Famiglia e resilienza: quanto la utilizziamo nella quotidianità

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Famiglia e resilienza: quanto siamo resilienti nella quotidianità. Spesso in famiglia viviamo situazioni di difficoltà. La resilienza rappresenta un ottimo strumento per affrontare le situazioni di crisi interne alla famiglia. Vediamo come.

Con il termine resilienza, in ambito familiare, si indica la capacità di un nucleo familiare di superare una fase di difficoltà. Utilizzando risorse interne alla famiglia stessa, uscendone rafforzati e più consapevoli delle proprie potenzialità.

La famiglia oggi

Riflettiamo ora su come consideriamo la famiglia oggi. Molto spesso pensiamo che la normalità di una famiglia coincida con l’assenza di problemi. Forse abbiamo una visione idealizzata di famiglia, in cui immaginiamo un nucleo tradizionale perfetto. Dove tutto va sempre per il verso giusto, senza intoppi o difficoltà. In cui lo sviluppo sano dei figli avviene in modo naturale. Mi sembra che siamo ben lontani dal percepire la complessità delle relazioni famigliari che viviamo nel mondo attuale.

Questo modo di pensare stereotipato e idealizzato aumenta il nostro senso di inadeguatezza e fallimento nell’ambito familiare. Di fatto, oggi la famiglia si trova ad attraversare momenti di transizione e cambiamento. Una vera rivoluzione delle relazioni e dei ruoli. Questo comporta la necessità di considerare il buon funzionamento proprio attraverso la capacità di risolvere e affrontare i problemi, i periodi di crisi, e i cambiamenti naturali.

Resilienza familiare

Per comprendere meglio come utilizzare la resilienza in famiglia si è definito anche un termine nuovo.‍ L’espressione resilienza familiare. E’ un nuovo termine utilizzato per restituire la giusta centralità e attenzione al contesto familiare, e al suo importante ruolo formativo.

La famiglia ha un grande potenziale di crescita proprio grazie alle crisi che si trova ad affrontare. Vivere le difficoltà diventa un’ottima occasione per mettersi in gioco. Per lavorare insieme a tutti i componenti della famiglia alla ricerca di un nuovo equilibrio.

‍La resilienza familiare, quando utilizzata, valorizza la diversità e le peculiarità del sistema famiglia. In quanto integra le unicità dei singoli e spinge la famiglia a cooperare insieme per affrontare le difficoltà come gruppo e non come agire di un singolo. L’agire del singolo,  in un ambito così peculiare di gruppo, non porterebbe probabilmente ad alcun cambiamento o superamento significativo.

Una famosa psicologa statunitense Froma Walsh, tra i maggiori esperti di resilienza familiare, ha identificato i processi fondamentali che la famiglia può attivare per sviluppare e potenziare la sua capacità di resilienza.

Sistema famiglia: credenze familiari

Il primo di questi processi è quello sulle credenze familiari. Che equivale a domandarsi: cosa pensiamo in famiglia quando ci scontriamo con le avversità? Sono pensieri che rappresentano un sistema di credenze tramandate all’interno del nucleo familiare. Che mettono in gioco le capacità di saper affrontare le fasi di difficoltà.

La lettura che la famiglia compie rispetto agli eventi, è intimamente connessa alle azioni che decide di mettere in campo. Cosa fa la famiglia in questo caso? Cerca un colpevole all’esterno o al suo interno oppure si ostina pervicacemente a trovare una soluzione.

Avere una lettura complessa degli eventi implica il riconoscere che alcuni eventi non possono essere controllabili. Accettare che possiamo avere un potere limitato sulle cose è un primo passo per costruire un atteggiamento famigliare resiliente. Ciò non significa deresponsabilizzarsi, bensì accogliere il fatto che non tutto, nella famiglia e nella vita, potrà andare come noi vorremmo. Se ci pensiamo bene, ostinarci a volerlo non ci conviene affatto, perché perderemo il nostro tempo, e le nostre migliori energie, non ottenendo nulla.

Il potere della famiglia

La famiglia ha comunque il potere di costruire al suo interno un atteggiamento costruttivo fondamentale. Ha la possibilità di fare molto insieme per costruire un atteggiamento proattivo che aiuta a sviluppare il processo resiliente al suo interno. Ma questo non si realizza in poco tempo.

Possiamo aiutarci sviluppando un gioco di squadra, in cui l’incoraggiamento e il sostegno  tra i singoli membri diventa reciproco. Ciò comporta un unione di intenti che non avviene in modo naturale ma é una coesione tutta da costruire.

Un altro passo può essere questo: non pensare più da singoli, ma per il bene comune, perché si comprende che ciascuno è parte integrante del gruppo-famiglia. Il primo esempio per costruire un sistema famiglia unito e resiliente parte dagli adulti presenti al suo interno. Dal loro atteggiamento univoco, che vada verso una direzione condivisa.

Famiglia e resilienza: strutture organizzative

Il secondo processo che la famiglia può attivare per sviluppare e potenziare la sua capacità di essere resiliente è nel come dare risposte ai cambiamenti. Come reagiamo all’interno della nostra famiglia ai mutamenti?

La capacità di affrontare i cambiamenti è una condizione di adattamento che risponde proprio alla competenza a saper essere flessibili e accoglienti alle trasformazioni che la vita inesorabilmente ci pone davanti. Cambiamenti come la crescita dei figli, i genitori che invecchiano, una malattia, una perdita, sono solo alcuni dei cambiamenti che la famiglia si trova ad affrontare.

