Formazione e Corsi

“Questo è un piccolo passo per un uomo, ma un grande balzo per l’Umanità”, diceva Neil Armstrong sporgendosi verso l’ultimo gradino della scaletta del modulo di allunaggio “Eagle”. Solo pochi centimetri, ma che modificano per sempre la percezione che l’umanità ha di se stessa all’interno dell’universo. Se ripenso a quelle sbiadite immagini in bianco e nero della mia infanzia e al clamore e all’eccitazione di quella sera d’estate, non riesco a ricordare nulla di così tanto rivoluzionario. Un balzo in avanti della scienza, ma anche del pensiero e della coscienza di tutti gli uomini. Ancora oggi, dopo più di quarant’anni, la Luna fatica a perdere il primato di lontananza che l’umanità gli ha consegnato in migliaia e forse milioni di anni. A dispetto della ormai violata irraggiungibilità, la Luna rimane infatti ancora oggi il simbolo stesso dell’irraggiungibile, la metafora del sogno impossibile che soltanto la sfrenata fantasia di Ariosto e il coraggio del cavaliere Astolfo possono raggiungere alla ricerca del senno di Orlando.
Oggi che la scienza ci ha abituato a scoperte straordinarie che diventano sempre più ordinarie, un’altra grande rivoluzione, a mio parere, si è affacciata alla soglia delle coscienze.

È una rivoluzione dell’animo, ma anche del pensiero e delle conoscenze. È una rivoluzione che promette di modificare il modo di pensare, il modo di intendere e di leggere la realtà individuale e sociale, le dinamiche familiari, i conflitti e le opportunità professionali. Si tratta del pensiero e della metodologia dell’Antropologia Cosmoartistica (A.C.) di Antonio Mercurio, maturata in oltre quarant’anni di esperienza con le persone e oggi applicata con successo negli Istituti di tutta Italia, ma anche in Europa, in Russia e più recentemente anche negli Stati Uniti. Un modello teorico ma soprattutto una metodologia applicativa, pratica ed esperenziale che raccoglie numerosissimi consensi e che migliora profondamente la qualità della vita. E come già fu per le altre grandi rivoluzioni di Colombo o di Galileo, anche questa ha bisogno di tempo per essere digerita e compresa, ma i cui straordinari effetti sulla qualità della vita delle persone sono già immediatamente visibili e percepibili.

L’originalità del nuovo pensiero
Difficile racchiudere in poche righe l’originalità e la straordinaria potenza rivoluzionaria dell’Antropologia Cosmoartistica, e rimandiamo gli interessati agli scritti di Antonio Mercurio, disponibili sul sito della Sophia University of Rome.

Vale tuttavia la pena di accennare almeno ad una delle più importanti idee di fondo dell’Antropologia Cosmoartistica. Talmente semplice che potrebbe apparire lapalissiana, ma al cui interno contiene invece un impatto trasformativo e una non comune potenza positiva sulla vita degli individui: il dolore non è una punizione, non è una colpa e non serve per espiare. Il dolore è invece una forza cosmica ed è una delle spinte evolutive che la Vita ha posto dentro gli uomini. Dietro l’apparente semplicità di una tale affermazione si cela lo spostamento di un asse fondamentale che ha – coscientemente o inconsciamente – ossessionato le vite di milioni di individui. Anche qui, come già per la scaletta dell’Eagle, sembrano apparentemente soltanto pochi centimetri, ma in verità si tratta di un balzo in avanti che promette di modificare per sempre la cosmogonia dell’umanità.

Si tratta di un’intuizione straordinaria che mai nessun filosofo, psicologo o biologo aveva mai proposto prima con tale chiarezza. Questo apparentemente piccolo spostamento concettuale muta profondamente l’asse di equilibrio dell’individuo, riscrivendo interamente gli obiettivi di salute, di benessere, di felicità che per millenni hanno caratterizzato la storia dell’uomo. Se il dolore è una forza cosmica e una spinta alla trasformazione e all’evoluzione, questo storicamente modifica anche il concetto di “cura”. Per questo motivo l’Antropologia Cosmoartistica non può in alcun modo essere confusa con nessuna medicina convenzionale o alternativa o con una psicoterapia. Tutte queste ultime hanno infatti il preciso compito di “curare” le patologie, di estirpare il dolore e il quadro sintomatologico correlato. E neppure con nessuna delle filosofie orientali, le quali nella maggioranza dei casi hanno tentato di risolvere il problema del dolore dell’uomo affermando che il dolore è illusione, i desideri sono illusione e che eliminando l’uno e l’altro, si raggiunge il Nirvana o la pace dei sensi.

