In tutte le cose c’e’ un lato positivo…e in questa quale’?
Quando in una famiglia accade una tragedia, per esempio la perdita di un congiunto, i parenti mettono da parte i loro rancori e si avvicinano gli uni agli altri per darsi forza, calore e incoraggiamento. Poi passata l’emozione del momento tutti tornano sulle rispettive posizioni…
La famiglia planetaria sta vivendo una grande tragedia e adesso tutti ci sforziamo di farci forza e aiutarci gli uni con altri,e’ giusto farlo e anche doveroso. In ogni accadimento c’è sempre un lato positivo e in questo caso lo colgo sull’opera di sensibilizzazione verso certe aree sofferenti del pianeta.
In certe zone la sofferenza e il dolore sono presenti tutto l’anno e in questa tragedia di proporzioni bibliche ci sono morti di tutte le nazionalita’ e estrazioni sociali, popolazione residente (perlopiu’ povera gente…), missionari e volontari che vivevano li per aiutare i residenti e turisti occidentali in vacanza in alcuni dei posti piu belli della terra… Non voglio fare polemiche anche se la tentazione è forte… il turismo è una grande risorsa economica per quelle zone e ben venga il turismo intelligente…che porta soldi a chi non ne ha. In questi giorni nessuno parla della pedofilia e del turismo/sessuale per una sorta di tabù da sciagura… ma le zone sono esattamente quelle.
Una pratica aberrante che vede bambini ridotti in schiavitù e sfruttati nei peggiori dei modi da gente che ha perso la propia anima.. E forse questo è il momento migliore per girare pagina e cancellare con un colpo di spugna idee perverse che si celano nelle menti… sopratutto occidentali. Vorrei che questa onda emozionale scuotesse le coscienze, fino a farci sentire sempre figli, fratelli e padri di tutta l’umanità e non solo in questa circostanza.
Due parole sull’avvenimento specifico…tutti ricorderanno il film “The day after tomorrow – L’alba del giorno dopo” , Anno 2004.
Trama:
Il Professor Adrian Hall, climatologo, studia per trovare una soluzione che salvi il mondo dagli effetti disastrosi dovuti al buco dell’ozono. Quando New York City, dove si trova il figlio di Hall per una competizione scolastica, viene travolta da un freddo gelido…
Questo film di produzione USA e di genere catastrofico, ricco di effetti speciali e costato una piccola fortuna, suscito’ molte polemiche alla sua uscita… Molti scienziati e ricercatori di tutto il mondo si scagliarono contro l’opera di allarmismo e terrorismo psicologico che questo film produceva negli spettatori. Sottolineando il fatto che la situazione del pianeta era ben lontana e molto migliore da quella catastrofica raccontata nel film. Sarei curioso di conoscere l’attuale opinione degli stessi studiosi e alla luce di cio’ che e’ successo…
Un buon pensiero ecologista si esprime pressapoco cosi, “Salviamo la foresta amazzonica, perche e’ il polmone del pianeta e ci consente di poter respirare… se non lo facciamo le future generazioni non potranno piu vivere sulla terra… oppure… fermiamo l’inquinamento altrimenti aumentera’ l’effetto serra e diventera’ sempre piu difficile per tutti noi vivere sulla terra”.
Poi c’e’ anche un altra scuola di pensiero ecologista (alla quale mi sento molto vicino) e che dice cosi, “il nostro pianeta non e’ un semplice sasso inerme e morto sospeso nello spazio, ma e’ un immenso essere vivente…del quale noi siamo solo cellule…”.
Sposando tale filosofia vi saluto con queste parole…
Il nostro bel pianeta sta’ soffrendo e l’evento terremoto/maremoto e’ un segnale di questo malessere… e se fra i miei lettori c’e’ qualcuno che prega, per favore che aggiunga anche un altra preghiera…
……ti prego proteggi il pianeta, ti prego proteggi la terra…..ti prego!