Persone ed animali possiedono realmente un sesto senso?

Il famoso biologo e scienziato Rupert Sheldrake riporta che: “La maggior parte dei possessori di animali giurano sul fatto che il loro cane, il loro gatto o altro animale domestico, manifesti un comportamento non spiegabile secondo i canoni tradizionali.” Come mai gli animali domestici e in particolar modo i cani, percepiscono quando il loro padrone ritorna a casa? Gli animali mostrano spesso un incredibile sentire per eventi che non sono ancora accaduti e possiedono un senso dell’orientamento che sconfina nell’incredibile. In particolar modo i cani ed i gatti percepiscono spesso l’arrivo del loro padrone ancor prima della sua presenza fisica. Altri animali riescono a trovare la via di casa percorrendo distanze impensabili, o sono in grado di percepire anticipatamente l’imminenza di una catastrofe. Questo tipo di comportamenti rivela che gli animali dispongono di capacità telepatiche. Sia il rapporto con gli uomini che le loro comunicazioni appaiono dirette ed organizzate da un campo morfico sociale comune.

Nel libro: “Il settimo senso degli animali”, Sheldrake precisa che gli animali avvertono il ritorno a casa dei loro padroncini attraverso i campi morfici. Fra l’altro è sufficiente che essi pensino di rincasare perchè questo venga percepito. Nello stesso istante, infatti, l’animale intercetta quest’informazione e si avvia verso la porta d’ingresso per attendere l’arrivo del suo proprietario. La dott.ssa Laufer, parlando del suo gatto dichiara che: „Quando Tiki si precipita verso la finestra e balza sul davanzale sono sicura che nell’arco di un paio di minuti arriverà mio marito.“ Il gatto Sugar ritrova la strada di casa da una distanza di più di 1500 Km… Quella di Sugar è una storia veramente impressionante… Senza alcun aiuto esso ha ritrovato la via di casa partendo dalla California per arrivare fino in Oklahoma.

Che gli animali possiedano la capacità di collegarsi ai campi morfici è ampiamente dimostrato dall’esempio del gatto persiano Sugar. Durante il trasloco dallo stato della California a quello dell’Oklahoma, i suoi proprietari non lo portarono al seguito perché alla partenza il gatto era introvabile. Sugar si perse dunque la partenza. Nei giorni che seguirono il gatto si trattenne presso i vicini, ma dopo qualche tempo sparì e ricomparve un anno dopo in Oklahoma, davanti alla nuova abitazione dei suoi proprietari.

Questi si meravigliarono non poco quando videro il loro gatto che a distanza di un anno dal trasloco si ripresentava smagrito ed affamato davanti alla loro porta di casa. Sugar aveva attraversato più di 1500 Km di territorio a lui sconosciuto ritrovando la strada che portava alla sua famiglia. Anche quest’incredibile fatto non può essere attribuibile alle consuete capacità sensoriali.

Ciononostante, in natura queste capacità sono del tutto normali. I giovani Cuculi ad esempio, non appena sono in grado di volare ritrovano i loro genitori nonostante non li abbiano mai visti ne conosciuti prima. Questo fatto fu accertato grazie all’applicazione di un anello di marcatura fissato alle zampe sia dei piccoli che dei loro genitori. Un altro fenomeno è costituito dalla costruzione dei termitai, che normalmente comportano tempi di ultimazione che si estendono per diverse generazioni. Come fanno le Termiti a sapere quale dovrà essere l’aspetto finale della loro costruzione? Conservano forse un progetto architettonico interiore? Gli animali percepirono in anticipo l’arrivo dello Tsunami.

Nel maremoto che ebbe luogo il 26 Dicembre nel Sud-Est asiatico, moltissime persone persero tragicamente la loro vita. Durante le operazioni di recupero delle salme, tuttavia, furono trovati pochissimi animali morti. Gli animali possiedono dunque veramente un sesto senso? E se sì, in che modo funziona nell’uomo?

