Cosmo-Art e il senso della vita
Progetto vacanza: sii grato, sii generoso, divertiti, te lo meriti.
Progettare una vacanza non è sempre facile, a volte è motivo di gioia e di soddisfazione, ma spesso è motivo di stress e di divergenze, con se stessi e con gli altri.
C’è chi si sintonizza presto con questo desiderio e già nei primi giorni dell’anno prenota la sua vacanza d’estate, conserva dentro di se questo tesoro e ne attinge nei momenti di sconforto. C’è chi fatica: non è mai il momento per guardare le offerte e cercare il luogo giusto. Oppure, chi calendario alla mano, comincia a valutare la cosa, ma c’è sempre qualche data che non coincide, quindi rimanda e poi chissà se parte. C’è poi chi con grande gioia trova la settimana libera e prenota, ma poi scopre che nel cuore della sua vacanza è prevista la presentazione del progetto più importante dell’azienda per cui lavora, lui non ci sarà e potenzialmente si rovinerà le vacanze. C’è chi non decide mai, aspetta l’ultimo momento perché non vuole organizzarsi e vorrebbe che lo facciano gli altri. C’è chi rinuncia subito perché dice che non può permetterselo, quindi non programma e non parte. Ed in ultimo, c’è chi oltrepassa la fase dell’ansia da prenotazione, ma poi in vacanza si ammala.
Insomma, progettare una vacanza per quanto desiderata ci mette davanti ad una prova molto difficile. Sballottati da una posizione all’altra possiamo trovare tante scuse per sentirci frustrati, per partire o non partire, e alla fine sentirci delle vittime. Ma quali sono gli ostacoli a questo progetto?
La paura di non meritare
Sintonizzarsi con il puro piacere di voler andare in vacanza forse non basta. Doversi organizzare è spesso sinonimo di doversi prendere cura, contattare profondamente il proprio sentire e predisporsi alla gioia di poter godere. Progettare come prendersi cura non è facile, trovare il tempo, il luogo, le persone, ma soprattutto scegliersi e sentire di poterselo permettere a tutti i livelli, quello economico, spesso ostacolo insormontabile, ma soprattutto quello esistenziale, quello che ci mette di fronte alla capacità di amarci, di meritare il proprio tempo e la propria libertà, e deciderlo fino in fondo. Ma perché è così difficile?
I divieti interiorizzati
Il divieto interno è spesso il nemico più grande che abbiamo. Il denaro, il tempo, il lavoro, sono sicuramente delle parti importanti da considerare, ma spesso l’ostacolo più grande che ci impedisce di godere completamente della nostra vita è il divieto interno di godere della nostra libertà, il divieto di stare bene. Ma da dove vengono questi divieti? Viviamo una realtà spesso condizionata da vissuti dolorosi fin dalla vita prenatale, ferite che inevitabilmente ci danno appuntamento da adulti attraverso convinzioni interne molto castranti che ci abituano a credere di non poter godere, di non poter essere padroni della nostra vita. Siamo figli di mancate scelte di amore che generano l’incapacità di amarci, di organizzarci, di imporci fino in fondo nella realizzazione dei nostri progetti utilizzando invece modalità automatiche che pilotano le nostre vite e ci tengono distanti dal nostro potere reale. Divieti che, proprio nei momenti di svago, ci fanno vivere la libertà come una colpa.
Come affrontare i divieti, come far funzionare le cose?
Mettere in moto la nostra capacità creativa-organizzativa di realizzare il progetto di una vacanza ed essere in contatto con le nostre decisioni, è un passo importantissimo. Decidere di essere liberi di vivere la nostra vita ci chiede di attingere ad una parte di noi che supera il determinismo di soddisfare un bisogno, richiede lo sforzo di crescere e contattare quella parte interna alla Persona che contiene proprio quell’energia e quel potere che ci aiuta ad accettare le nostre storie, ma anche trasformarle attraverso nuove decisioni di amore, di perdono e di fondamentale scelta di se stessi.
Un pensiero che potrebbe aiutarci, una decisione nuova che potremmo prendere, sapendo che quel divieto è tanto radicato ma non è la sola scelta che abbiamo, è una preghiera che potrebbe accompagnarci lungo la strada del nostro progetto vacanza, e non solo. Un piccolo mantra da ripetere ogni volta che quella sensazione di non meritare ci viene a disturbare, con il quale essere in contatto sintonizzati nel cuore del nostro sentire, che dice: “Sii grato, sii generoso, divertiti, te lo meriti”. Con questo principio spirituale di amore per se stessi, di relazione con il potere sano che abbiamo dentro di noi, potremmo essere capaci da subito di ritagliarci lo spazio giusto, per fare un progetto d’amore anziché un progetto di divieto, un progetto di soddisfazione anziché un progetto di mancanza, un progetto di appagamento e gratificazione e non un progetto di rinuncia.
A questo punto la vacanza diventa un vero progetto di meritata gioia, in cui non siamo più vittime degli eventi della nostra vita ma ne diventiamo gli artisti, artisti della propria vita che sanno trasformare, che sanno creare bellezza, che lo fanno per se stessi e per chi gli sta accanto.
Buona vacanza a tutti!