I buoni propositi per iniziare l’anno nuovo.
Numero 1: ama te stesso
Ci siamo: 4, 3, 2, A U G U R I !!! Siamo vicini al nuovo anno: bilanci, aspettative, progetti, ricordi si susseguono in poche ore nelle nostre menti e nei nostri cuori. In questa importante fase di transizione viene spesso suggerito come esercizio di fare un bilancio dell’anno che si sta per chiudere e stilare una lista di propositi per l’anno che verrà. Vista la naturale propensione dell’essere umano a biasimare se stesso e a percepirsi meno capace di quanto egli in realtà sia, io vi propongo oggi un esercizio diverso: perdonatevi stasera profondamente e sinceramente per tutto quello che non avete ottenuto nel 2014 (dicendovi che siete in cammino) e siate consapevoli che qualsiasi progetto o sogno vogliate realizzare nel 2015 c’è una sola condizione di base perché si avveri. Tale condizione è: amare incondizionatamente voi stessi. Stilare lunghe liste di obiettivi che poi vedremo tentennare o essere disattesi entro il primo mese dell’anno nuovo (dieta, ginnastica, cambiare lavoro, curare di più le relazioni, ecc.) non farà altro che renderci ancor più ansiosi e giudicanti nei nostri stessi confronti.
Non è facile rendersene conto ma spesso ci rivolgiamo a noi stessi in modo molto brusco, poco accogliente e ci diciamo cose che non diremmo neanche al nostro peggior nemico. E’ un dialogo interiore molto sotterraneo e poco visibile, una scissione odiosa che ci causa ansia, insicurezza, paure e malesseri di ogni sorta. Decidere di cambiare i toni di questo dialogo interno è la conditio sine qua non per realizzare qualsiasi cosa desideriamo davvero, sia essa nel lavoro, nelle relazioni, nella salute, nel denaro o nella serenità della nostra vita in generale. Spesso ci confondiamo e crediamo che regalarci cose piacevoli, situazioni confortevoli o decidere di fare ciò che ci piace siano espressioni di amore per noi stessi. Questo è solo l’inizio. Dobbiamo ri-apprendere sentimenti dimenticati verso noi stessi: l’accoglienza incondizionata, la compassione, la tenerezza, il desiderio autentico di festeggiarci e l’accettazione amorevole di tutte le nostre parti fragili e bisognose. Allora stasera durante il brindisi di mezzanotte, guardando il cielo che impazza di luci colorate, immaginiamo di essere un bambino di 3 o 4 anni che salta di gioia con gli occhioni spalancati e non si preoccupa del futuro, del lavoro, dei soldi o della crisi e scegliamo di provare tenerezza, amore, gioia e fiducia incondizionata per la vita meravigliosa che attende quel bimbo proprio dietro l’angolo del suo cuore in festa.
Buon Anno a tutti noi!