cibo

La Cosmo-Art e senso della Vita

Il cibo dell’anima

Fuori dalla menzogna illusoria, che il senso della vita sia tutto spostato all’esterno di noi – nel raggiungimento di obiettivi sempre più alti, socialmente riconosciuti e spesso vuoti – c’è una prospettiva altra. Oltre alla menzogna che solo le vittorie e i successi siano valorizzabili e veicolatori di valore, c’è uno scenario alternativo. Ovvero, che tutte le esperienze che viviamo, siano funzionali al nutrimento e alla crescita della nostra anima. Educare il nostro sguardo a cogliere e valorizzare i bagliori interni, più degli scintillii esterni, significa farci dono di una nuova visione. Restare a debita distanza di sicurezza da noi stessi è spesso una difesa dal dolore, che il contatto con il vuoto provoca. Ascoltandoci profondamente, corriamo infatti il rischio di incontrare sterminati deserti emotivi. L’idea di attraversarli può comprensibilmente spaventare, e lo spavento interrompe rapidamente il contatto con noi stessi. Ma così facendo, quali bisogni lasciamo inascoltati? Quale fame lasciamo insoddisfatta?

Il cibo dell’anima: ascoltiamo la nostra fame

La frustrazione, che cresce e si esprime nei vari ambiti della nostra vita – magari in relazione al mancato raggiungimento degli obiettivi di cui sopra – può non essere così direttamente o esclusivamente collegata ad elementi pratici. Quella frustrazione può rappresentare la spia di un’assenza di nutrimento emotivo.

Di cosa ha fame la nostra anima? L’assenza di quale cibo esistenziale provoca una voragine nel nostro cuore?

La nostra è fame di libertà, di verità, di amore, di amicizia, di scambi autentici…è fame di bellezza!

Se ci siamo sentiti traditi, abbandonati, rifiutati, possiamo aver risposto a queste ferite,  agendo a nostra volta l’abbandono, il tradimento e il rifiuto in maniera indiscriminata. Per non rischiare più di soffrire, possiamo aver deciso di rifugiarci nel cinismo, chiudendo le porte all’amore, alla condivisione e all’amicizia. Quanta bellezza ci siamo negati? Nel progetto di vendicarci, nel bisogno di proteggerci e di essere risarciti, quanto abbiamo affamato la nostra anima, privandola del nutrimento emotivo necessario alla sua vitalità?

Il cibo dell’anima: alimentiamo la nostra fame

Quel nutrimento diventa per noi accessibile, a patto di essere disposti a silenziare il brusìo ininterrotto della mente, non sempre saggia consigliera. Alla fedele adesione ai suggerimenti della mente, affamata di giustizia, possiamo sostituire l’ascolto dei nostri bisogni reali.

Rinunciando alla spinta istintiva ad affermare la nostra ragione, stiamo decidendo di emanciparci dalla schiavitù del vittimismo e dell’orgoglio, e conquistiamo la nostra libertà.

Trasformando il bisogno di possedere e manipolare l’altro, conquistiamo la capacità di amare.

Scegliendo di trascendere il nostro narcisismo e la spinta a prevaricare chi ci è vicino, realizziamo l’amicizia e lo scambio amorevole.

Il cibo dell’anima: la fame di amore

Se nella nostra alimentazione spirituale decidiamo di aumentare le dosi di perdono, di cura, di accoglienza per noi stessi e per gli altri, certamente la fame di amore, che fa gridare il nostro cuore, diminuirà.

Se alla guerra, che siamo soliti condurre dentro e fuori di noi, sostituiamo l’armonia con noi stessi e con gli altri, la bellezza presente nella nostra vita crescerà in maniera esponenziale.

Il cibo dell’anima: il bisogno di bellezza

Quale è la nostra Itaca?

Ulisse affronta il mare e si confronta con spaventosi mostri dentro e fuori di lui,  perché ha una meta da raggiungere. Deve tornare a casa, dove sua moglie e suo figlio lo attendono da venti anni.

E noi, per cosa siamo disposti a combattere contro noi stessi, contro quelle parti, che ci tengono ancorati alla colpa di non realizzare pienamente la nostra vita?

