Cosmo-Art e la coppia

Il tuo silenzio mi uccide …

Il tuo silenzio mi uccide. Questa è l’affermazione che spesso sentiamo risuonare dentro di noi quando il nostro partner usa il silenzio come un muro invalicabile fatto di rabbia e di risentimento. É forse il peggiore dei modi per farci sentire soli e senza possibilità di appello. Ma noi in che modo siamo responsabili della situazione di attrito che si è creata? Cerchiamo di assumerci anche la nostra parte di responsabilità. E’ possibile che negli anni ci siamo costruiti un guscio, il quale contiene il nostro orgoglio, le nostre pretese, le nostre maschere, insomma tutto ciò che noi pensiamo che ci possa servire per difenderci, lasciando spazio al nostro assoluto. A volte, viviamo sulle difensive, pensando di dover affrontare chissà quali nemici ed il primo nemico, il più vicino a noi è di solito il nostro partner, sul quale proiettiamo facilmente la figura (di solito materna) che in passato, forse fin dalla vita prenatale, ci ha ferito. Non spaventiamoci, è un processo abbastanza naturale. Si tratta di riconoscerlo, di accettarlo, di trasformarlo e di capire che i nemici non sono fuori di noi, ma dentro di noi, sono i nostri persecutori interni.

Siamo pieni di traumi e di doni

Il fatto è che noi “nasciamo arrabbiati e pieni di traumi …. ma anche pieni di doni” (citazione dal corso di Teatro della Cosmo-Art, Istituto Solaris,A.A. 2019/20, condotto dalla dottoressa Paola Capriani), possiamo quindi cogliere l’opportunità di trasformare nostri traumi in doni. Perché siamo arrabbiati? Per celare e rimuovere il nostro dolore più antico, per non attraversarlo di nuovo, ma solo riattraversandolo possiamo sciogliere questo nodo con il perdono. “Il perdono libera l’anima e cancella la paura.” (Nelson Mandela) Il passaggio da fare è ammettere di essere arrabbiati e di avere odiato, sì, odiato, anche se in molti rifuggono da questa parola. Riflettiamoci, se siamo capaci di amare dobbiamo essere capaci di odiare, siamo un meraviglioso miscuglio di sentimenti, positivi e negativi, abbiamo la capacità di fare la sintesi tra gli opposti e di darci  “un cuore ama e non un cuore che odia” (Regole della Navigazione Notturna degli Ulissidi – Antonio Mercurio) Questo ci suggerisce la Cosmo-Art.

Colpa e responsabilità

Il lavoro deve cominciare da noi stessi, solo perdonando noi stessi saremo capaci di perdonare l’altro, di essere accoglienti e di non attribuirgli più ogni responsabilità per gli accadimenti della nostra vita. ”E’ colpa tua!” , “Ho ragione io!” e  “il silenzio mi uccide” sono le frasi più ricorrenti tra i partner di una coppia. Non sentiamoci subito le vittime, facciamo gli artisti. Possiamo cominciare col cambiare la parola colpa con la parola responsabilità, e già le cose sembreranno diverse. La parola responsabilità implica la scelta e la conseguente decisione che tutti noi possiamo prendere. Se siamo responsabili stiamo scegliendo: e quindi fermiamoci, riflettiamo un momento e non incolpiamo sempre l’altro di ogni accadimento della nostra vita. Ogni giorno noi scegliamo tra il prendere decisioni d’amore o decisioni di odio. Scegliamo l’amore!

La chiave sta nel cambiamento

Quando, dopo aver superato la fase dell’innamoramento, fase in cui viviamo avvolti in una nube dorata che lentamente si dissolve, ci troviamo di fronte alla prima trasformazione da attuare e cominciamo a scegliere. Saremo capaci di passare dall’ innamoramento all’amore? E di decidere che la nostra vita di coppia è un progetto: un progetto che è nato, ma che dobbiamo impegnarci a far crescere ed evolvere, come due adulti responsabili? Sarà inevitabile affrontare dei cambiamenti, ed i cambiamenti avvengono solo attraverso un travaglio, forse attraverso l’attraversamento di un dolore, nuovo, ma che ci richiama un trauma antico. Anche un conflitto costruttivo può servire per capire, crescere, sanare e trasformare.

