescita preziosi perché li porto con me nella quotidianità della mia vita. Sono felice di aver deciso di fare questa esperienza tanto costruttiva.

Ringrazio Paola Capriani che con saggezza, abilità e sensibilità mi ha guidato permettendomi di essere parte della creazione di tanta bellezza.

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