Lo Zen è semplicemente sedersi, lo Zen è semplicemente zazen (meditazione seduta). Non è nè un ragionamento, nè un’idea, nè una teoria, non è una conoscenza da raggiungere con la mente, ma una pratica: zazen, semplicemente sedersi. La rivoluzione autentica è orientata all’interno del nostro spirito, è generata dalla pratica di zazen, è una profonda saggezza di cui non possiamo percepire l’essenza col solo pensiero logico. Durante zazen la respirazione gioca un ruolo fondamentale. L’inspirazione corta e l’espirazione lenta e potente sono segno e causa di forza e vitalità. Se la respirazione è buona, tutte le cose nella vita diventano facili. Corpo e spirito sono legati: una respirazione profonda, lenta, calma, potente spazza via le complicazioni del mentale. Lo spirito diviene chiaro come un cielo senza nuvole. Tra due zazen si pratica Kin hin, è una marcia al ritmo della respirazione. Come durante zazen la concentrazione su ogni punto della postura è essenziale. La pratica ripetuta di Kin hin, come quella di zazen, influenza il comportamento quotidiano e permette di acquisire un equilibrio e un atteggiamento giusto nelle attività della vita. Si conclude con Sampai, prostrarsi tre volte. Mettendo il propio corpo a terra si abbandona l’ego. L’uomo ha la tendenza a voler conquistare e dominare, ma ogni tanto bisogna tornare alla terra. Questo gesto religioso universale riflette l’umiltà: faccia alla terra e a tutto il cosmo. Dopo zazen discepoli e maestri si prostrano insieme, si armonizzano, divengono un solo spirito.
Copia di La gratitudine come via di accesso ai doni della vita
La gratitudine come via di accesso ai doni della vita Cosmo-Art e dolore Un dono è già rappresentato dal fatto che siamo capaci di contattare la gratitudine nella nostra vita. Ma come può la gratitudine essere addirittura una via preferenziale per accedere ai doni della vita? Nella nostra vita moderna,