Andare oltre

Ecco perché è necessario partire dal perdono di stessi e dell’altro. È come se il perdono ci riportasse al blocco di partenza ed il percorso ora fosse scevro da ogni ostacolo, perché l’ostacolo è stato rimosso col perdono. Ora possiamo ripartire, disposti sempre ad accogliere l’altro e a perdonare ancora e ancora, anche a cadere e a rialzarci, per procedere imparando a trascenderci e per costruire una relazione sempre più sana e più forte. Impariamo ad andare oltre, tenendo a bada il rancore che a volte ritorna e ci fa sentire soli e feriti, oltre il dolore per il nostro trauma più antico che ci fa alzare quel muro. Allora sì che possiamo abbatterlo quel muro di silenzio che ci atterrisce, anzi, forse crolla da solo, travolto dall’onda d’amore e di gioia, che creiamo con la decisione di realizzare con forza e con determinazione il nostro progetto di coppia.

Oggi è un nuovo giorno ed io scelgo l’amore e la bellezza (Antonio Mercurio – Patto cosmoartistico per la Creazione della Bellezza Seconda).

RIMANIAMO IN CONTATTO!

Vuoi ricevere la nostra Newsletter mensile? 😎

Non inviamo spam! Leggi la nostra [link]Informativa sulla privacy[/link] per avere maggiori informazioni.
Potrai cancellarti in ogni momento
scuola counseling

10 COMMENTI

  1. Hey, I think your blog might be having browser compatibility issues.

    When I look at your website in Safari, it looks fine but
    when opening in Internet Explorer, it has some overlapping.
    I just wanted to give you a quick heads up! Other then that, amazing blog!

  2. Grazie Concetta Maria! Convengo pienamente con te sul fatto che l’amore e non la smania di potere debba improntare tutte le nostre relazioni! Un grande abbraccio.

  3. Grazie Kay per il tuo articolo diretto e chiaro. Mi ci sono rivisto tanto ed ho visto quanto il silenzi per me molte volte è stato uno strumento per aggredire l’altro, partner in primis. L’orgoglio ferito è un pessimo consulente per chi vive un rapporto di coppia e di sicuro è bene non dargli il posto di comando della nostra vita, come minimo ci prepara un bel conflitto da cui venirne fuori sani e salvi è un gran casino.
    Siamo umani e commettiamo errori ed è bene, come di ci tu, che ci assumiamo le nostre esperienze e le conseguenze che generano in maniera responsabile e senza farci affossare dal senso di colpa che non ci aiuta in nessun modo.
    Io dico che lavorare su se stessi, fare percorsi di crescita, libera il tesoro che abbiamo dentro, un tesoro fatto di capacità di accoglierci e di accogliere, perdonarci e perdonare, riparare e accogliere la riparazione.
    Nelle coppie come in tutte le relazioni siamo in divenire e abbiamo un sacco di belle potenzialità.
    Quindi regola n 1 per me… mettere alla porta l’orgoglio…Bye Bye; preferisco l’amore e la bellezza.
    Ancora grazie per la tanta saggezza del tuo articolo.
    Leonardo

    • Grazie Leonardo, per le tue bellissime parole, che aggiungono moltissimi spunti preziosi al tema che ho trattato! Ti abbraccio.

  4. Anche io scelgo l’amore e la bellezza.
    Mi viene da aggiungere che è l’amore che ci deve guidare non solo nel rapporto di coppia, che è una palestra privilegiata per allenarsi a metterlo in pratica abbandonando la nostra pretesa di esercitare un potere sull’altro, ma anche in maniera decisa nel rapporto con i figli verso i quali vorremmo esercitare lo stesso potere. In entrambi i casi dobbiamo imparare a considerare l’altro non un avversario ma semplicemente un individuo “altro da me” e quindi con una sua specifica identità da rispettare e di cui tener conto

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here


The reCAPTCHA verification period has expired. Please reload the page.