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Il mio Patrimonio Esistenziale, una grande risorsa interiore
Il mio Patrimonio Esistenziale, una grande risorsa interiore presente sin dal concepimento. Un tesoro di grande valore che ben ci identifica, senza eguali in alcun luogo. Che ci rende unici. Un patrimonio in parte ereditato, in parte donato e poi realizzato, costruito giorno dopo giorno.
Custodisce al suo interno la nostra essenza, i nostri vissuti, le nostre scelte. Uomini fatti di memoria intrisa della storia che portiamo con noi. Delle nostre speranze, degli amori passati, di quelli ritrovati, dei sogni delle nostre fragilità.
Solidità Patrimoniale e Patrimonio Esistenziale
In ambito contabile-aziendale si parla di solidità patrimoniale come la capacità dell’impresa di durare nel tempo, rimanendo solvibile, ovverosia riuscendo a far fronte ai propri debiti. Ancora, la capacità dell’impresa di resistere agli shock esogeni. Mi occupo quotidianamente di analisi Aziendali e di Bilancio. Appena verificato l’aspetto soggettivo, in effetti il primo elemento oggettivo che mi ritrovo ad analizzare è proprio il Patrimonio aziendale. E’ in grado l’azienda di resistere al mercato, al cambiamento, alle oscillazioni, alle possibili perdite, alle pandemie?
Probabilmente, pensandoci bene, possiamo individuare un processo simile nell’essere umano. Ovverosia immaginare il Patrimonio Esistenziale come l’insieme degli elementi e caratteristiche individuali tali da permettere all’uomo di resistere ed esistere nel tempo.
Solide radici che ci tengono ben piantati a terra. Oscilliamo al soffiare del vento. Probabilmente però, la nostra solidità Patrimoniale Esistenziale, è tale da aiutarci a far fronte ciascuno ai propri limiti, ciascuno ai tanti condizionamenti interiori. A ciò che la nostra personale storia ci ripresenta quotidianamente attraverso l’agire. Un agire spesso reattivo. Reattivo a cosa? Al trauma che ciascuno di noi ha vissuto e che bene si delinea già dalla vita intrauterina.
Nuove migliori realtà
Esprimo giusto una considerazione, proponendo una riflessione che probabilmente può, in questa cornice metaforica “uomo/azienda”, essere immaginabile in modo universale: essere in grado di utilizzare momenti di difficoltà o di smarrimento per ripartire creando nuove realtà, potrebbe condurci a migliori realtà. Si potrebbe riuscire ad incrementare il proprio Patrimonio esistente/esistenziale, che dalla “crisi” come “opportunità”, ne trarrebbe vantaggio, crescita e ricchezza nuova.
Crisi e opportunità
Spesso l’ambiente dove l’azienda opera è molto complesso, a volte addirittura sfavorevole. Pensiamo ad esempio, a questo periodo così difficile, che il mercato mondiale sta vivendo. Quante difficoltà incontrano le Aziende? L’impatto COVID-19 ne sta mettendo a durissima prova davvero tante. Si parla della più grave crisi economica dal dopoguerra. Quante non riescono a sopravvivere di fronte a fenomeni così tanto sfavorevoli!
E l’essere umano? Quanta difficoltà trova di fronte alla crisi e al cambiamento? Là dove invece, di fronte alle proposte complesse della vita, probabilmente divenire permeabili al cambiamento rappresenterebbe un valore aggiunto di livello. Eventi shock ci catapultano fuori dalla zona di confort, rendendoci forse, almeno in prima battuta, più conservativi. Propongo di provare a riflettere sul “Re-inventarsi”, come potenziale trasformazione, come via di uscita verso una potenziale rinascita. Le fasi di crisi fanno emergere uomini abili al cambiamento. Ne hanno il coraggio. Nei momenti di tanta incertezza, trova senso l’agire.
Il Patrimonio Esistenziale, la nostra ricchezza interiore
Tuttavia, gli studi fatti e la mia esperienza di imprenditrice da oltre 20 anni, mi consentono di ragionare sulla possibilità che “se l’azienda è solida sarà in grado di superare le fasi di recessione”. Fino a quando? Fin quando registrerà Fatturato e produrrà Utile? Fino a quando incrementerà vecchie e nuove Riserve di Capitale, accrescendo quindi il proprio Patrimonio Aziendale?
Mi piace immaginare che sia possibile questo, anche fino a quando l’essere umano lavorerà per accrescere la propria ricchezza interiore, che costituirà una grande ed importante riserva del proprio patrimonio esistenziale, fruibile al bisogno. Fino a quando l’uomo esisterà e lavorerà per accrescere il proprio Patrimonio esistenziale.
Un Patrimonio di grande valore, un grande tesoro la cui potente energia, possa esser d’aiuto a realizzare progetti sani e costruttivi. Per sè stessi e per coloro ai quali si possa donare il proprio contributo, condividendolo.
Accrescere il nostro Patrimonio Esistenziale
Da quanta ricchezza materiale siamo circondati? Ma questa ricchezza è sufficiente a dare un senso alla nostra vita e a renderci felici? La ricchezza materiale si esaurisce, come si esaurisce la nostra sensazione di effimero benessere materiale … è soggetta al fattore tempo: ovverosia, dopo poco averla realizzata eccoci di nuovo alla ricerca di altra “ricchezza materiale” che prima o poi diverrà di nuovo obsoleta, sostituibile, fuori moda, sulla quale opporre anche con gioia il timbro “Game Over”. Dovremmo trovare ancora altro per riempire il nostro incolmabile vuoto.
La ricchezza interiore non ha tempo, non scade, sempre ci accompagna. E’ rappresentata dai nostri valori, dalla storia, dalla nostra saggezza, dall’amore, dalla gentilezza e da innumerevoli altri elementi, doti, caratteristiche. Forse impossibili da evidenziare tutti.
Tuttavia, l’Azienda investe Capitali per accrescere il proprio Patrimonio ed i Capitali vanno costruiti sfruttando circoli virtuosi che, se tutto va bene, nel tempo divengono esponenziali. Un duro lavoro da mantenere con costanza.
E l’essere umano, come può accrescere il proprio Patrimonio Esistenziale? Ad esempio investendo su se stesso, in termini di crescita individuale personale e professionale. Per acquisire pian piano quelle consapevolezze che, smascherate le menzogne, ci conducano a verità e libertà. Spendendo tempo per riscoprire potenzialità e risorse che certamente ci arricchiranno interiormente.
Abbiamo a che fare ogni giorno con innumerevoli attività, processi, progetti nei quali investiamo tempo e denaro. Noi stessi, siamo il progetto più grande al quale dare priorità, al quale dedicarci con tutto l’amore, la passione, il coraggio che abbiamo. Per realizzarci profondamente, per onorare la vita, per compiere e scoprire il senso di quel viaggio per cui qui, siamo arrivati. Dare un senso, creare bellezza, equivale ad accrescere in modo esponenziale il nostro Patrimonio Esistenziale.