Cosmo-Art e il Counseling
Trasformo la mia vita – Dalla pretesa al dono
“Esiste la pretesa e la violenza, ed esiste la richiesta e il dono. L’essere umano ha la capacità e la libertà di poter fare l’una e l’altra scelta”.
Antonio Mercurio
La pretesa: mi spetta di diritto!
Vivere una vita con la prospettiva della pretesa, è come vivere una vita come furto: tutto mi spetta di diritto, tutto si fa come dico io, come voglio io … mi prendo tutto e subito, prendo ciò che voglio! Insomma, agisco nel totale disinteresse dell’altro!
Quando rubiamo, c’è sempre qualcun altro che viene derubato al quale creiamo una profonda ferita. Generiamo meccanismi a non finire, di imbarazzo, rabbia, dolore e di nuova pretesa di risarcimento.
Quando apprendiamo l’arte di chiedere in dono, andiamo verso l’unità e la reciprocità raggiungendo così pace ed armonia.
L’uomo è più grande della sua ferita
Senza dubbio, arriviamo nell’utero di nostra Madre con tanti naturali diritti e ad essi, associate tante pretese. Pretese insaziabili generate da un dolore antico, da una ferita profonda. Ma l’uomo è più grande della sua ferita! Se ci fermiamo un momento e facciamo emergere le nostre pretese, abbiamo la possibilità di identificarne davvero tante.
La pretesa, come non più naturale diritto, di essere amati, capiti, riconosciuti; oppure di esser ascoltati e accolti; la pretesa che qualcuno soddisfi i nostri bisogni … e puntualmente, l’insoddisfazione ci divora la vita. Certo, perché non dimentichiamoci che pretesa ed aspettativa viaggiano sempre insieme. Figuriamoci cosa può accadere davanti ad un rifiuto: rabbia, frustrazione, ira profonda … e poi … “Arrivederci amore, ciao … finisce qua…”!
Uscire dalla prigione dell’assoluto
Ma io, posso accettare che l’altro abbia la libertà di pensare, essere ed agire diversamente da me? E, ancora, posso accettare che non sia proprio come io lo vorrei? Posso uscire dal mio assoluto?
Possiamo prendere ogni giorno decisioni di amore e di fusione degli opposti per passare dalla scissione, all’unificazione di noi stessi e di noi con l’altro; possiamo spogliarci, con umiltà, dalle vesti del nostro “assoluto” ed uscire da quella prigione, per rinascere interamente a nuova Vita. Affidarci alla nostra saggezza, rispettare l’identità e l’unicità di ciascuno, sono elementi fondamentali affinchè la nostra vita ci appartenga completamente, affinchè la nostra vita possa esser un grande dono per noi e per gli altri.
Dalla Pretesa al Dono
Il cammino che va dalla pretesa al dono è un cammino di trasformazione di noi, delle nostre parti, della nostra vita. E’ un cammino che estrae la bellezza dalla bruttezza, che ci conduce dalla vita che un tempo ci è stata donata, poi rubata, alla vita che ogni giorno possiamo chiedere in dono con amore ed umiltà. Un cammino, la cui decisione va continuamente rinnovata.
Prendiamoci cura delle nostre pretese, riconosciamole quando arrivano, assumiamocele, e poi, impariamo a comunicare con arte amore ed umiltà i nostri bisogni. Occupiamoci per primi di soddisfare i nostri bisogni, di accoglierci, di prenderci cura di noi e di amarci, abbandonando quella pretesa che delega il prossimo ad agire per nostro conto, ad imporgli la nostra legge e la nostra volontà. Impariamo ad amare, a donarci all’altro, a chiedere in dono, ad esser amati.
Possiamo trasformare la nostra vita, abbiamo dentro di noi la capacità di compiere questo passaggio … che aspettiamo …
Nella vita come dono non c’è un comandamento che dice “non rubare” ma piuttosto, “se vuoi qualcosa, chiedila e poi sii pronto a scambiarla con un tuo dono”.
Antonio Mercurio