Saturno…il limite e il tempo
Crono, il Tempo… signore del karma, Guardiano della Soglia, il Grande Vecchio, l’Eremita dei tarocchi… sono tutti appellativi di Saturno, il settimo pianeta del sistema solare che in astrologia è il simbolo della “sfortuna”, degli ostacoli, delle difficoltà della vita. In realtà, credo che il “signore degli anelli” non meriti questa cattiva e tremenda fama, perché in effetti Saturno non è niente più se non la nostra realtà, ma quella vera, quella che abbiamo costruito dentro di noi prima che fuori, e che a volte rifiutiamo. Ciò che Saturno effettivamente rappresenta non è la sfortuna, ma la realtà personale che ognuno costruisce nel tempo e della quale deve imparare a prendersi ogni responsabilità. Quello che dovrebbe apparire chiaro a chi si avvicina all’astrologia, è che i pianeti “non sono fuori di noi” e quindi non ci influenzano da fuori, e anche se lo facessero non è questo il punto. In altre parole, i pianeti sono dentro di noi perché rappresentano il movimento della vita in noi…loro ti dicono nella carta…”guarda chi sei”, così quando Saturno transita al quadrato o all’opposizione del nostro Sole di nascita non significa che sarà necessariamente un periodo sfortunato, ma che le lancette del nostro orologio biologico, cosmico, umano, psico-fisico, segnano l’ora in cui dobbiamo divenire consapevoli (opposizione) di un nostro modo di essere e di porci nei confronti del mondo e degli altri, bisogna prenderne coscienza e lavorare su di esso.
Dovendo trovare i nostri limiti perché calati in una realtà materiale, fisica, legata alla Terra, Saturno è il pianeta che rappresenta quei limiti e ce li ricorda costantemente, così i suoi passaggi mostrano dove essi vanno considerati e integrati. Se una persona ha il Sole in Ariete ad esempio, significa che l’Io cosciente la spinge ad esteriorizzare le sue energie in modo attivo ed energico, con intraprendenza, iniziativa, voglia di fare e di affermarsi. Quando Saturno transita nel segno del Cancro, al quadrato di quel Sole, le chiederà di trovare i propri limiti emotivi relativi al bisogno di protezione e ai sentimenti, e di lavorare su di essi in un modo o nell’altro a seconda del caso. L’Io attivo dell’Ariete infatti trova difficile farsi proteggere, essendo un tipo di energia che va da dentro a fuori, e anche perché la passività e il bisogno di protezione negano a Marte (governatore dell’Ariete) l’impulso istintivo della lotta. Saturno in Cancro ogni 30 anni, per l’Ariete, indica che egli dovrà in qualche modo trarre lezioni da questo momento in cui la vita interiore ed emotiva diventa importante; se non lo farà, quando Saturno sarà all’opposizione del Sole circa 7 anni e mezzo più tardi dovrà prenderne coscienza (opposizione) attraverso il conflitto con gli altri, nei legami e nelle associazioni, ma trovandosi nella fase di luna piena del ciclo non sarà più una questione di disagio emotivo, interiore, profondo, ma avrà a che vedere con lo scambio, con le idee e le relazioni (Bilancia), perché ora viene proiettato fuori di sé, su qualcosa e qualcuno, e con quel qualcuno bisogna trovare un accordo.
L’ultima quadratura del ciclo, in Capricorno, indica che quello è il momento di raccogliere il successo relativamente a tutto ciò che il ciclo ha rappresentato, e quindi se l’individuo ha seminato bene ora potrà goderne i frutti. Ci sono tre cicli di Saturno (mediamente) nella vita delle persone, almeno di quelle che arrivano intorno ai 90 anni di vita, e non a caso la vecchiaia è detta “la terza età”, cioè il terzo ciclo del nostro tempo. Alla conclusione del primo, intorno ai 29 anni, Saturno torna alla posizione che occupava alla nascita e ripropone all’individuo situazioni che si rifanno al passato dell’anima sulle quali egli deve lavorare, essendo le prove che ha scelto di portare avanti in questa incarnazione. Durante i primi 29 anni, la persona ha vissuto Saturno come simbolo dell’autorità sia proiettandolo all’esterno, sia come capacità personale di imporsi e di avere potere. Alla fine del ciclo, avrà vissuto le posizioni del pianeta rispettivamente ad ogni settore della sua vita, e oltre ad essersi fatto la sua idea dell’autorità, avrà trovato anche il suo modo di relazionare con le persone che la rappresentano.
Una persona che ha bisogno di potere, vive i transiti di questo pianeta come delle prove di far valere tale potere nei confronti degli altri, e quando questi saranno disarmonici potrà trovarsi in circostanze che glielo negano. Ma una persona che sta lavorando ad un progetto a lungo termine può vivere meravigliosamente bene i passaggi del pianeta se ha le idee chiare su quello che vuole e soprattutto, se è “in armonia” con se stesso. Questo perché l’unica cosa che Saturno non ti concede di fare è quella di “non prenderti le responsabilità delle tue azioni”. Nessuno è necessariamente tenuto e rispondere ad una autorità esterna nella sua vita, può benissimo fare quello che vuole sempre e comunque, ma deve tenere conto che ogni comportamento conduce a diverse situazioni e soluzioni, oltre che reazioni, e Saturno lo porterà davanti a queste ultime. Ecco perché chi ha le idee chiare, nonostante possano esserci dei transiti più difficili di altri, da Saturno non può aspettarsi delle disgrazie…se nel suo mondo interiore tutto torna, tornerà anche fuori, se viceversa continua a chiudere fuori qualche parte di sé che non vuole sentire, Saturno gliela riproporrà in modo diverso fino a che non avrà imparato la lezione; ma essendo un pianeta legato al passato, ha a che fare comunque con situazioni che già conosciamo e che ci appartengono, e agisce sempre, seppure in modi diversi, relativamente a realtà materiali.
Il secondo ciclo che inizia a 30 anni quindi, è una ripetizione del ciclo passato, ma i modelli di comportamento sono ora più solidi, e quindi sarà più difficile sciogliere i nodi e risolvere i problemi. Con Giove avviene materialmente la “crescita” della vita, mentre con Saturno tutto ciò che Giove ha assimilato e portato dentro deve essere valutato e integrato per eliminare i rami secchi. Saturno è spoliazione e solidificazione, e tutto ciò cui si riferisce non giunge all’uomo da fuori, ma è nato e cresciuto dentro di lui. Essendo il simbolo più fortemente legato alla “realtà materiale”, Saturno ci informa su quello cui noi, attraverso comportamenti consci o meno, abbiamo dato vita, così quando ci presenta il conto di quello che abbiamo fatto, pur non essendone pienamente coscienti, spesso e volentieri lo giudichiamo mera sfortuna. Ma se compreso, questo pianeta può essere un grande, vecchio amico.