La percezione e la gioia sono strettamente correlate tra loro. In che modo percepiamo e qual’è la nostra percezione?

Esistono due canali di percezione ben distinti, quello fisico e quello psichico. Il canale percettivo fisico del corpo è rappresentato dai nostri occhi. Ma cosa ha a che fare tutto questo con la gioia nella nostra vita? Bene, innanzitutto dobbiamo assolutamente renderci conto che, ciò che vediamo davanti a noi, è sempre il nostro futuro. Per questo motivo ogni essere vivente può vedere nel proprio futuro. Quando guidiamo in autostrada, siamo in grado di riconoscere un incolonnamento già a debita distanza. E’ un attimo e subito dopo ci troviamo già in quella rappresentazione futura, che avevamo visto davanti a noi.

Cosa accade ora? Ci arrabbiamo per il fatto di essere anche noi incolonnati e fermi! L’automobilista davanti a noi ha già spento il motore, ha abbassato lo schienale e si sta mettendo comodo. “Ma guarda che tipo, non ha altro da fare, non ha appuntamenti e pensa proprio che la colonna durerà in eterno. Gli farò vedere io, non appena sarà il momento di ripartire, mi attaccherò al clacson e gli darò la sveglia!” Nel frattempo anche altri conducenti scendono dalle loro auto, per scoprire cos’è accaduto. “Questi idioti! Che restino in auto, altrimenti quando sarà possibile rimettersi in moto, non saranno pronti!” E ancora… ci sono bambini che stanno giocando vicino alla carreggiata, ora corrono verso il parco giochi antistante, giocano a rincorrersi e si arrampicano sulle panchine. “Questi non sanno ancora quanto la vita sia seria…!”

Ma è davvero così?
Che tipo di immagine-obiettivo ha ognuno di noi?

Colonna, il sedile e l’opportunità che esso offre di riposarsi, oppure la panchina del parco giochi quale benvenuto strumento di gioco…. Su che cosa si concentra la nostra percezione, in quale direzione si indirizza? La scelta è nostra!

Cielo azzurro e limpido, nell’aria riscaldata dai tiepidi raggi di sole, aleggia un magico profumo di primavera, gli uccelli intonano il loro canto infinito. La natura si risveglia, gli alberi del bosco catturano magicamente i raggi del sole, tutto è meravigliosamente in sintonia.… Ma a dispetto di tutto ciò, ci sono persone che sembrano non essere per nulla toccate da questo spettacolo naturale… Sono quelle che attraversano di corsa il bosco, giusto perché il cane deve soddisfare le sue esigenze fisiologiche e che per tutta la durata della passeggiata mattutina sono profondamente assorte nei propri pensieri, con la mente sono già ai problemi che la giornata ha in serbo per loro….

Eh sì, di gente così ce n’è a sufficienza ed ogni tanto anche noi rientriamo in questa categoria. Siamo dediti a condurre un dialogo interiore permanente, non sempre piacevole e molto spesso caratterizzato da problemi. L’immagine-obiettivo sulla quale abbiamo posto la nostra attenzione è di tipo psichico. Ed ora, accade che proprio queste sensazioni fastidiose provenienti dal canale percettivo psichico e dalla relativa immagine-obiettivo, giungono a noi, si fanno strada nel nostro corpo e ci guastano l’umore.

Che fastidio per la nostra gioia, non è vero?
Fate voi stessi una prova. Come vi sentite in questo momento, felici o infelici? Gioia o sfortuna non dipendono dagli umori della natura. Come in ogni situazione che ci si presenta su questa Terra, anche qui abbiamo una possibilità di scelta enorme. E cosa fate se in ferie non fa altro che piovere? Vi arrabbiate o decidete di spostarvi dove splende il sole?

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