Questo nostro corpo, questo meraviglioso organismo che mirabilmente si rinnova, riparando i danni che vengono prodotti da particolari situazioni esterne ed interne, non é eterno. Con l’andar del tempo si deteriora ed invecchia.

Ma se l‘elisir di lunga vita non è ancora stato inventato, e tanto meno il siero dell’eterna giovinezza, tuttavia è possibile rallentare notevolmente l’invecchiamento, mantenendo il corpo molto più a lungo in buona forma ed in buona salute. Con l’avanzare dell’età la miriade di autodifese ed il vortice di irradiazioni e di flussi vitali che operano in così sapiente armonia nel nostro corpo, vengono progressivamente meno. L’interscambio fra i diversi apparati non fluisce più nella maniera ottimale, l’equilibrio si altera e la senilità avanza. Il sangue, purtroppo, non scorre più con la necessaria vigoria. Il suo apporto per gli indispensabili ricambi (nuovi alimenti alle cellule ed asporto delle tossine) si allontana via via da quello fluente e ricco dell’età giovanile. Ne consegue che i fenomeni dovuti a stasi tossiche, causa prima degli squilibri fisiologici che conducono all’invecchiamento, vanno mano mano accrescendosi. Con la pranoterapia si può ovviare in gran parte a tali inconvenienti. Il nostro corpo, ricordiamolo, è strutturato in maniera tale da stare sempre bene. Ha dentro di sé tali e tante di quelle difese organiche da poter far fronte a qualsiasi evenienza, senza dover ricorrere a medicine o altro.

Se questo non avviene, è perché si è verificato uno stato di carenza nell’apporto di quella bioenergia che tutto regola e vitalizza: il prana. L’usura del tempo provoca irreversibilmente tale condizione. Il principale responsabile è il rallentare dei ricambi, che prima o poi si manifesta con una “mutazione” del metabolismo. Oltre al diminuito apporto del sangue, le ghiandole a secrezione interna non mantenendo continua e costante la loro produzione ormonale, causano delle carenze che portano al decadimento fisico, e così via. Con delle particolari applicazioni si può “stimolare” quella energia vitale che è in ognuno di noi ad accrescersi ed a rifluire sia pure parzialmente, così rallentando in maniera notevole il processo degenerativo delle stasi tossiche, e nello stesso tempo dando forza e vitalità. Con l’immissione di prana negli organi giusti e nella maniera giusta le carenze vengono notevolmente saturate, con immenso beneficio per i vari apparati i quali – rivitalizzati – possono così prendere il loro indefesso lavoro. E poiché è possibile influire sui canali di carico e scarico del nostro corpo, sia sui suoi meccanismi, e poi ancora su tutti i suoi organi funzionali con il semplice travaso di energia, è anche possibile tenere lungamente lontano i più vistosi processi della vecchiaia, mantenendoci pieni di vigore, elastici e soprattutto vitali.

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