La Cosmo-Art e il Lavoro

Creatività: una soluzione in Azienda

Creatività: una soluzione in Azienda. Uno straordinario talento che, seppur in modo e misura differenti, è presente in tutti gli esseri umani. La creatività non è intelligenza. E non è per pochi eletti.

Si è creativi quando si mette in atto un processo che integra elementi affettivi, cognitivi volti a supportarci nella ricerca di nuove e potenziali soluzioni.
Una esplorazione attraverso la quale ricerchiamo dentro di noi e creiamo.

Immaginiamo di fare un viaggio panoramico senza tempo,  in treno, con vista mozzafiato, attraversando le colline toscane tra girasoli nel pieno della fioritura che si estendono a perdita d’occhio; oppure tra le montagne – non so – ad esempio nella Valle dei Pittori che propone spettacolari e inusuali angoli incantati dagli sfavillanti colori.

Attraverso il vetro del finestrino ammiriamo increduli ciò che stiamo attraversando. Immagini uniche scorrono davanti ai nostri occhi. Osserviamo, cerchiamo, riflettiamo, ricordiamo.
Fioriscono spontaneamente idee, costruiamo metafore. La curiosità ci spinge oltre e ci facciamo fecondare dalla bellezza che è fuori di noi.

Ecco, quella bellezza esiste anche dentro di noi. Ed è a quella bellezza che possiamo attingere per creare il nuovo. Creare l’unicità.
Essere creativi è imparare a ricercare dentro di noi, con la stessa passione con la quale guardiamo al di là del vetro, con il coraggio di uscire fuori, e con il cuore aperto alla bellezza che la Vita ci propone.

Dentro di noi, c’è un forziere ricco di strumenti, di talenti e di innumerevoli soluzioni possibili. Dove sviluppare e dar forma al nuovo, mediante la creatività, diviene possibile.

Creatività: una soluzione in Azienda. Quali ostacoli?

Siamo tutti creativi allo stesso modo? Non proprio, poiché ciascuno ha i propri talenti, la propria capacità di amore, ma anche non pochi ostacoli. Essere creativi per certi versi significa uscire allo scoperto, mettersi in gioco, esporsi. Con pensieri, idee, prodotti nuovi.

Esser creativi, prevede libertà di azione: un passaggio semplice? Tutt’altro. Perché la voce del giudice interiore è sempre pronta a ricordarci che non siamo abbastanza bravi, una voce sempre pronta a boicottare il nostro progetto: la crescita. Insomma, se abbiamo desiderio di creare, quel grande vuoto iniziale va attraversato.

La libertà di azione comporta un rischio: il rifiuto. Probabilmente è più facile eseguire che non creare ed agire liberamente. La creatività invece libera la libertà di espressione, libera il pensiero divergente. A sua volta, il pensiero divergente crea un ambiente non più statico e passivo, ma dinamico e attivo. Un pensiero che coincide con la capacità di produrre risposte che siano allo stesso tempo originali, inusuali ed efficaci. E’ strettamente correlato alla creatività.

Un pensiero che, secondo J.P. Guilford – noto psicologo statunitense – è misurabile sulla base di ben quattro indici: fluidità, flessibilità, originalità, elaborazione. Per gli interessanti approfondimenti rimando al seguente Link.

Possiamo sviluppare quindi, quel pensiero che non converge più ad una sola ed unica soluzione, ma che al contrario diverge alle tante ed originali soluzioni possibili. Questa è la bellezza del pensiero creativo.

E se dovessi immaginare uno straordinario binomio? Creatività e un pizzico di follia.

Creatività: una soluzione in Azienda. Il Pensiero laterale

Oggi il mondo del lavoro cerca persone, risorse umane, tra le cui competenze, oltre a quelle specifiche, ci siano senza dubbio quelle trasversali. Quindi competenze non soltanto specifiche. Si ricerca la capacità di esser propositivi, capacità relazionali e creative che supportino, ad esempio, il Manager a dar voce, a far evolvere il dato numerico. E la creatività è una tra le Skill più importanti dei nostri tempi. E’ l’abilità più importante ad esempio, per i Leader. Poiché è ciò che fa la differenza, per Aziende che sposano una visione volta all’innovazione e alla crescita.

In un mondo oggi orientato fortemente all’automazione, la creatività, al contrario, è un elemento che non può prescindere dal contributo dell’uomo.
Esperti sostengono infatti l’emergere di una precisa figura professionale: l’Artista Innovatore.

E per essere un Artista, è importante sviluppare il pensiero laterale. Poiché questo pensiero aiuta a progredire. Oltretutto divenire creativi, quindi creare, induce in noi un buon grado di soddisfazione, di arricchimento. Ancora, di consapevolezza del nostro valore, delle innate potenzialità e di quelle sviluppate, delle risorse e strumenti interiori.

Il noto sociologo polacco Zygmunt Bauman afferma: “Ognuno di noi è artista della propria vita: che lo sappia o no, che lo voglia o no, che gli piaccia o no”.

