La Cosmo-Art e il Counseling

Motivazione e produttività in Azienda.

Motivazione e produttività in Azienda. Che impatto ha la spinta motivazionale, sulla performance delle risorse umane, ai fini del raggiungimento degli obiettivi, dello sviluppo, della capacità produttiva di una Azienda?

Affinchè l’Azienda migliori la produttività è opportuno che orienti la propria visione verso la crescita. Passaggio che probabilmente è opportuno avvenga su un piano personale prima, professionale poi. Per poi passare all’ottimizzazione delle risorse umane, alla gestione dei rapporti con i collaboratori, fornitori e via dicendo.

Riferendomi poc’anzi alla motivazione, ho parlato di spinta. Ciascuno di noi ha un potenziale, in parte sviluppato, in parte da ricercare, da costruire, realizzare. Senza dubbio un potenziale straordinario che non sappiamo neanche di avere.

Cos’è la motivazione? La motivazione è la spinta che, insieme ad altri significativi elementi, ci conduce alla ricerca della felicità, del benessere anche in ambito lavorativo. Un circolo virtuoso attraverso il quale la ricerca della felicità diviene la spinta alla produttività. Una produttività non solo economica chiaramente, ma una produttività anche in termini di crescita, di soddisfazioni di raggiungimenti di traguardi vari.

La motivazione è quel motore che ci spinge a fare, a costruire. Ad agire. Che drizza la rotta al cambiamento e conseguentemente alla soddisfazione per l’obiettivo raggiunto.
Probabilmente, sviluppando il proprio potenziale personale si potrà conseguentemente sviluppare il potenziale finanziario. Come? Sviluppa una visione, un progetto. Abbraccia sogni, accogli fiducia incrollabile nel potere del nostro essere. Conosci la verità.

Motivazione, produttività e riconoscimento

In base a quella che è la mia esperienza, la risorsa umana necessita di nuove opportunità, stimoli; ha bisogno di essere sostenuta e riconosciuta.
Il riconoscimento emotivo è presente nella nostra vita, da sempre. Questo, infatti valida in qualche modo, i nostri risultati. Questa validazione è ricercata in primo luogo tra le parole, gli sguardi i gesti dei nostri genitori. Poiché, sin da bambini, nei loro occhi ricerchiamo amore incondizionato, sicurezza, protezione. Perché? Perché ciò ci rende sereni, donandoci certezze. Poiché ne abbiamo bisogno. E questo è un bisogno che possiamo definire universale.

Tutto sommato, almeno nei primi anni di vita, il riconoscimento è un elemento determinante nella costruzione della nostra identità, straordinaria opera aperta.
Probabilmente esiste un legame fra riconoscimento e identità, poiché quest’ultima è plasmata in parte dal riconoscimento o dal mancato riconoscimento o addirittura da un misconoscimento da parte di terze persone. Se sarò bravo, ammirato allora sarò amato. In ogni caso, il bisogno di riconoscimento, diverso per ciascuno di noi, non ha età.

Sorrido poiché mi viene in mente, giusto per ironizzare un po’, che il bisogno di approvazione è un ever green, ovverosia sempre attuale. Approvazione si, purchè non diventi una dipendenza. Da cosa? Da cosa gli altri pensano di noi. Ciascuno di noi ha un modo straordinario ed originale di essere.

Tuttavia, nel tempo, possiamo imparare anche a riconoscerci da soli, ad auto-riconoscerci. Questo per non ricercare continuamente approvazione negli occhi dell’altro. In che modo? Riconoscendo per primi il nostro immenso valore. Poiché è importante per sentirci adeguati, affermare noi stessi. E’ fondamentale crescere, anche attraverso un percorso che ci supporti e che dia ogni giorno nuove forme alla nostra identità. Insomma, riserviamo un posticino al tanto ricercato riconoscimento , purchè la ricerca/bisogno di approvazione, non diventi l’unica motivazione per la quale agiamo. Sarebbe poco funzionale. Che il riconoscimento esterno sia solo una ulteriore spinta.

Il processo motivazionale, e produttivo

Motivazione e produttività in Azienda. Tornando alla mia esperienza di imprenditrice, impegnata a lungo nella gestione delle risorse umane, il riconoscimento è parte fondamentale del processo motivazionale, a sua volta strettamente correlato con quello produttivo. Negli anni ho compreso bene che la gratificazione più grande, non è solo quella economica (senza dubbio importantissima), ma anche quella al valore.

E’ ricompensa straordinaria anche quella parola, quel gesto, quel complimento che in qualche misura accende nell’uomo l’entusiasmo la passione, la tenacia dentro di noi.

