Il Counseling migliora la qualità della vita
Ci sono momenti, nel corso della vita, in cui tutti possono trovarsi a dover affrontare problemi e tematiche che, dal punto di vita emozionale, rischiano di avere un peso significativo e dar luogo a interrogativi e incertezze. Non si tratta certo di una patologia anzi, nella maggior parte dei casi questa momentanea mancanza di chiarezza deriva proprio da un processo di crescita spirituale e creativa. Spesso, nel corso di questo cammino evolutivo, si “lasciano indietro” amici e familiari e la solitudine intellettuale inizia a farsi sentire. A loro volta, lo studio e il lavoro, sempre nell’ottica di un loro possibile miglioramento, lasciano il passo alla necessità di valutare e prendere atto delle proprie capacità, competenze e attitudini.
Il counseling, in questi casi di disorientamento esistenziale e spirituale, ha un ruolo importante, ben differenziato rispetto a quello della psicoterapia o della psicoanalisi. Lungi dall’essere una cura e lontano dal fornire giudizi e interpretazioni, il counseling migliora la qualità della vita. Aiuta i Clienti ad accrescere il loro livello di consapevolezza e ad acquisire la volontà e la capacità di indirizzare la loro esistenza verso l’appagamento personale e un aumentato livello di benessere, attribuibile a una raggiunta sintonia con se stessi.
Si tratta, dunque, di una disciplina che non cura ma che si prende cura dell’altro, aiutandolo a far emergere le proprie eccellenze e a diventare primo interprete della propria vita. Durante questo processo di responsabilizzazione e di conoscenza di sé l’equilibrio personale inizia a coincidere con il proprio percorso esistenziale. Mente, corpo e spirito iniziano a lavorare in sinergia fra loro, anziché opporsi l’uno all’altro e la qualità della vita, a fronte di questa nuova armonia, raggiunge vette precedentemente sconosciute.
Il counseling si rivolge quindi a una fascia di utenza interessata a conoscere e a riuscire a impiegare gli strumenti che promuovono un maggior grado di consapevolezza e di responsabilizzazione individuale in tutte le infinite situazioni che ci vengono poste nel corso della vita: conduzione familiare, lavoro, studio, scelte etiche e spirituali, tanto per citarne qualcuna. Questa attivazione delle risorse interiori speculative, intuitive e creative, porta a uno sblocco degli ostacoli ed è in grado di ribaltare una soggettiva situazione di difficoltà, trasformandola da impedimento a occasione di crescita e costruttivo rinnovamento.
L’accoglienza, l’accettazione e l’empatia messe in atto dal counselor facilitano la crescita e promuovono la fiducia in sé. Si acquisisce la capacità di individuare le indicazioni delle voci interiori che, di fronte a ogni incertezza, suggeriscono la giusta soluzione, quella cioè maggiormente in sintonia con la propria essenza. Eventuali difficoltà vengono relativizzate e osservate da punti di vista diversi, che offrono una via d’uscita e il riaccendersi di una visione più dinamica della vita, volta a migliorarne decisamente la qualità.