Un concerto di Ecto Musica può essere proposto come “evento/spettacolo”, oppure essere utilizzato per fini terapeutici più mirati
Nella musicoterapia tradizionale, la musica che viene fatta ascoltare scorre su un supporto meccanico (nastro o cd), oppure viene suonata dal vivo, seguendo una traccia più o meno prestabilita. Purtroppo questo non può tenere conto dei “ritmi” dell’ascoltatore che si trova “costretto” a “inseguire” l’evento sonoro. L’ Ecto Musica, invece, ribalta completamente questo aspetto a mio avviso basilare: l’ascoltatore influenza con il proprio atteggiamento l'”operatore musicale”, cioè colui che produce la musica improvvisando con il proprio strumento. Questo fa si che l’evento sonoro si sviluppi dalla sinergia fra chi suona e chi ascolta: in pratica l’ascoltatore contribuisce in maniera attiva e determinante al processo creativo in atto e, dalle esperienze che ho avuto finora, sembrerebbe che tutto ciò possa essere molto terapeutico. Chi partecipa all’esperienza viene messo in condizione di effettuare un “viaggio” all’interno di sé stesso. Alla fine, quando ognuno racconta le proprie sensazioni, molto spesso mi dicono di aver provato come delle “vibrazioni” e la cosa interessante è che sono localizzate al livello dei Chakra: alcuni le avvertono alla gola, altri al plesso solare, altri ancora addirittura alla sommità del capo (considera che suono per circa un’ora). Ho avuto anche un caso di una persona che, arrivati al termine, mentre stavamo tutti “rientrando” nella condizione ordinaria, rimase sdraiato a terra con delle convulsioni all’addome impressionanti… “Non vi preoccupate” disse “non ho niente, non sono mai stato così bene in vita mia…” e continuò in quello stato per altri dieci minuti buoni. Non fece che ringraziarmi per tutto il tempo… Ecco che cosa intendo per “sblocco”. Molto frequenti sono anche le regressioni; ma la caratteristica di fondo è che alla fine del viaggio, si “riemerge” con una straordinaria sensazione di benessere, come aver fatto il “pieno” di energia.