Durante il maremoto del sud-est asiatico morirono decine di migliaia di persone. La cosa sorprendente fu che durante le operazioni di salvataggio e recupero dei corpi dei civili, furono trovati solo pochissimi animali morti.
In seguito al suddetto sisma, dall’India venne dichiarato che gli elefanti iniziarono a barrire sonoramente ancora molte ore prima della catastrofe. Poco prima dell’arrivo dell’ondata essi strappavano le loro catene precipitandosi verso l’interno del territorio e salvandosi in questo modo dall’imminente calamità. Dichiarazioni simili arrivarono anche dallo Sri Lanka, dove quella fatidica mattina i primi visitatori del Yala National Park si meravigliarono del fatto che in tutta l’area della riserva non vi fosse nemmeno l’ombra di un animale.

Sembrava che l’intero parco fosse deserto e privo di vita. Anche quella zona fu violentemente colpita dall’ondata dello Tsunami, ma ad oggi la protezione animali del luogo non vi ha trovato un solo animale morto. Il vicedirettore del dipartimento per la tutela dell’ambiente H.D. Ratnayake rilasciò una dichiarazione in cui disse: “Non esiste un solo elefante morto. Nemmeno un coniglio. Credo veramente che gli animali possano percepire le catastrofi in anticipo.” Sull’arcipelago delle Andamane e Nicobare vivono popolazioni indigene che sopravvissero al disastro secondo un numero sorprendentemente alto di persone. Esse imitarono il comportamento degli animali ritirandosi assieme a loro nell’entroterra, senza peraltro sapere ciò che stava per accadere. Si sono semplicemente fidati dell’istinto degli animali.

Non è solamente dall’ultimo maremoto in Asia che la scienza sta valutando l’impiego di animali come segnalatori di pericolo, onde prevedere in anticipo disastri naturali come le eruzioni vulcaniche, i terremoti o i maremoti. Negli anni 70, in Cina, partì un progetto per un sistema di segnalazione basato sulla reazione sensibile degli animali.

“Nel 2004 volevo trascorrere le mie vacanze di Natale in Thailandia e stavo per prenotare il viaggio in agenzia. Una specie di sensazione interiore tuttavia, mi diceva che non avrei dovuto andarci. Quella volta non ne conoscevo le ragioni, ma oggi mi è chiaro perché una parte di me voleva rifiutarsi.” Erika F. di Brittnau (Aargau, Svizzera),

Conservazione della specie
Ogni essere vivente possiede un cosiddetto programma di segnale d’alarme. Questo programma serve alla sopravvivenza e preservazione della specie. Prima di grandi periodi di siccità, ad esempio, si può osservare che tra diverse specie animali la natalità aumenta drasticamente. E’ come se gli animali potessero presagire in anticipo questi eventi, in modo da poter mettere in atto le contromisure necessarie per diminuire le probabilità di estinzione della specie. Anche nel mondo vegetale si possono osservare comportamenti analoghi. Un pino, ad esempio, che è prossimo alla morte, produce negli ultimi istanti un numero di pigne altamente superiore alla media. Ed il motivo è sempre lo stesso: garantire la sopravvivenza della specie.

Questo programma di segnale d’alarme è ravvisabile anche nell’uomo. E’ sempre sconcertante constatare che nel caso ad esempio di incidenti autoferrotranviari o aerei, si rilevi di norma un numero di prenotazioni inferiore alla media. Statistiche assicurative dimostrano che di solito nei veicoli incidentati, sono presenti meno persone rispetto alla media di afflusso corrispondente a quella stessa tratta. Ciò conferma che determinate persone sono in grado inconsciamente, a volte addirittura in maniera consapevole, di presagire particolari eventi. Lo spirito dell’uomo viene inviato, per così dire, in avanscoperta per recuperare informazioni dal futuro e portare all’attenzione della mente l’eventuale presenza di pericoli. Ciò consente di organizzare reazioni e mosse adeguate con sufficiente anticipo. La maggioranza delle persone che fanno parte di questa società iperattiva tuttavia, hanno progressivamente perduto l’uso di questa facoltà naturale, essendo essa sempre meno indispensabile ai fini della sopravvivenza. Esistono però ancora popolazioni indigene e persone sensitive che si servono di questo programma di segnale d’allarme in modo del tutto spontaneo e naturale.