Itaca non è forse per tutti noi – alle prese con le difficoltà e le prove che la Vita ci propone – divenire capaci di creare una bellezza, che illumini e arricchisca le nostre esistenze, e che tragga origine dal nostro dolore, dalla nostra impotenza, dalla nostra vulnerabilità?

La nostra Itaca è la bellezza, che nasce dalla trasformazione di noi stessi!

Se impariamo a far morire le parti infantili che ci impediscono di stare bene, se impariamo a sciogliere le simbiosi che non ci fanno crescere, se impariamo ad affrontare i mostri interiori, che divorano la nostra stessa vitalità, creiamo dentro di noi una bellezza, che ci sostiene e ci nutre. La bellezza, che nasce dalla liberazione profonda di noi stessi.

Se impariamo a fondere  tra loro il nostro dolore, la nostra saggezza e la nostra creatività, creiamo la bellezza esistenziale, che è il cibo più sano e nutriente, che possiamo scegliere per la nostra anima.

La nostra Itaca è una potenzialità, insita in ciascuno di noi. E’ un’Isola di scelte e competenze, da costruire ed esplorare. Solcheremo le sue sponde, se decideremo di intraprendere il Viaggio. Possiamo scegliere di non compierlo soli. Possiamo, come Ulisse, attraversare il mare, e affrontare le sue insidie insieme a dei compagni di viaggio, che condividono con noi la Meta. L’importante è decidere di partire. Con le scorte di cibo idonee.

 

Condivi questo post:

Articoli correlati

Gratitudine una via di accesso ai doni della vita
corsiprova

Copia di La gratitudine come via di accesso ai doni della vita

La gratitudine come via di accesso ai doni della vita Cosmo-Art e dolore Un dono è già rappresentato dal fatto che siamo capaci di contattare la gratitudine nella nostra vita. Ma come può la gratitudine essere addirittura una via preferenziale per accedere ai doni della vita? Nella nostra vita moderna,

Leggi Tutto »
Gratitudine una via di accesso ai doni della vita
LifeStyle

La gratitudine come via di accesso ai doni della vita

La gratitudine come via di accesso ai doni della vita Cosmo-Art e dolore Un dono è già rappresentato dal fatto che siamo capaci di contattare la gratitudine nella nostra vita. Ma come può la gratitudine essere addirittura una via preferenziale per accedere ai doni della vita? Nella nostra vita moderna,

Leggi Tutto »
LifeStyle

Scelgo l’Arte nella mia vita

Scelgo l’arte nella mia Vita Cosmo-art e senso della Vita Scelgo l’arte per vivere meglio. Scegliere è un atto consapevole che riguarda ogni essere umano. Ma prima di scegliere domandiamoci cosa vogliamo, cosa desideriamo veramente. Cosa scegliamo per noi, per stare bene. Pensiamoci un attimo, lo sappiamo? Quante volte affermiamo

Leggi Tutto »
capacità di ascoltare il nostro corpo
Love&Sex

Siamo capaci di ascoltare il nostro corpo?

Siamo capaci di ascoltare il nostro corpo? Cosmo-art e dolore La capacità di ascoltare il nostro corpo fa parte della dimensione della persona che ha imparato a percepire tutte le sue parti: mente, corpo e anima. Ma come si fa? Oggi è molto diffusa l’attenzione che viene data al corpo.

Leggi Tutto »
Riconosco la gelosia con umiltà
Love&Sex

Riconosco la mia gelosia, voglio essere umile

Riconosco la mia gelosia, voglio essere umile Cosmo-Art e il counseling Riconoscere la gelosia come sentimento che ci appartiene non è facile. Ognuno di noi probabilmente pensa di non esserlo. Soprattutto perché non si vede e perché non è una componente di cui andare fieri. La tendenza a manifestare più

Leggi Tutto »
Chiedere scusa ai propri figli - si può!
Vivere meglio

Chiedere scusa ai propri figli…si può!

Chiedere scusa ai propri figli…si può! La Cosmo-art e i figli Chiedere scusa ai propri figli? Assolutamente no! E poi la nostra autorevolezza di genitori dove andrà a finire? Questa è un’impostazione di stampo ‘classico’ che si perde nella notte dei tempi e che denuncia la sottile convinzione che soltanto

Leggi Tutto »
Nessun post da mostrare
Torna in alto