Messaggio del Segretario Generale delle Nazioni Unite Kofi Annan in occasione della Giornata Mondiale della Sanità 7 aprile 1999 “Un invecchiamento attivo fa la differenza” – – il tema della celebrazione della Giornata Mondiale della Sanità di quest’anno – – si riferisce, in primo luogo e soprattutto, ai 580 milioni di uomini e donne di tutto il mondo che hanno adesso 60 anni ed oltre. Ma riguarda anche ognuno di noi, indipendentemente dalla nostra età: in primo luogo, naturalmente, perché diventeremo tutti anziani e, in secondo luogo, perché rispetto al secolo scorso la durata media della vita è aumentata di 30 anni. Infatti, entro 50 anni, le persone anziane saranno numericamente superiori a quelle molto giovani. Per questo il 1999 è stato proclamato Anno Internazionale delle Persone Anziane. Ed è per questo che il problema dell’invecchiamento della popolazione mondiale si presenterà come una priorità nell’agenda della sessione speciale dell’Assemblea Generale che si terrà quest’estate, allo scopo di analizzare i progressi nell’attuazione del Programma d’Azione adottato in seno alla Confrerenza Internazionale sulla Popolazione e lo Sviluppo tenutasi al Cairo nel 1994.
Siamo, quindi, al centro di una rivoluzione demografica di cui non possiamo ignorare le conseguenze sociali ed economiche. Accettare questa sfida significherà cambiare i luoghi comuni in merito alle persone anziane. Significherà non pensare più agli anziani come ad un peso, ma piuttosto come ad un patrimonio pieno di risorse acquisitive nel Coors di una vita intera. Significherà riconoscere il grande potenziale delle persone anziane e gli inestimabili contributi che possono dare alla società. Per realizzare questo potenziale, le persone anziane devono avere i mezzi. Se è necessaria una buona salute allo stesso modo è necessario rimanere attivi per conservare una buona salute. Ciò comporta un’azione integrata su diversi fronti: dalla assistenza sanitaria e dai .servizi sociali all’impiego, alla formazione culturale, alle attività ricreative e all’informazione. Se una vita più lunga può significare una vita più ricca per tutti noi, si devono fare degli investimenti in ogni fase dell’esistenza. Sfortunatamente, non tutte le persone sono nate con le stesse opportunità e le disuguaglianze tendono a protrarsi e a rinforzarsi nel tempo. Essere poveri, avere un basso livello di istruzione, anche essere donna sono fattori che spesso riducono le possibilità di avere una vecchiaia attiva e soddisfacente. Al crepuscolo dell esistenza, come nell’infanzia, una parte significativa di queste ineguaglianze sono determinate dalle ingiustizie che possiamo e dobbiamo combattere con tutta la nostra forza. La Giornata Mondiale della Sanità è per noi un occasione per ribadire che tutti gli esseri umani hanno pari dignità, indipendentemente dalla loro origine, dal loro sesso o età. E’ anche un’opportunità pel riaffermare che lo scopo ultimo degli sforzi delle Nazioni Unite è di contribuire al progresso dell’umanità aiutando ogni individuo, senza eccezioni, a realizzarsi pienamente in tutte le fasi della sua esistenza.