Perché la notte di Natale è santa?

Il Natale è la festa del Solstizio d’inverno, siamo nel periodo più buio dell’anno, a livello cosmico il Sole comincia la sua ascensione fra il 24 e il 25 dicembre da sud a nord. Questo cambio di direzione del Sole è di immensa gioia, in quanto l’uomo percepisce come il cosmo, di aver sconfitto le tenebre, ed ecco che avviene la rinascita. Durante la notte in cui il Sole comincia a dirigersi verso nord, il segno zodiacale della Vergine, “Regina del Cielo”, sorge a mezzanotte all’orizzonte orientale, nel linguaggio astrologico si trova “all’ascendente”. In questo modo il Sole “nasce da una Vergine”, senza altro intermediario, quindi con una “concezione immacolata”. Nella cristianità, il Cristo è, per definizione di sostanza, la “Luce del mondo”, identificato nel Sole che ha dato origine ad ogni vita.

La creazione del Sole e della vita è fissata in primavera: quando tutto nasce, e precisamente all’equinozio (oggi 23 marzo ma anticamente il 25). Se il Cristo viene concepito il 25 marzo, il suo tempo di nascita non può essere che 9 mesi dopo: dunque il 25 dicembre. Fu così fissata questa data, che in passato inglobava anche altre festività.

Perché la notte di Natale è santa?
Il Sole nasce anno dopo anno durante la notte più buia e ogni anno il Cristo Redentore nasce nel momento in cui le tenebre spirituali dell’umanità sono più profonde. Le forze delle tenebre materiali vengono in questo momento dell’anno sacrificate(dal latino sacrum facere= sacro fare) per la vera luce dello spirito che si eleva al di sopra di esse e l’uomo può connettersi con le vibranti forze spirituali mai così attive come in questo periodo dell’anno.

Senza questa nuova sorgente divina di vita e di energia, la nostra vita fisica finirebbe presto e lo scopo del nostro progresso attuale sarebbe destinato a fallire. I giorni che vanno dal 26 dicembre al 6 gennaio vengono chiamati “I Dodici giorni santi”, in questo periodo il nostro pianeta entra in contatto con forze spirituali di grande potenza che invieranno la loro influenza durante tutto l’anno. Quindi questi giorni rappresentano una sorta di indice per il nuovo. E’ possibile fare una programmazione annuale partendo proprio dal 26 dicembre che corrisponde al mese di aprile del nuovo anno. Come da schema:
26 dicembre mese aprile
27 dicembre mese maggio
28 dicembre mese giugno
29 dicembre mese luglio
30 dicembre mese agosto
31 dicembre mese settembre
1 gennaio mese ottobre
2 gennaio mese novembre
3 gennaio mese dicembre
4 gennaio mese gennaio
5 gennaio mese febbraio
6 gennaio mese marzo

Allo stesso modo potrebbe essere interessante rivisitare l’anno appena trascorso partendo dal 13 dicembre sino al 24 dicembre, sono 12 giorni come i dodici mesi dell’anno che si è appena concluso.

Guardare all’anno trascorso per individuare le cose non portate a termine, gioire delle cose ben fatte,così da trovare la spinta per intraprendere il nuovo anno con vigore e fiducia.

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