Come la musica può aiutarci a stare meglio
In principio fu il Verbo! E’ attraverso la parola, il suono, che Dio, nell’antico testamento crea. Ma il suono, è davvero in grado di modificare la materia, di creare, di guarire? A quanto pare sì! Nell’Universo tutto vibra, tutto è suono. Anche un sasso ha la propria vibrazione! Di conseguenza anche noi vibriamo, ogni nostro organo vibra. Quando l’organo funziona correttamente, vibrerà alla sua naturale frequenza, in armonia con tutto l’organismo. Un organo malato, al contrario, cambia la sua frequenza originaria e introduce nel nostro corpo disarmonia: la malattia . Per osservare il potere creatore del suono, basta mettere un bicchiere d’acqua vicino ad un altoparlante, ad alto volume, e vedremo formarsi cerchi concentrici nell’acqua. Mi sono chiesto: Se il suono riesce ad avere un’influenza su un bicchiere d’acqua, figuriamoci cosa può fare sul nostro corpo, formato per il 60% circa di acqua? Così ho scoperto una miriade di ricerche, di studi sugli effetti della musica; quello che più mi ha incuriosito è l’Effetto Mozart, ossia quel fenomeno per il quale si è mostrato che la musica, e in particolare quella di Mozart da cui prende il nome, esercita una serie di particolari influenze sul nostro corpo: regolarizza il nostro sistema cardiaco, aiuta a concentrarsi, riduce gli effetti dello stress, riduce l’ansia, migliora la coordinazione motoria, il sistema immunitario, rafforza la memoria e l’apprendimento, e la lista continua.
Ad esempio, ho scoperto, che il primo suono che inconsapevolmente emettiamo la mattina appena svegli, serve per attivarci, per permettere al cervello di riattivarsi. Infatti, tra gli strumenti più potenti per creare suoni benefici per noi, è proprio la nostra voce. I nostri gemiti, i nostri sospiri, i lamenti di dolore (ad esempio quando ci diamo una bella martellata su un dito!) servono per dissipare tensione, per calmarci, per acquietarci o per caricarci. Il più delle volte lo facciamo inconsapevolmente. Canticchiare un motivetto a bocca chiusa (fare humming), ad esempio, può aiutarci a rilassarci, ad esprimere paura, a liberarci dal dolore fisico. Emettendo suoni come le semplici vocali possiamo ad esempio riequilibrare i 7 chakra. La cosa straordinaria è che non occorre nessuna competenza musicale, è già dentro di noi da millenni. Abbiamo un bagaglio di suoni, che aspettano solo di essere riscoperti dentro di noi, di essere suonati. Come il nostro Sé, che continuamente ci parla, ci invia messaggi, ci chiede di esprimerci, nella nostra autenticità e unicità. Saper emettere suoni giusti per noi, presuppone allenare continuamente la nostra capacità di ascoltarci.
Senza ascolto, non c’è suono. Ascoltare noi stessi è un esercizio continuo ed è solo attraverso l’ascolto profondo di noi stessi che sapremo quali corde della nostra anima toccare per essere autenticamente felici. Solo attraverso l’ascolto riusciremo a captare la nostra particolare armonia, il nostro progetto autentico e trovare risposte al perché siamo qui e ora. E’ solo attraverso l’ascolto di noi stessi, del nostro respiro, che sapremo scegliere il suono giusto per noi in quel momento. Abbandoniamo la ragione quando non è necessaria, facciamo silenzio nella nostra mente e facciamoci trascinare dall’incessante ritmo della Vita.