Sesso e disabili: la masturbazione
Oggi si parla di masturbazione (parlo come un sessuologo, ussignor). Si avete capito bene, anche i disabili si fanno le bip bip!! ma dai? davvero? o mamma!!! Ho scoperto l’acqua calda, bè, per alcuni si, l’ignoranza in questo campo non ha limiti. Ovviamente questa pratica vale anche per le femminuccie, su su, diciamolo.
Seriamente. Quando certe malattie ci lasciano almeno la sensibilità in alcune zone del corpo e non per tutti purtroppo è cosi, anzi, penso di essere un fortunato, chi non ha neanche questo credo sia ancor più triste vivere la propria disabilità . L’orgasmo e l’eccitazione sono una fonte di energia che in mancanza si sente e molto l’assenza. Ma veniamo alla questione tecnica, qualcuno ne dovrà pur parlare, quindi mi tocca. Non è che poi sia cosi semplice, per chi come me fa fatica ad aprire anche una bottiglia d’acqua. Essendo la mano elemento indispensabile al solitario, si capisce che qualche problemino c’è.
Scrivere sulla tastiera del pc mi riesce e anche velocemente, e come faccio? con il ditino che mi funziona meglio, indice sinistro. Ma non scrivo con il polpastrello, bensì con la noccola, cioè il dito piegato.
Eppure mandare gli sms. Ma che razza di handicappato sono? Fino a qui ci siamo, però è ovvio che ce ne vogliono almeno 2 di dita, giusto? nel mio caso si può fare, ho anche il pollice, quindi una piccola presa tra indice e pollice può bastare. Non sarà cosi avvolgente, ma lo scopo lo si raggiunge ugualmente. Non tutti però hanno questa possibilità . C’è chi le mani le muove ancora meno e per loro farlo da soli diventa quasi impossibile. Quindi, o hai una fidanzata che ti da una mano (mai frase fu più a doppio senso, anzi, senso unico) oppure che fare? che si dica o no, ci sono casi estremi, inutile nasconderli dietro una stupida ipocrisia. Conosco persone che si fanno aiutare dalle proprie madri a masturbarsi. Triste? Si lo è. Ma ancor più triste è pensare che nella tua vita non riesci neanche a farti una sega (scusate il termine, ma tanto è di questo che si parla).
Ci sono anche casi in cui i genitori affittano una prostituta per i loro figli, ma questo ne parleremo in un argomento separato. Per fortuna c’è anche altro, oltre queste estreme soluzione. La nostra mente. La capacità di stimolare il corpo con la propria fantasia.
Certo, il tocco ha la sua importanza, ma anche quello senza una appropriata stimolazione cerebrale, può servire a poco. Almeno per me è cosi. Infatti, mi capitano lunghissimi periodi in cui non ci penso e non mi manca, proprio perchè non ho le stimolazione cerebrale giusta. In più diciamo che da qualche anno il farlo da solo mi mette un pò malinconia, ma questo è un fattore personale. Va bè, poi ci sono le pulsioni notturne, che sono un altro paio di maniche.
Ah, a proposito: vi racconto una cosa che ripensarla dopo mi faceva sempre ridere. Quando stavo con mia nonna, anni fa, capitava spesso che era lei a vestirmi la mattina. Se la notte avevo fatto sogni piacevoli, mi svegliavo ovviamente un pò, bè, bagnato diciamo. Quindi lei lo vedeva e cambiava espressione. Non solo, iniziava a mormorare sotto voce, facendo finta di non volersi far sentire e farfugliava frasi: queste cose non si fanno, fa male, che schifo ecc ecc. oh Nonna!!! – gli avrei voluto dire, ma ero troppo piccolo – guarda che non è che mi faccio le pippe di notte (e anche se le facessi non ci sarebbe niente di male) oppure mi vuoi raccontare si diventa ciechi? cosi oltre che distrofico mi toccava pure quello! Chiusa questa breve parentesi famigliar-grottesca, termino con il dire che non ci dobbiamo vergognare delle nostre intime esigenze, neanche noi disabili, anzi, il parlarne aiuta ancor più a far capire agli altri che non c’è nessuna differenza tra le nostre sessualità .
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