La Cosmo-Art e il Senso della Vita

Resilienza: come usarla efficacemente

Resilienza: come usarla efficacemente. La parola resilienza deriva dal latino “resilire” ovverosia “saltare”.
Rappresenta la capacità della persona di far fronte in modo positivo ad eventi traumatici. Quindi la capacità di trasformare la propria vita rispetto alle difficoltà che lungo il percorso si presentano, senza però alienare la propria identità. La resilienza si attiva dentro di noi, ma sta a noi accoglierla e potenziarla, affinche possa risultare una grande energia al servizio dei nostri progetti. La resilienza quindi, nelle circostanze avverse e contrarie può donarci la possibilità di resistere, nonostante tutto.

Resilienza, come trascendere il trauma

Proviamo mobilitare le nostre riflessioni e a pensare che in ecologia la resilienza è definita come la velocità con cui una comunità ritorna al suo stato iniziale, dopo essere stata sottoposta a una perturbazione che l’ha allontanata da quello stato. Solitamente la resilienza è direttamente proporzionale alla variabilità delle condizioni ambientali e alla frequenza di eventi catastrofici (che siano di natura antropica o naturale).

Ecco, allora proviamo a pensare a questi ultimi due anni di storia mondiale. Quanti eventi catastrofici hanno minacciato la nostra esistenza? I nostri successori leggeranno sui libri di storia che per più di due anni, l’uomo ha avuto a che fare con una pandemia che ha piegato il mondo; che sempre in questi anni assiste all’odio, alla guerra a progetti distruttivi e di grande orrore. Il mondo si evolve nell’incertezza, nella rabbia, nella paura del contatto con l’altro, nella continua emergenza, nel profondo dolore cui tutti siamo sottoposti.
Come trascendere tutto ciò? In buona parte attingendo alla resilienza che ci aiuta a non soccombere alla pressione esercitata sul nostro animo dall’evento traumatico. Immaginate come potrebbe essere la vita dell’uomo senza una risorsa così importante. Immaginate in questo momento storico di grande dolore e distruzione, di quanta fragilità sia intriso l’animo umano.

La Cosmo-Art e il dolore

Il Dolore, come afferma il Mito della Cosmo-Art, serve per creare nuova Bellezza che chiamiamo Bellezza Seconda poiché è creata dall’uomo e supera la natura. Una Bellezza che non è soggetta al tempo e alla morte. E’ una Bellezza immortale, come è immortale la bellezza di un’opera d’arte.
Possiamo dire che nel suo rapporto con la vita e con la bellezza, l’uomo ha un potere che la natura non ha. Senza il superamento del dolore, non si crea nessuna autentica opera d’arte e l’uomo è l’unico soggetto vivente che possa confrontarsi con il dolore, superarlo, trasformarlo in un potente motore che, insieme ad altri fattori, porta alla condensazione di quelle energie che danno vita ad autentiche opere d’arte. Secondo il Prof. Antonio Mercurio il Dolore è il rappresentante in vita dell’esperienza della Morte. Attraversare l’esperienza del Dolore tutte le volte che la Vita ce lo chiede, significa arrivare a saper fare poi senza alcuna angoscia, alla fine della nostra esistenza, l’attraversamento della morte biologica.

La Cosmo Art, come nuova forma d’Arte, recupera il desiderio dell’uomo non solo di migliorarsi interiormente, lungo il corso della sua vita dando un senso alla presenza del dolore nella propria vita, ma anche quello di creare un’armonia dentro di , con gli altri e con la Vita e l’Universo di cui è parte integrante. Sulle ali di questi desideri l’uomo può creare una nuova bellezza verso l’immortalità.

Resilienza, un grande dono

Tornando a noi con  “Resilienza: come usarla efficacemente”, possiamo altresì affermare che la resilienza è una funzione dell’uomo che si modifica nel tempo in base alle esperienze vissute. Questo è un elemento di straordinaria importanza poiché ci aiuta ad uscire dall’impotenza legata al primo momento dell’evento traumatico o di difficolta o di grande impegno. E’ un grande punto di forza, un dono straordinario, poiché se coesiste insieme ad altre emozioni come la rabbia la solitudine la tristezza il dolore, certamente sorregge e fortifica l’uomo al bisogno.

Troviamo soluzioni creative nei momenti di difficoltà, facciamo gli artisti stando sempre ben attenti al vittimismo. I persecutori sono dentro e non fuori di noi. Appropriamoci del potere della resilienza, non solo per resistere, sopravvivere, ma anche per andare oltre, per costruire cose nuove, per rinnovarci.

L’uomo e la natura, tra fragilità e resilienza

C’è una potente relazione tra la fragilità dell’uomo e quella della natura. Potrà sembrare un paradosso ma bisogna dire che entrambi, seppur nella fragilità, hanno una caratteristica: la flessibilità, la tenacia. La resilienza alle avversità, al vento, al tempo. La capacità di non arrendersi alle intemperie.
Negli anni sviluppiamo radici solide, nel tempo penetrano silenziose nella terra e ci sosterranno quanto più a fondo scenderanno. La resilienza si fortifica nel tempo. Esiste un ritmo per tutto.

Nel libro “Le Leggi della Vita” del Prof. A. Mercurio, è citata La Legge del Ritmo, che ci insegna quanto è importante nel corso della nostra esistenza il rispetto dei tempi. L’affermazione della vita costituisce il primo momento del ritmo. Ritmo come capacità di modulare il tempo e la durata. La saggezza possiede il segreto, di come trovare il ritmo. E’ qui, nel tempo, che possiamo far entrare in gioco la resilienza e cogliere la sua straordinaria potenzialità. E nel tempo possiamo svilupparla.

Uno straordinario viaggio di Amore e Bellezza

In un particolare tempo della mia vita, ho avuto l’onore di vivere con una straordinaria Artista della Vita.
Siamo scese in profondità, proprio come fanno le radici, abbiamo camminato a lungo, scegliendo nella vita ogni singola direzione. Consapevoli del viaggio scelto. Insieme, resilienti, ci siamo date nel ventre della madre Terra, solide e forti radici; abbiamo poi proseguito il viaggio a ritroso, verso la superficie. Nel tempo, dalla terra, è nato sano e forte quel che oggi è uno splendido albero, fatto di me, fatto di te, di noi.
Cara Paola, in quel terreno che oggi ben conosco, in quella terra che brama Vita e che ogni giorno hai nutrito di amore, di verità, di saggezza e di fiducia, ho fondato me stessa e messo le mie radici, nella libertà. Quelle radici, nutrono l’albero, traggono nutrimento da un luogo tanto ricco e generoso. Lì, ho scelto di sbocciare.
Insieme, respiriamo Luce e Bellezza.
Ora, ancora una capriola, poichè da oggi, le nostre radici saranno verso il sole, la direzione da seguire per realizzare i nostri sogni e saliranno fino all’Universo, tanto in alto quanto più sono scese nelle profondità della Vita..
Lo faccio per me, lo faccio per te.
Grazie Paola, Artista saggia e resiliente, della Vita e dell’Universo, che tutti noi ancor stupisci.

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