Il mio « sentire » é piu’ vero di qualsiasi insegnamento esterno
Molto spesso allorché si parla di religione, si fà un’immediato riferimento alla spiritualità e, in altri casi, parlare di spiritualità evoca immediatamente la religione , almeno in alcuni ambienti della società. Niente di piu’ confuso ! Si puo’ essere religiosi e per niente spirituali ; si puo’ sentire e vivere la propria spiritualità senza professare alcuna religione. Oggi, da queste righe, vorrei farvi partecipi della mia « esperienza » della mia spiritualità. E’ quindi un resoconto molto personale, ma vi potrà aiutare : cio’ che io esperimento é alla portata di tutti noi, ciascuno con le sue proprie modalità e tempi. Che cosa é dunque la spiritualità ? E’ il mio ritrovarmi in me stessa ; é il mio sentire in me quella pace, quell’amore, quella gioia e quella luce che la religione ci insegna sono caratteristiche di Dio. La spiritualità é la connessione con il proprio Essere piu’ profondo e questo avviene al di là di qualsiasi religione si professi : anche gli atei hanno una spiritualità. E’ quel momento in cui ti senti tutt’uno con il sole che tramonta ; é l’istante in cui il sorriso di un bimbo ti fa sentire il cuore colmo, straripante ; é il momento in cui senti che le preoccupazioni passate sono passate ed il futuro non ti preoccupa piu’.
E’ l’istante in cui senti, al di là di qualsiasi dubbio che Dio é in te. Ma Quale Dio ? Questa é la domanda che le religioni si pongono, ma é una pseudo domanda. Non importa quale Dio : Cristo, Maometto, Budda sono tutte strade che portano allo stesso traguardo : l’amore incondizionato attraverso il quale abbiamo scelto questa esperienza della vita sulla terra. Ecco quindi il denominatore comune che ci rende UNA SOLA COSA : l’Amore. La religione cattolica nella quale sono nata mi insegna che Dio é Amore, ma mi dice anche che sono nata nel peccato e che per avere la vita eterna devo « fortemente » pregare e fare penitenza. La mia spiritualità, la mia connessione con il Dio che é in me mi dice ormai da diversi anni che tutto questo é solo un « brutto sogno ». Ho sempre sentito la necessità di credere in un Essere al di sopra di ogni altra cosa : di credere in una Sorgente primaria da cui tutto é scaturito. Ma da sempre questa Entità é l’Amore che noi proclamiamo ai quattro venti, ma al quale resistiamo. E Dio (non importa come lo vogliamo chiamare) é l’Amore eterno, che non giudica, che quindi non condanna, che ha creato solo cio’ che Egli é e cioé Amore.
Nei miei momenti di riflessione quotidiana, sento che Dio ed io siamo una sola cosa. Nei momenti in cui pensieri inquietanti invadono la mia mente, come per tutti gli altri umani, cerco di ricordare che io sono qualcosa di piu’ che questo corpo e questi pensieri : sono una parte di Dio. Quando la rabbia , il rancore, la tristezza mi prendono perché gli avvenimenti della vita terrena mi conivolgono come chiunque altro, ricorrere al mio Essere piu’ profondo é il mio modo di riconoscere il mio Spirito e la sua Divinità. Un respiro profondo e il mio Dio é con me sempre. Tutto questo puo’ sembrare un po’ strano per la società di oggigiorno. Ma é proprio in questa società, quasi accecata dalla velocità del « Fare ed Avere » che provare ad « Essere » anche solo per una decina di secondi puo’ essere l’esperienza piu’ fantastica della vita. Domani date appuntamento al sole che sorge o che tramonta e ascoltate…….