Impariamo ad ascoltarlo…
Qual è il suono dell’anima? Con questo interrogativo in mente mi recavo sabato scorso allo Stage formativo, dall’omonimo titolo, presso l’Istituto Solaris. L’insegnante, Daniele Gabriele (chitarrista, musicista, compositore e counselor ad indirizzo antropologico personalistico esistenziale), ha iniziato la lezione chiedendoci quale ruolo la musica avesse avuto nella nostra vita. Magia della musica! Immediatamente riusciamo a ripercorrere ricordi lunghi tutta una vita, adolescenze inquiete e vecchi amori lasciati nei cassetti della memoria…
Dopo avere preso coscienza del nostro rapporto intimo con questa forma d’arte universale siamo passati ad esplorare il tema della CREATIVITA’. L’insegnante si è presentato a noi in questa occasione nella completezza di una formazione che alla tecnica musicale unisce un profondo lavoro di crescita e superamenti personali. Ci parla così della sua creatività, dei grandi ostacoli da superare ogni volta per lasciarla fluire libera e ci dice una cosa di fondamentale importanza e bellezza: “per poter creare qualcosa devo amarmi e darmi una grande libertà ma soprattutto devo coltivare la FIDUCIA! Fiducia in me stesso e nel fatto che ciò che creerò sarà una cosa molto bella, così come sono sicuro e fiducioso che il sole domani sorgerà ancora una volta!”. Grande valore da rispolverare dunque: la fiducia che avremo ciò che desideriamo, non dar mai nulla per scontato ed imparare a coltivare anche la Gratitudine accanto a quella. Tutto questo mi trasmette la sensazione forte che solamente un terreno accogliente, fiducioso e non giudicante possa accettare il dono meraviglioso dalla creatività.
Ci avventuriamo quindi nel territorio della Canzone d’amore, di questo sentimento che ha dato vita ad infinite composizioni e che ci viene ora proposto in una nuova luce: l’amore cantato nella tradizione che si perde nella notte dei tempi è un amore-passione, un sentimento che ci coglie ‘passivi’ a subirne ora le delizie ora le sofferenze. Proposta: perché non mettere in musica l’AMORE di cui ci parla l’Antropologia Personalistica Esistenziale di Antonio Mercurio? Quell’amore fatto di impegno, fatica, crescita e superamenti continui dei propri limiti e delle proprie rigidità; l’amore attivo e motore di grandi trasformazioni che permettono all’uomo di diventare PERSONA, entità matura ed evoluta capace di amarsi, amare ed essere a sua volta riamato?
Passiamo quindi alla fase pratica e creativa. Veniamo invitati a scrivere frasi suscitate in noi dalla musica stessa, prendiamo un foglio bianco e riempiamo lo spazio sotto la frase evocativa: MUSICA E’… Coloriamo poi il foglio su cui abbiamo lasciato fluire questo nostro sentire. Daniele associa ad ogni colore un accordo, noi unifichiamo i testi in un’unica composizione armonica e…ecco che ci ritroviamo felici e soddisfatti a cantare la NOSTRA CANZONE!
Io sabato scorso ho imparato molte cose: ho imparato che si può comporre una canzone bellissima in un’ora, ho imparato che si può cantare un amore nuovo e ‘fuori dal coro’, ho imparato l’importanza di coltivare la cultura dell’INTERDISCIPLINARIETA’, il lasciarsi attraversare da passioni diverse ed unificarle donando una nuova ricchezza al mondo!
Cos’è dunque IL SUONO DELL’ANIMA per me? Il suono dell’anima è l’accordo e l’armonia che si creano dentro di me quando mi nutro di cose spiritualmente ricche e lascio che la mia anima si trasformi e cresca in sintonia con gli altri e con l’universo intero.