Motivazione, produttività e valore personale

L’altro può senz’altro farci il dono di quella carezza che ci parla di valore, di coraggio di resilienza. Diciamocelo, quella carezza che farebbe piacere ricevere a tanti di noi. Per certi versi è una spinta motivazionale, un incoraggiamento che può condurci a grandi risultati.

Tuttavia, poi, siamo i primi a dover credere in noi stessi e nelle nostre capacità. Nel tempo possiamo imparare a farci da soli, quella carezza che allieta la nostra anima. Come? Avendo fiducia in noi … sempre. Scavando dentro di noi alla scoperta delle nostre caratteristiche, dei limiti, delle potenzialità.

Motivazione e produttività? Come possiamo essere produttivi, darci obiettivi e raggiungerli, se non siamo in grado di riconoscere il nostro valore? Ciascuno di noi è portatore di un vasto potenziale, di capacità, e chiaramente anche di bisogni. Ciascuno, oltretutto, ha la propria storia ed ognuno metterà in atto il proprio processo motivazionale. Questo processo, nel tempo, aprirà la strada alla produttività, personale e professionale. Ma la seconda non può prescindere dalla prima.

Il salto fuori dal cerchio, lo facciamo quando lo decidiamo, quando siamo centrati e presenti a noi stessi in ogni momento, quando ci diamo un progetto e soprattutto quando ritroviamo il nostro valore. Quando sbagliamo e ci rialziamo, oppure falliamo e da quel fallimento doloroso ripartiamo. Quando, riconoscendo quel valore e superando quel dolore ci evolviamo ancora. Costruendo il nuovo, realizzando l’invisibile. In questo modo, sperimentiamo benessere. Diveniamo produttivi. Per noi e per l’Azienda.

Progettualità, una spinta alla Vita

Vi siete mai domandati cosa ci spinge in avanti nella vita? La progettualità e l’amore che in questa investiamo. Probabilmente, se nella mia vita non avessi dato spazio alla progettualità, vagherei senza senso. Non parlo solo di progetti “esterni”, quanto piuttosto di progetti interiori, spirituali. Mi viene proprio da dire che il futuro è fragile senza progettualità.

Parlo di un progetto che ci supporti nella ricerca del nostro essere, della nostra missione in questa vita. Un progetto che ci metta in movimento, che ci aiuti a ritrovarci ad esprimerci in tutta la nostra speciale unicità.
Senza che la paura prenda il sopravvento e ci immobilizzi. Senza delegare alla paura le nostre in-decisioni.
Ricerchiamo dentro di noi, definiamo un progetto che sia il nostro. Che non sia dei nostri genitori, che non sia del nostro datore di lavoro, della zia, del fratello e via dicendo.

Un progetto incondizionato, che non lasci spazio alle interferenze che disturbano le frequenze del nostro canale. Che non sia il canto le sirene a condurci fuori rotta. Sarà il potere straordinario della nostra saggezza a guidarci. Ma prima bisogna imparare a guardarsi dentro. Comprendere ciò che desideriamo. Capire dove vogliamo andare e da dove partiamo. Sviluppare la capacità di nascere all’amore per il progetto che ci doniamo e al quale apparteniamo.
Ricordandoci che la progettualità deve essere la nostra. In questo ci viene in supporto la Cosmo-Art.

Nell’antropologia esistenziale, il Sè è una parte spirituale della Persona. Dove è contenuta l’energia di amare. Sede del nostro progetto autentico e profondo. Progetto in quanto scopo da realizzare. Questo progetto vede la nostra realizzazione come Persona verso un percorso di libertà, di autonomia. Vede inoltre la realizzazione della nostra identità come capacità di comunicare, di amare e di essere amati.

La progettualità ha un grande potere. Ci spinge oltre. Ci conduce ad affrontare morti interiori, ma anche a testimoniare tante rinascite. A renderci consapevoli di quanto amore, la Vita ci riserva, poiché tanto ci ama.

Abbiamo uno straordinario valore, per produrre ciò che desideriamo. Progettiamo il futuro.

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1 COMMENTO

  1. Cara Simona,
    ti sono molto grata per questo articolo che parla di un tema molto importante e molto attuale. Ti ringrazio per aver sottolineato l’immensa valenza della progettualità nella vita dell’uomo e per aver ricordato quanto sia grande il nostro potere decisionale. Nell’ascolto autentico della nostra parta saggia possiamo realizzare anche ciò che ci sembrava impossibile.

    Un caro abbraccio.

    Giulia.

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