La Cosmo-Art e il Senso della Vita
Vediamo quanto è profonda la tana del Bianconiglio
Vediamo quanto è profonda la tana del Bianconiglio. Il Bianco Coniglio è il bizzarro personaggio immaginario di uno dei più celebri romanzi scritti nel 1865 dallo scrittore Lewis Carroll, dal titolo “Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie”. Una favola che ha ispirato davvero tanto, il mondo del teatro e del cinema. Tempo fa, anche il Laboratorio di Teatro della Cosmo-Art della Dott.ssa P. Capriani, presso l’Istituto Solaris di Roma, una Scuola di crescita e formazione in Counseling ed Arteterapia. La mia prima esperienza che ricordo con estrema gratitudine e profonda emozione.
Quanti di noi, sin da bambini, sono rimasti affascinati dalla bizzarra storia di Alice nel Paese della Meraviglie, che scopre l’esistenza di un mondo parallelo grazie al Bianconiglio! Un coniglio bianco che la protagonista, curiosa, insegue e che la porta ad entrare nella profonda tana e a cadere poi nel vuoto. Quella particolare tana, che fa da ingresso appunto, in un nuovo mondo, fantastico. Ma in realtà a mio avviso solo apparentemente irrazionale e che simboleggia l’entrata nell’inconscio. Un viaggio di crescita individuale che la conduce ad evidenti cambiamenti interiori, a conoscere sé stessa, profondamente, ad operare scelte diverse. Sagge e costruttive.
Vediamo quanto è profonda la tana del Bianconiglio: la caduta nell’inconscio
Nella favola, Alice, percorrendo la buia tana del Bianconiglio, cade in uno strapiombo, nel vuoto. Vediamo quanto è profonda la tana del Bianconiglio! Mentre cade, osserva ciò che volteggia insieme a lei, osserva attentamente cosa c’è nel vuoto. Fino a toccare il fondo.
Su un piano simbolico, possiamo visualizzare la tana del Bianconiglio come l’entrata nell’inconscio, nel “sottomondo”.
Inconscio, come desideri, pensieri, emozioni, istinti repressi, esiliati lontano dalla coscienza. Un concetto che comparve inizialmente tra gli scritti di Cartesio e successivamente in quelli del celebre neurologo, psicanalista austriaco S. Freud. Un costrutto che divenne poi uno dei capisaldi della sua teoria e che Freud considerava un concetto chiave nell’approccio psicanalitico, insieme a quelli di preconscio e conscio. Nozioni che Freud definisce: “La prima Topica”.
Da Freud a Mercurio: Teoria dell’Inconscio Esistenziale
Il Prof. A. Mercurio, invece, con l’introduzione della teoria dell’inconscio esistenziale, sottolinea che:
“Oltre e al di là dell’esistenza innegabile dei condizionamenti e determinismi inconsci sia individuali che collettivi, esiste la libertà individuale e di scelta dell’essere umano. L’inconscio esistenziale comprende la globalità della Persona nelle sue diverse dimensioni, psichica, corporea, sociale, spirituale, sin dal concepimento”.
Come parla il nostro inconscio? Ad esempio, attraverso fenomeni onirici, disagi psichici, distrazioni, lapsus oppure ancora attraverso il corpo. Quindi, contrariamente a quanto si possa immaginare, parliamo di un inconscio sempre attivo e vigile.
La Tana del Bianconiglio, verso un nuovo mondo
Tuttavia, simbolicamente, sprofondare in uno strapiombo, cambiando piano, è aprirsi ad un nuovo mondo, ad un nuovo modo di agire, di vedere le cose. Elaborare una nuova prospettiva ed imparare a vedere ciò che, se restiamo sempre nella stessa posizione, non riusciamo a cogliere. Insomma, cambiare posizione, a piccoli passi, è fondamentale se si vuole agire un cambiamento. Per raggiungere quel magico giardino che rappresenta la bellezza, la gioia e la serenità. Bellezza a cui è possibile arrivare, se lungo il cammino della nostra esistenza, impariamo a conoscere noi stessi, l’altro, a stringerci in una sana e costruttiva coralità. Per ritrovare quelle verità, dar voce al nostro mondo interiore e risvegliare pian piano il nostro inconscio. Più consapevoli, più abili, per creare una nuova realtà.
Vediamo quanto è profonda la tana del Bianconiglio: accogliere le nostre parti interiori
Possiamo riconoscere i nostri mostri interiori, sconfiggerli, proprio come fa Alice con il Ciciarampa. Accogliere le nostre parti: tutte! Quelle distruttive, come ad esempio la furiosa Regina di Cuori sempre pronta a tagliar teste. Quante volte nella vita ci è capitato di far fuori e di farci fuori a causa delle nostre incapacità comunicative, dell’incapacità di tenere sotto controllo la nostra ira! Finendo per esser poi, anche ignorati del tutto.
Possiamo agire invece, attraverso un profondo costante lavoro interiore (chiaramente accompagnati in un percorso di crescita, da un Guida Spirituale) per cogliere invece il dolore che si cela dietro tanta freddezza e rigidità. Divenire quindi consapevoli anche delle nostre tante parti costruttive per supportare con saggezza il nostro viaggio. Apprendere che non siamo solo buoni o solo cattivi. Siamo l’uno e l’altro, e se riusciamo ad integrarci, diveniamo fusione di tanti opposti. Un prezioso lavoro interiore che può sostenerci nel non avvelenarci la vita, nel vedere il nostro odio, portarlo alla coscienza, riconoscerlo, assumerlo come proprio e poi trasformarlo.