Sviluppare la creatività, una soluzione in Azienda

La nuova frontiera per diventare un Manager di successo ed avere un Team di successo è sviluppare la creatività e le competenze trasversali con un programma apposito, che ad esempio l’Arteterapia, può senza dubbio offrire.
L’Arteterapeuta lavora sulla persona, sui bisogni, sulle difficoltà sulle relazioni, sulle emozioni. Rende la persona consapevole.

Attraverso la sperimentazione di questa nuova dimensione, è possibile, infatti attivare un processo di conoscenza di che aiuta a crescere personalmente prima e professionalmente poi, a fare squadra e a ridurre lo stress.
Probabilmente è alquanto inusuale immaginare un abile Leader aziendale, alle prese con materiali come fotografie, pellicole cinematografiche, scrittura testi teatrali e dare vita a vere e proprie opere d’arte.

Io per prima, nella mia Azienda, mi sono sperimentata in questo nuovo straordinario mondo. Ho potuto godere di una ricca ed eccellente formazione, con il metodo dell’Antropologia Personalistica Esistenziale, presso lo storico Istituto Solaris di Roma, Scuola di alta formazione in Arteterapia e Counseling. Ancor oggi ne faccio parte. E ne sono onorata.

Quindi, tornando a noi, approcciando ad un percorso di crescita, in cosa ci si imbatte? Nella Verità. Se lavoriamo bene, nella Libertà.
Nella scoperta e nella gestione delle emozioni. Paura, inadeguatezza, ideale di perfezione, assoluto, vuoto, rabbia, pretese, orgoglio.

E che ruolo giocano questi elementi, sul piano aziendale, sullo spirito di squadra e sulla produttività? La mia esperienza narra che sono elementi che ostacolano la buona riuscita di un qualsivoglia progetto, se non vengono riconosciuti prima e trasformati poi.

Pertanto, con un percorso di Arteterapia, si ha la possibilità di lavorare, ad esempio, sulle difficoltà personali di approccio, di relazione e di gestione del lavoro, imparando ad accogliere la propria parte creativa e ricercando soluzioni sempre più innovative.
L’incremento della creatività, per chi si trova al timone di una realtà produttiva, diventa quindi uno strumento per sviluppare la capacità di intervento nei problemi aziendali e in grado di migliorare ogni strategia con un pizzico di originalità in più. Per definire poi nuovi passaggi e nuovi obiettivi.

Oltretutto, attraverso l’uso dell’arte, si dà vita all’invisibile. Un campo tripolare nel quale l’oggetto artistico realizzato, l’opera d’arte, è la vita stessa della Persona. Poiché è proprio su questa che si centra il lavoro.

L’arteterapia rappresenta quella possibilità di cambiare il proprio sguardo sul proprio essere persona e sulle proprie capacità professionali. Ancora tanto da sviluppare poiché il potenziale che è dentro di noi è un elemento d’arte da costruire altrettanto straordinario.

Creatività, anche una straordinaria competenza

Secondo l’Antropologia Cosmoartistica, creatività è creare bellezza per e per gli altri. Ed è necessaria affinchè l’uomo possa realizzarsi pienamente come Persona.
Creatività come competenza in un mondo che si trasforma, in una vita in divenire.
Come ci insegna il Prof. Antonio Mercurio, l’Artista è colui che sa trasformare la materia grezza in un’opera d’arte, che crea armonia dalla disarmonia.

Con il suo incessante lavoro crea bellezza, dando vita a nuove forme. Gli accadimenti della nostra Vita, i nostri vissuti, i nostri dolori, sono materiali/elementi che, da artisti della nostra vita, possiamo modellare, trasformare. E’ Artista colui che non pensa in modo scisso in termini di positività o di negatività, di gioia o di dolore, di amore o di odio; è artista colui che fa la sintesi degli opposti per trasformare ciò che esisteva prima in qualcosa che ha una nuova vita.

Creatività quindi, ripensando alla metafora del viaggio in treno, non è solo saper osservare e trovare soluzioni nuove nel mondo fuori di noi, ma è anche saper guardare dentro di noi, saper trasformare dentro di noi, nella nostra vita.

E’ imparare ad apprendere la capacità di trascendere il dolore per realizzare bellezza e pian piano osservare e godere della vita, in un modo nuovo. Trasformarsi e rinascere, ancora e ancora. La nostra vita assume una forma nuova, da noi ricreata.

Così ricreiamo noi stessi, proprio come noi desideriamo. Assumendoci anche la responsabilità della nostra opera, ma senza delega alle paure.
Se riusciamo a contattare i nostri talenti e ci sentiamo capaci, arriva il pieno e il divertimento è assicurato.

Quindi, Artisti della nostra Vita, parole d’ordine alla creatività: osare, trasformare, divertirsi … e poi? Poi … Godere della bellezza realizzata!

Dedicato, ad una straordinaria e creativa Artista della Vita, immenso esempio di Vita, che con Amore, con grande coraggio e passione ha reso visibile, l’invisibile.

 

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