Gli individui capaci di percezioni sottili e che possiedono una certa “apertura”, avvertono consapevolmente e a priori un certo tipo di eventi. Questo tipo di sensitiva tuttavia, può essere recuperata e riallenata da chiunque. La particolare forma di training proposta da CreativPower®, insegna ad utilizzare e sincronizzare contemporaneamente i due emisferi cerebrali, creando le condizioni ideali per un autentico e reale apprendimento. Il metodo si basa sulla conoscenza e lo sfruttamento dei campi morfogenetici di R. Sheldrake, nonché sulle più recenti osservazioni della fisica quantistica e permette a chiunque, tramite una tecnica – inizialmente guidata – di accedere coscientemente ad una dimensione oltre quella spazio-temporale, ricevendo da questa informazioni di ordine superiore come per esempio anche sul futuro. Nel libro di Rupert Sheldrake: “Il settimo senso dell’uomo” vengono illustrati molti casi di persone che avvertirono in anticipo l’attentato alle torri gemelle di New York. Diversi altri esempi documentano dell’esistenza di persone che ricavano spontaneamente informazioni dal futuro.

Nello stesso libro l’autore descrive anche i fenomeni precognitivi e di telepatia: “La telepatia, le precognizioni, la sensazione di essere osservati, non sono capacità paranormali esclusive di una sola persona.” Sheldrake pensa siano caratteristiche del tutto normali e intrinseche alla nostra natura biologica, che risultano accomunate a molte altre specie animali. “E pur avendo perso buona parte della nostra primitiva sensibilità, sperimentazioni peraltro sempre ripetibili ne ravvisano ancora facilmente la presenza.” Se esiste anche una sola persona che ha sviluppato determinate capacità sensitive, ciò costituisce una prova del fatto che questi fenomeni esistono. Qualsiasi individuo è in grado di contattare i campi morfici e non essendo questi campi vincolati da fattori spazio-temporali, possono essere ricevute informazioni sia dal passato che dal futuro.

Testimonianze dirette di persone che hanno attivato il programma di segnale d’alarme della specie:
“Grazie al mio segnalatore di pericoli ho potuto evitare un incidente stradale” Jakob Bott (Supervisore, Brühl): Ho installato ed attivato il segnalatore di pericoli. Una sera d’inverno mi trovai a viaggiare su una strada che porta a Monaco, quando improvvisamente il mio segnalatore si fece avvertire. Guardai immediatamente l’indicatore della temperatura esterna, pensando alla patina di ghiaccio che spesso si forma sul manto stradale, ma la temperatura indicava chiaramente sopra lo zero.Ciononostante tolsi il piede dall’acceleratore passando dagli 80 ai 50 all’ora. Continuai la corsa nell’attesa che accadesse qualcosa ed infatti, dopo 500 mt. circa sbucarono improvvisamente due caprioli che attraversarono rapidamente la strada proprio davanti alla mia vettura! Se avessi mantenuto la velocità iniziale li avrei sicuramente investiti!

“Il mio segnalatore di pericoli mi preservò da uno scontro” Peter Raab (Attore, Monaco): Ho imparato a conoscere il segnalatore di pericoli che mi avrebbe avvertito delle potenziali minacce alla mia vita. Qualche tempo dopo, a casa mia, feci una session e vidi questo segnalatore. Ricevetti l’informazione che mi sovrastava un pericolo a bordo della mia automobile. Poi vidi un camion provenire dalla mia sinistra, il quale avanzava a così gran velocità da non riuscire a frenare in tempo senza distruggere la mia macchina.

Il tutto si svolgeva in un luogo che avrei dovuto per forza di cose attraversare per lasciare l’abitato. Poiché di lì a poco sarei veramente dovuto partire per recarmi ad un appuntamento, decisi di percorrere il punto in questione con estrema lentezza. D’improvviso incrociò dalla mia sinistra un camion bianco a velocità molto sostenuta, sicuramente non rispettando il semaforo rosso! Io rimasi nella mia macchina quasi paralizzato! Con quante probabilità può accadere di incrociare un camion bianco in una situazione come quella? Sicuramente non molte e poi, quanti camion bianchi esistono in circolazione? Ogni dettaglio della mia session aveva perfettamente coinciso.Ciò è stata per me l’assoluta riprova che il segnalatore di pericoli funziona e che è da prendere assolutamente sul serio!

Attraverso un training mirato chiunque può attingere informazioni di carattere privato o professionale per integrarle nella sua vita. Così facendo è possibile pilotare il successo delle proprie iniziative in modo mirato.

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