Biocentrismo e biodanza : dalla natura all’uomo
L’ORDINE ED IL DISORDINE : UN VIAGGIO ALLE RADICI DELLA VITA
1. DAL REGNO DELL’ORDINE AI TERRITORI DEL DISORDINE
Nel regno dell’ordine l’universo è visto come il più preciso degli orologi, la legge universale che ne regola i movimenti, scoperta da Newton , è la legge di gravità attraverso la quale l’universo è governato da un principio di ordine che esclude la dispersione , l’usura e la degradazione. Alla superfice delle cose si può percepire del disordine ma nel profondo (Hegel) regnano i tre ordini : ORDINE FISICO regolato dalle LEGGI DELLA NATURA
ORDINE BIOLOGICO regolato dalle LEGGI DELLA SPECIE
ORDINE SOCIALE regolato dalle LEGGI DELLA SOCIETA’
Questo abito mentale governerà il sentire dell’uomo sino alla scoperta del secondo principio della termodinamica, in cui Carnot e Clausius (1850 ) introducono l’idea di degradazione dell’energia nei sistemi fisici chiusi (entropia), definendo che quando l’energia (meccanica, elettrica, chimica ) prende forma di calore non può riconvertirsi completamente e perde quindi una parte della sua capacità di trasformarsi in lavoro.
L’entropia è quindi una nozione che comporta degradazione dell’energia, dell’ordine e della organizzazione, il problema è limitato ai sistemi chiusi? no , perchè anche i sistemi aperti lavorano (trasformano l’energia in calore) ed ogni lavoro pone il problema della crescita dell’entropia. La scoperta del disordine nel campo fisico è stata confermata da Planck in campo microfisico, con la nozione discontinua di quanto d’energia , in cui veniva scoperto che è il principio di disordine che sta alla base dell’atomo, degli elettroni e dei quanti, un disordine che non ha caratteristiche degenerative ma caratteristiche costitutive , un disordine grazie al quale ,e vedremo di seguito con quali modalità, si costruiscono i mattoncini elementari della materia. Il 1923 è l’anno della scoperta da parte dell’astrofisico Hubble del terzo livello di disordine :quello genesiaco.Infatti si scoprirono in quegli anni nuove galassie, pulsar, buchi neri, in una parola si scopre che l’universo si sta espandendo e che questa espansione è una dispersione che ha origine da una esplosione. Le galassie si stanno allontanando le une dalle altre in una deriva universale.
L’espansione dell’universo è figlia di una catastrofe primigenia che tende ad una espansione infinita, quindi anche a livello cosmogenetico è il principio di disordine a governare . Secondo la teoria del Big Bang l’universo era all’inizio un punto di densità infinita dalla cui esplosione si è formata una nube di protoni , elettroni , neutroni , neutrini , gli scontri (incontri ) casuali tra questi elementi ha generato i primi atomi di idrogeno, elio , deuterio , inizia così la vita dell’universo. La cosmogenesi (nascita dell’universo) origina dunque dalla catastrofe termica che accompagna il Big Bang, così intesa la catastrofe ci fa capire come l’organizzazione e l’ordine dell’universo si edificano nello squilibrio e nella instabilità, l’idea di catastrofe , pur contenendo in se l’idea di evento esplosivo, si identifica con l’insieme del processo di trasformazione dell’universo che continua ancora oggi. La cosmogenesi inizia dunque sotto forma di microgenesi , infatti l’addensarsi ed il raffreddarsi alla periferia della nube cosmica di questi atomi scatena la gravità (che diventa effetto e non principio universale ) .
La nube si divide in protogalassie le quali per effetto degli stessi processi si dividono a loro volta , nascono le protostelle che per effetto di reazioni termonucleari si accendono . Le stelle a loro volta originano i pianeti e li tengono sotto il loro governo gravitazionale. Su un pianeta periferico di una sole periferico di una galassia periferica, dall’incontro e dal mescolarsi casuale e statisticamente improbabile, degli atomi di azoto – ossigeno – idrogeno – anidride carbonica ha origine la vita forgiata dal braciere stellare. Il processo cosmogenetico può quindi essere compreso solo partendo dall’idea di disordine, l’universo nasce dal calore estremo (10 alla11^ °K)ed il calore porta con se : agitazione, turbolenza,dispersione , caso,diffusione, retroazione positiva,esplosione . La formazione dei liquidi dipende invece dai processi di raffreddamento periferici avvenuti milioni di anni fa sul nostro pianeta. La vita (Biogenesi) nasce quindi da una dialettica termica capricciosa in cui caldo e freddo si alternano per dar origine attraverso catastrofi successive al grande progetto dell’universo : la vita.
Dal disordine quindi si originano ordine ed organizzazione come di seguito dettaglieremo.
2. LA DANZA DELLE INTERAZIONI (INCONTRI)
Le interazioni sono azioni reciproche che modificano il comportamento o la natura degli elementi, dei corpi e degli oggetti , presuppongono che esistano : (1)gli elementi che si devono incontrare, (2)le condizioni di incontro (agitazione-turbolenza), (3)i vincoli (legati alla natura degli elementi). Perchè vi sia organizzazione occorre che vi siano interazioni – incontri , perchè vi siano incontri occorre che vi sia disordine (turbolenza – agitazione) , così si è generato e continua ad evolversi l’universo. Il numero e la ricchezza delle interazioni accrescono mano a mano che si passa da particelle elementari ai grandi sistemi fisici e sociali, dando origine a fenomeni di grande complessità, le interazioni tendono a divenire leggi di natura ( quando sono ripetitive in determinate condizioni ) ma hanno genesi nel disordine . Ciò significa che i termini ordine-disordine-organizzazione sono connessi tra di loro attraverso le interazioni- incontri in un anello solidale , in cui nessun termine può essere compreso indipendentemente dagli altri , e si trova con gli altri in relazioni complesse.