Se paragoniamo la famiglia ad un materiale, come nel caso del termine resilienza dato dalla fisica, in cui un materiale non rimane immutato nel tempo. Non possiamo credere che anche la famiglia possa mantenere la sua forma, nonostante le sollecitazioni esterne o interne. Dobbiamo associarla invece più ad un materiale plastico capace di modellarsi per diventare funzionale alle nuove sfide, senza però perdere le sue caratteristiche fondamentali.

‍Mantenere stabilità, anche in un momento di forte cambiamento familiare significa accogliere il fatto di potersi trasformare, garantendo sempre la chiarezza di ruoli e regole. I singoli membri della famiglia hanno bisogno di sapere cosa ci si aspetta da loro e cosa possono aspettarsi dagli altri. La prevedibilità delle routine familiari restituisce un senso di continuità e stabilità nel tempo. Infondendo la sicurezza necessaria alle sue componenti più giovani.

Un efficace comunicazione ci aiuta

La terza componente del processo per far crescere in famiglia la capacità di essere resiliente si trova nella comunicazione. Una comunicazione chiara e aperta delle emozioni e delle strategie condivise è fondamentale per promuovere la resilienza familiare.

Chiediamoci allora se sappiamo riconoscere le nostre emozioni e quelle degli altri componenti della nostra famiglia.

‍In condizione di stress, è facile che diamo per scontati alcuni comportamenti che tendiamo ad interpretare senza chiarirli verbalmente con la persona interessata. Ricorriamo ad interpretazioni o a deduzioni. Questo per cercare di colmare i vuoti informativi con risposte e aspettative. Il più delle volte sulle nostre speranze o sulle nostre paure.

È necessario, invece, attribuire un senso e un significato condiviso a ciò che sta avvenendo in famiglia. La risposta migliore da prediligere sempre: è la comunicazione. Solo se condividiamo un’esperienza, questa diventa più comprensibile e gestibile.

La comunicazione efficace in famiglia non può trascurare l’espressione delle emozioni sia negative, che positive. Per comprendere ma soprattutto per conoscersi reciprocamente ed entrare nel mondo dell’altro. Senza fraintendimenti e incomprensioni. Ancora una volta, la percezione che l’altro sia diverso da me, una persona con la sua unicità, è un’occasione importante per crescere insieme.

Famiglia e resilienza: un processo in crescita

Il processo di resilienza quando attivato innesca un’evoluzione, direi ancora meglio, una vera rivoluzione di prospettiva. Si tratta della capacità di condivisione per imparare a leggere gli eventi. Per imparare a decodificarli come messaggi del quotidiano. Messaggi che hanno bisogno di essere percepiti con un atteggiamento resiliente. Ovvero non come tegole cadute sulla testa della propria famiglia, bensì come occasioni di crescita.

Questa capacità di lettura aiuta tutti, in famiglia, a vivere meglio. Permettendo alle persone che fanno parte delle famiglia di diventare protagonisti attivi della loro vita anche all’interno del nucleo famigliare.

E’ un vero metodo per integrare l’esperienza di cambiamento con la propria identità. Agevolando e sviluppando una visione e una conoscenza di sé più complessa, per affrontare diversamente le sfide della vita.

Farlo insieme ai componenti della nostra famiglia farà la differenza, sul vivere le esperienze con questa nuova prospettiva. Un modo di affrontare le difficoltà che è fondatore di un esempio indelebile nelle generazioni future. Quando le componenti più giovani della famiglia, diventate persone adulte, potranno formare un nucleo familiare proprio.

Famiglia e resilienza: Amore circolare

Infine un altro aspetto importante, per costruire un atteggiamento resiliente all’interno della nostra famiglia, è quello di mettere in campo anche un tipo di amore speciale; chiamato Amore donativo e circolare. Come ci spiega la Cosmo-Art.

Antonio Mercurio definisce l’Amore Circolare quel tipo di amore capace di includere nel suo movimento dinamico ognuno dei componenti della famiglia. Senza che ci sia mai un terzo escluso in maniera ostile e definitiva, senza che ci sia mai un’alleanza tra due che tenti di eliminare qualunque altro.

Grazie a questo tipo di amore circolare i componenti della famiglia hanno l’opportunità di vivere ed imparare a costruire una società capace di donare e ricevere un tipo di amore autentico. Affrontando il cammino della vita uniti da un amore che valorizza ciascuna componente al suo interno. Sia nelle situazioni di difficoltà che nei grandi cambiamenti che la famiglia si trova ad affrontare. Per poter fare proprio quel modo di essere famiglia considerando le difficoltà come continue occasioni di crescita.

Per concludere in famiglia per far nascere e crescere la capacità di essere resiliente nella quotidianità, abbiamo bisogno di sentirci come parte di una squadra, in cui ciascuno si sente accolto e sostenuto nel suo essere unico.

Il pensiero efficace e costruttivo che ci accompagna quotidianamente è quello di pensare che se non sta bene una componente della famiglia, non può star bene nessuno. Pertanto ogni difficoltà o cambiamento deve essere affrontata insieme, come in un gioco di squadra dove il gruppo-famiglia unito e coeso vince sempre le sfide della vita.

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2 COMMENTI

  1. Complimenti Federica quest’articolo è davvero interessante e può essere di ispirazione per tanti!

    Maria Rosaria

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