Che ci piaccia o no, siamo nati tutti su questa terra e siamo parte di un’unica grande famiglia. Ricco o povero, educato o no, di una nazione o di un’altra, di una religione o di un’altra, seguaci di questa o quella ideologia; infine ognuno di noi è solo un essere umano come tutti gli altri. Tutti noi desideriamo la felicità e non vogliamo soffrire. Per lo più, ognuno di noi ha lo stesso diritto di cercare questi obiettivi. Il mondo odierno esige che si accetti l’unicità dell’umanità. Nel passato, le comunità isolate potevano considerarsi essenzialmente separate e anche vivere in totale isolamento. Oggigiorno, però, gli avvenimenti verificatesi in una parte del mondo prima o poi hanno un effetto sull’intero pianeta. Quindi dobbiamo trattare ogni importante questione locale come un problema mondiale sin dall’inizio. Non possiamo più invocare le barriere nazionali, razziali o ideologiche che ci separano, senza ripercussioni distruttive. Guardando alla nostra nuova interdipendenza, prendere in considerazione gli interessi degli altri è senz’altro il miglior modo di curare anche i propri interessi. Vedo questo fatto come una fonte di speranza. La necessità di cooperare può solo rafforzare il genere umano, perchè ci aiuta a riconoscere che la base più sicura per il nuovo ordine mondiale non è fondata semplicemetne su alleanze politiche e economiche più ampie, ma piuttosto sul sincero manifestarsi dell’amore e della compassione di ogni singola persona. per un futuro migliore, più felice, più stabile e più civile, ognuno di noi deve sviluppare un sentimento di fratellanza sincero ed affettuoso … S.S. il Dalai Lama

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