stomp

Sembravano proprio arrabbiati!!

Si sono presentati con uno sguardo molto duro, si sono scrutati pian piano con la grinta di chi vuole trasgredire e non vuole farsi sopraffare da nulla, otto grintosissimi ragazzi hanno messo in scena uno strepitoso concerto di suoni con semplici oggetti della vita quotidiana: scope, bidoni della spazzatura, tubi, lavandini, giornali, padelle e boccioni di acqua vuoti. Li hanno fatti suonare come dei veri strumenti musicali, hanno composto insieme le loro sinfonie, accordandosi man mano, senza spartito, si armonizzavano con occhi e orecchie attente e vigili, davano l’andamento al gruppo, ed il battito di un bidone o di una padella componeva il ritmo. Nella strada, tra le immondizie e il disordine della vita urbana. Poteva trattarsi di qualunque città, di qualunque angolo di strada dove i ragazzi passano il tempo, ma si è trattato di Roma, del palcoscenico del teatro Olimpico, è qui che ho partecipato all’energica e contagiosa serata di Stomp! Sì, il loro sguardo era proprio duro, direi uno sguardo arrabbiato di chi ha voglia di rompere tutto pur di farsela passare. Come quando ognuno di noi è molto arrabbiato e vuole sfogarsi, c’e chi urla, chi provoca, chi vuole farsi del male, chi non rispetta.

Per rendere l’idea provate ad immaginare i clacson delle auto che suonano nel traffico, per la strada, perché tutti hanno fretta, le nostre priorità hanno la precedenza, perchè forse quella mattina si è appena discusso con qualcuno oppure perché siamo imprigionati in vecchi rancori mai risolti. Quindi per la strada ognuno con la propria rabbia. Magari la stessa rabbia di Stomp? Quell’energia che abbiamo dentro, che ci far star male, che ci fa sentire cattivi, che ci fa essere vulnerabili e poco sereni. Questa però si può esprimere in molti modi, in maniera distruttiva con comportamenti aggressivi dannosi per noi e per gli altri, ma anche in maniera costruttiva, cercando di sciogliere quel malessere, di affrontarlo, di dargli un nome, per decidere di voler stare meglio e fare pace con quella nostra parte così arrabbiata. Se bonifichiamo la nostra rabbia, non seguendo la strada della violenza, possiamo utilizzare quella stessa energia per fare altro, per realizzare un sogno, un progetto, cambiare il nostro atteggiamento, creare magari una nuova professione e trasformare la nostra vita.

Chissà come sarebbe poi nel traffico, invece di suonare il clacson all’impazzata lo potremmo fare in accordo con l’auto accanto, mettendoci la voglia di divertirsi e di alleggerire l’ansia del semaforo rosso o della coda per il nostro svincolo con una paziente e sana voglia di creare un bel ritmo! Ed è per questo che la strada di Stomp può diventare la strada di chiunque, perché è la strada di tutti che può essere cambiata. Basta saperla prendere, decidere di trasformarla e realizzare con la propria forza e la propria energia una musica unica ed originale, grazie Stomp!

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