suggerimenti per artisti della vita

Le feste di Natale possono essere a volte un po’ indigeste…e non ci riferiamo qui soltanto alle lasagne e ai dolciumi natalizi. Spesso sono giornate di ‘full immersion’ familiari da cui si può tornare a casa propria malconci. Non sentitevi strani se il modo in cui vi apostrofa vostra nonna o la vostra cara prozia vi fa ripiombare improvvisamente in un’identità adolescenziale quando rifiutare con garbo un piatto di cibo amorevolmente preparato dalle suddette poteva causare malumori e borbottii generalizzati. La simpaticissima scrittrice americana Elizabeth Gilbert (autrice del best seller MANGIA, PREGA, AMA) ci suggerisce saggiamente di non domandarci più per quale misterioso motivo queste persone della nostra famiglia abbiano il potere di farci ‘saltare il grillo’…perché il GRILLO ce lo hanno messo dentro loro! In realtà la parte davvero saggia del suo divertente suggerimento è quella in cui ci dice di entrare nella profonda consapevolezza che proprio queste persone sono in realtà I NOSTRI MIGLIORI INSEGNANTI. Proprio a causa delle profonde dinamiche inconsce che tengono assieme le spire del sistema familiare qui troveremo il non plus ultra del materiale su cui la vita ci chiede di lavorare…in poche parole se ci esercitiamo qui dentro ad affermare la nostra nuova identità, quella più vera, quella conquistata faticosamente in tutti gli anni trascorsi fuori da tale contesto allora si che lo potremo fare anche tra emeriti estranei! Mi sento tuttavia spinta a darvi alcuni semplici ma efficaci suggerimenti per uscirne davvero indenni e, possibilmente, felici: 1) Siate intanto profondamente consapevoli che qualcuno o qualcosa proverà a trascinarvi improvvisamente indietro nel tempo (con parole, aneddoti, modi e doni non adatti ai vostri interessi di oggi).

Ebbene, come uno spettatore al cinema, godetevi con tenerezza il ricordo di come eravate ma ripetetevi con decisione: “IO OGGI SONO MOLTO DI PIU’!”. 2) Alzate l’antennina dell’ “ALT qui non si passa!”. Ossia, quando sentite che qualcosa vi disturba o vi viene richiesto ma non lo desiderate affatto, allora sfruttate l’occasione d’oro per porre finalmente dei LIMITI SANI. Cioè ingannate i sensi di colpa che vi assaliranno per quel banale “NO GRAZIE!” dicendovi che state lavorando per imparare a proteggere voi stessi e vivere felici nel mondo! 3) Non lasciatevi risucchiare dal gorgo del drago abbandonandovi supinamente per 72 ore continuate a cibi, giochi, battute e quant’altro. Avete diritto, come in ogni maratona che si rispetti, al vostro momento di ristoro. Dopo il pranzo stupite tutti uscendo a fare due passi in solitaria, prendendo dell’aria fresca, oppure declinate l’invito che si protrae dal pranzo del giorno 1, di nuovo alla cena del giorno 1, e poi di nuovo al pranzo del giorno 2, per rimanere a casa ad ascoltare buona musica o vedervi quel film che era proprio da tanto che volevate vedere…insomma prendetevi del “ME TIME”! 4) Sappiate che avete davanti a voi i 3 giorni dell’anno in cui poter lavorare più alacremente che potete sul PERDONO! Perdonare comportamenti, ricordi, modi di fare e di dire che ci hanno colpito e, spesso, continuano ancora a farlo è una mano santa nel nostro percorso di crescita verso l’Amore e la Libertà, verso la vita e verso noi stessi.

Ebbene si…forse pensavate di rilassarvi e fare solo delle grandi abbuffate…in realtà il cammino della nostra crescita e della nostra evoluzione consapevole prevede un lavoro non-stop. Faticoso? Direi che ne vale la pena però! Buon Natale allora!

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