Strumento di meditazione
Il silenzio è la ricerca, la strada senza frontiere della mente; è il sentimento della tua pienezza. Nel silenzio la nullità non esiste ed ogni suono, che si confonde con il respiro, sembra fuoriuscire da una meditazione profonda: c’è nel sentire una modalità…esiste “una solitudine portatile”. Alleato della bellezza, il silenzio è una dolce strada che conduce a sè stessi: è la condizione basilare della meditazione e dell’equilibrio, è un attimo in cui il tempo non ha importanza in cui si apre un passaggio che concede all’uomo la possibilità di ritrovare il suo posto prima di ritornare alle cure del quotidiano. Esistono luoghi che è impensabile turbare con una parola e momenti in cui non c’è più nulla da dire. Ci sono silenzi ciarlieri e silenzi muti, silenzi desolanti e silezi di purificazione; attimi in cui la mente si confonde e riprende forma, in cui si da un senso alla realtà e ci si chiedono tante cose. H. D. Thoreau dice che “colui che ha la mente in riposo possiede tutte le ricchezze” e la mente in riposo è il sentimento del mondo. Vivere con sentimento significa avere un rapporto epidermico con la naturalità e l’umanità; essere distaccati e confondersi nello stesso tempo, ricercare l’equilibrio supremo dell’universo nato dal caos.
Il silenzio, questo mio silenzio, questo silenzio di tutti è il corpo e l’anima del corpo; anche se spesso è avvertito come un’assenza di rumore, come un orizzonte risparmiato dalla tecnica, come una zona vergine che la modernità non ha conosciuto, esso è ancora cercato come un luogo dove l’anima s’arrende. A volte si manifesta improvviso come una presenza sensibile: “il suono di una sola mano” come ci racconta la tradizione Zen. Il silenzio sfronda la persona e la rende di nuovo disponibile, nel silenzio s’impara a debellare l’intolleranza.
Nella paura dei mattini perduti il silenzio è la voce degli angeli.