L’evoluzione dell’individuo e l’evoluzione dell’universo
Partendo invece dalle recenti scoperte della Fisica e della Meccanica Quantistica e dalle straordinarie capacità delle particelle di modificarsi quando sono sottoposte alle potentissime forze nucleari, elettromagnetiche o gravitazionali, l’A.C. afferma che il dolore di un individuo è un segnalatore, il messaggero di una evoluzione e di una trasformazione che sono ormai maturi e necessari nella vita di quella persona. Nessuna punizione e nessun peccato da espiare, ma solo una trasformazione da accogliere come elemento già presente in tutti gli angoli dell’Universo, uomo compreso. Ciò non significa che nell’A.C. il dolore venga esaltato o incoraggiato. Tutto il contrario.

Nell’A.C. il focus principale è la ricerca della gioia della vita, della pienezza della realizzazione personale, di coppia e corale, seguendo quattro punti cardinali che sono Amore, Verità, Libertà, Bellezza. Questi ambiziosi obiettivi sono il frutto dell’integrazione delle parti della Persona, parti luminose e parti oscure, bellezza e bruttezza, gioia e dolore, in una armonica sintesi degli opposti. Ciò permette di focalizzare le energie e le risorse dell’individuo verso i propri progetti, verso una reale e profonda autorealizzazione, verso una felicità e una gioia che può e deve concedersi già in questa vita, senza dover attendere necessariamente né la dogmatica resurrezione delle anime (in occidente) o l’altrettanto ipotetica purificazione del proprio karma (in oriente).

La metodologia applicativa
Il tema rivoluzionario del dolore è soltanto una delle nuove prospettive dell’A.C., ma vale comunque la pena precisare che questo impianto non si limita ad essere un modello teorico, filosofico o speculativo ma trova una precisa applicazione fattiva e concreta nella metodologia di lavoro con le persone. Metodologia che l’Istituto Solaris di Roma ha integrato nelle varie proposte ed eventi formativi organizzati nel corso dell’anno. Eventi aperti a tutti: sia a coloro che desiderano formarsi come Counselor e svolgere un’attività professionale utilizzando i metodi dell’Antropologia Cosmoartistica, ma aperti anche a coloro che desiderano conoscere e applicare su se stessi i benefici di questa metodologia.

I Corsi di formazione
Siamo a giugno e le varie attività formative stanno giungendo a conclusione. Fra qualche giorno ci sarà l’ultima lezione in Aula di questo anno accademico ricco di emozioni. È il momento di tirare le somme per molti Allievi e per valutare insieme le nuove competenze, la crescita, i progressi ottenuti. Diverse sono state le occasioni di confronto e di dibattito che hanno visto coinvolti gli Allievi dei vari Corsi e i Docenti delle diverse discipline, ogni volta impegnati nelle diverse sessioni in Aula, nei Training o negli Stages residenziali. Dal ricchissimo Corso di Tecniche di CosmoArt, al commovente Laboratorio di Atelier Video, alle illuminanti lezioni di Psicosomatica, di Antropologia e Musica, allo Stage di Biodanza, fino al Corso sulle dinamiche di Gruppo. Tanti ed entusiasti sono stati i commenti dei partecipanti (vedi Testimonianze).
Ma l’anno non è ancora concluso. E fra qualche settimana si terrà l’attesissimo Seminario Creativo di fine anno, un weekend di straordinaria bellezza, amore e creatività dal titolo “Il Potere che è in te”. È il momento culminante di un intero anno di slancio creativo e di autentica passione di tutta la scuola: Allievi, Docenti, Direttori e anche occasionali partecipanti. È anche il momento di festeggiare e di godere di un anno di impegni e di belle realizzazioni avvenute nelle vite personali e professionali delle persone. È il momento della festa annuale dell’Istituto Solaris che vogliamo festeggiare donando a coloro che parteciperanno, quanto di bello e poetico, struggente e commovente, buffo e divertente, abbiamo realizzato insieme in questo anno di grande crescita per tutti noi.

Sarà una Festa fatta di letture, momenti recitati, cortometraggi, danze, e fatta soprattutto di tutto l’Amore che sappiamo mettere nelle cose che facciamo. Il Seminario e la Festa di sabato 20 giugno saranno anche l’occasione per gettare un ponte ideale con il nuovo prossimo anno di attività. Saranno infatti presentati i nuovi eventi, i programmi formativi, i temi dei prossimi Seminari, i corsi e gli stages che caratterizzeranno il percorso didattico, esperenziale e creativo dell’Istituto Solaris. Come sempre, il focus dell’intero percorso formativo sarà centrato sulle competenze e sulle abilità concrete da applicare in contesti diversi, sia personali o affettivi che professionali. Competenze che discendono da una consapevolezza profonda ed autentica, una creatività sempre maggiore, una crescita della Persona che non è mai superficiale, ma che è fondata su un’autentica evoluzione esistenziale.
Non mi resta che augurare Buona Festa a tutti e arrivederci al prossimo anno accademico.

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