Seguire il Bianconiglio, vediamo quanto è profonda la tana, per crescere
Un insolito coniglio, per l’appunto bianco, che indossa un panciotto dal quale spunta un grande orologio da tasca. Corre e parlotta tra sè e sé, dicendo “E’ tardi, è tardi”. Ed è proprio per inseguire questo buffo personaggio che Alice intraprende il proprio viaggio nel Paese delle Meraviglie.
Un elemento simbolico che si presenta in più occasioni e che si delinea come una figura guida, verso quel mondo sconosciuto. Quel “E’ tardi, è tardi” che, seppur con prudenza, ci invita a muoverci. Muoverci inteso nel senso del metterci in movimento. Tradotto in altri termini, ci indica che le specie animali e vegetali non scompaiono a causa di eventi sfortunati. Ma che solo evolvendo di continuo riescono a sopravvivere in un contesto che è in costante cambiamento. Pensiamo alle diverse estinzioni di massa di milioni di anni fa.
Credo sia opportuno lavorare per crescere ed evolversi!
Quindi, coraggio, vediamo quanto è profonda la tana del Bianconiglio!
L’universo e l’uomo: una continua evoluzione
L’Universo si evolve, la vita diviene, pertanto l’uomo, se intende crescere e sopravvivere è costretto ad evolversi, tenendo il passo con il cambiamento. Caratteristica del Sé, la trascendentalità, ovverosia la tendenza a trasmutarsi, dal “già raggiunto” al “non ancora”. Una tendenza certamente caratteristica dell’Universo che attraverso una serie di passaggi verso nuovi livelli qualitativi, porta il cosmo e l’uomo a superarsi evolvendosi continuamente.
Possiamo rilevare questo passaggio attraverso la nota trasformazione del buffo Brucaliffo, appunto da bruco che fuma narghilè seduto su un fungo, a meravigliosa farfalla che alla fine vediamo volare libera. Siamo persone in divenire, e il cambiamento fa parte delle nostre vite.
La vita, supportata dal nostro Sé, la nostra saggezza interiore, ci dona ogni giorno opportunità per crescere con la possibilità di decidere. Quei particolari bivi, nei quali la vita ci pone di fronte a scelte esistenziali. Per scoprire chi siamo, da dove veniamo, cosa desideriamo. E ancora, dove vogliamo andare. Definire la rotta, scegliere la meta per costruire la propria identità, scegliere la propria vita, inseguire i propri sogni.
Renderci disponibili alla rinascita
Possiamo decidere di ritornare a vivere il paese della solita storia, che ben conosciamo, ovverosia ritornare nella zona di confort nella quale da sempre ci rifuggiamo e che con ostinazione non vogliamo proprio abbandonare. Oppure, possiamo prendere coraggio, e provare a renderci disponibili ad una rinascita, lasciando andare, lasciando morire, tutte quelle parti di noi che non ci appartengono più. Possiamo sognare di seguire il Bianconiglio, come fa Alice, e scoprire quanto è profonda la sua tana. Agire quella sana curiosità, seguire la voce della nostra saggezza interiore che ci spinge a vedere. Cosa? Cosa possiamo trovare, cosa lasciar andare, fin dove possiamo arrivare. Arrivare ad esempio, passando nel paese delle meraviglie, verso la realizzazione dei nostri progetti, verso la Bellezza Seconda.
Non è mai troppo tardi per crescere
Ma per fare ciò, bisogna avere il coraggio di percorrere quella tana che in realtà ci offre verità ed osservare ciò che incontriamo, mentre precipitiamo, attraversando il vuoto, fino a toccare il fondo per poi fermarci. Seguendo il Bianconiglio, seguendo la voce della nostra saggezza che ci invita a crescere.
Non è mai troppo tardi per crescere, non è mai troppo tardi per tornare bambini per poi diventare adulti…
Per far si che la nostra crescita interiore possa in qualche modo raggiungere o quantomeno avvicinarsi alla crescita temporale biologica. Imparare a conoscere noi stessi e ciò che dentro custodiamo è importante per aprirci alla vita e liberarci da quei condizionamenti che ci rendono immobili.
Il cappellaio matto e la fusione degli opposti e di decisioni di amore
L’inconscio decisionale contiene tutte le decisioni prese dalla persona sin dal momento del concepimento, per scelta personale e libera. Libertà presente sin dalla vita intrauterina, attraverso la quale la persona può decidere poiché capace di scegliere tra l’amore e l’odio, la vita e la morte. Quindi, ciascuno può scegliere la propria vita.
Divenire Artisti della propria vita e della vita dell’Universo, significa proprio unificare le nostre parti interiori, ed astrarre bellezza dalla bruttezza. Con un pizzico di follia, come quella che esprime il Cappellaio Matto, attraverso quello spostamento interiore che porta benefici inimmaginabili nella nostra vita e nella vita delle persone che sono attorno a noi.
Se ci facciamo guidare dall’amore e dalla nostra saggezza, se usiamo la nostra immaginazione, l’arte e la creatività, scopriremo un mondo pieno di innumerevoli meraviglie.
Per quanto folle possa sembrare, possiamo festeggiare il nostro “non compleanno” 364 giorni all’anno festeggiando poi anche, nel 365° giorno dell’anno, il nostro compleanno. Donandoci la possibilità quotidiana della gioia e del godimento e di apprezzare e ritrovare la nostra “moltezza nelle nostre gioigloriose giornate”.
Prima di fare colazione pensiamo a cose impossibili da realizzare … che realizzeremo proprio oggi.
Buon viaggio a vederci …