3.IL RITORNO DEL CAOS ED IL PRINCIPIO BIOCENTRICO
Il mito greco aveva dissociato cronologicamente il caos , pre-universo disordinato in cui Urano copula con Gea e distrugge i propri figli , dal cosmo, universo organizzato in cui regnano regola ed ordine. La cultura occidentale è figlia di questo pensiero dissociante. Il concetto di caos è in realtà inseparabile dal fenomeno bifronte tramite il quale l’universo si disintegra e si organizza, si disperde e contemporaneamente si coagula intorno a molti nuclei, paradossalmente il caos è disintegrazione organizzatrice ! L’idea di caos è una idea energetica che si accompagna al ribollire, al fiammeggiare, alla turbolenza, è legata al fuoco genesiaco in cui si è costituito l’universo, è nella nube ardente che le particelle elementari si sono saldate in molti nuclei, è nella furia del fuoco che si sono accese le stelle e che si sono formati gli atomi che hanno portato dopo un lungo cammino all’uomo, è dal caos originario e contestualmente ad esso che è sorto il “ Logos”. Ma la genesi con l’attuale ordine dell’universo non è finita, siamo sempre, anche in questo istante, nella nube che si dilata, in un universo in cui nascono e muoiono soli ; siamo sempre all’inizio di un universo che muore a partire dalla sua nascita .
Il caos è dunque compresente al cosmo (ordine ) ed è alla base della Physis (mondo fisico organizzato) ,il caos è un concetto complesso in quanto unisce concetti (ordine – disordine – organizzazione ) che la logica occidentale dissocia e tende a rendere antagonisti. L’universo ereditato da Keplero,Galileo,Copernico, Newton era un universo freddo governato dalla legge di gravità che regolava i movimenti perpetui di un ordine impeccabile, questo concetto di universo va barattato con un universo caldo, composto da una nube ardente in cui spreco e squilibrio sono generatori del caos da cui nasce l’energia che alimenta i processi periferici di organizzazione . La maggior parte di questo universo è in disordine , solo una piccola parte, locale è organizzata. L’ordine poi genera forme organizzate complesse : la vita-l’uomo, ma queste ultime sono un caso meraviglioso ! Se le leggi statistiche governassero lo sviluppo dell’universo la probabilità di implosione dello stesso sarebbe l’ipotesi più ragionevole , l’entropia vincerebbe la battaglia con la vita ! Dobbiamo però elaborare una concezione unitaria dell’universo, che veda ordine e organizzazione alimentate dal disordine , energizzate dal caos , in cui la cosmogenesi produce ordine e organizzazione non come fenomeni devianti ma come fenomeni centrali dell’universo ed in cui le leggi statistiche perdono di significato in quanto ci troviamo davanti a fenomeni di innovazione, invenzione,evoluzione.
L’universo visto non come delirio termico ma come il laboratorio di un fabbro . Siamo approdati al principio Biocentrico in cui la vita è la struttura che guida la costruzione dell’universo, e l’evoluzione dell’universo corrisponde alla evoluzione della vita , l’universo è un sistema vivente ed il singolo uomo è un universo , per entrambi valgono gli stessi parametri e le stesse regole, uomo e universo sono legati nello stesso progetto originario. Ritorniamo quindi alla relazione circolare tra disordine – ordine all’interno della spirale della evoluzione universale, ordine e disordine rinascono senza posa nel caos e sono vicendevolmente relativi e relazionali, ciò genera complessità logica (mettere ordine nel disordine e disordine nell’ordine) e di comprensione, tanto che il legame tra ordine e disordine può essere definito di natura dialogica (unità simbiotica di due logiche differenti) in quanto i due elementi nello stesso tempo : si confondono, si richiamano, si necessitano, si combattono e si contraddicono.
4. LA FONTE GENERATRICE
Si pongono ora due ordini di problemi : chi siamo noi in questo universo ? come concepiamo e descriviamo noi stessi e l’universo? Non basta per rispondere dire che ci troviamo sul terzo pianeta di un sole di periferia di una galassia marginale detta via lattea, e che siamo esseri forgiati nel nostro sole o in uno dei suoi predecessori.
Dobbiamo anche aggiungere che siamo esseri organizzati biologicamente, dotati di un apparato cerebrale che può agevolmente comprendere l’ambito locale, ma che con grande difficoltà concepisce l’infinitamente piccolo e l’infinitamente grande. Noi viviamo in una società che si sta riscaldando , il riscaldamento del XX secolo non corrisponde solamente alla industrializzazione, ma alla crescita ed alla accelerazione di tutti gli scambi tra gli individui, agli incontri, ai conflitti, alle amicizie, agli spostamenti …….l’agitazione termica dei cuori fa precipitare la società nel caos, viviamo ,omologamente all’universo, nella incertezza tra la probabilità della diaspora e della dispersione sociale ed individuale, e l’opportunita dello sviluppo organizzato e armonioso. Dobbiamo semplicemente prendere coscienza che l’umanità e l’universo fanno parte dello stesso meraviglioso progetto, è così che la nostra incertezza si stempera nella fiducia della comune fonte generatrice : la vita!