Merenda, merendine e movimento

Un Decalogo dell’Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione (INRAN) per aiutare le mamme a capire se i propri figli crescono bene e una ricerca Eurisko-AIDI per dare risposte equilibrate e corrette sul valore nutrizionale e sociale della merenda. Che, nonostante cambino gli stili di vita, resta ancora un appuntamento irrinunciabile durante la giornata dei bambini italiani. L’importante è variare questo ‘piccolo pasto’ scegliendo tra un panino, una merendina confezionata, una porzione di frutta, uno yogurt… Attenzione – però – anche al movimento. Lo hanno affermato nei giorni scorsi a Roma gli esperti, nutrizionisti, pediatri e medici dello sport, mettendo in guardia sui rischi di una vita troppo sedentaria anche per i più piccoli. E la ricerca Eurisko lo ha confermato: in Italia quasi un terzo dei bambini non fa sport ed è troppo pigro.

A pochi giorni dalla notizia che in Francia si voleva vietare – a cominciare dall’asilo – lo spuntino di metà mattina in tutte le scuole, mamme, nutrizionisti e pediatri italiani a confronto si sono trovati d’accordo su un punto: alla merenda non si può rinunciare! Bambini e ragazzi, lo afferma oltre il 90% delle mamme italiane – la chiedono ogni giorno e, spesso, la scelgono, alternando un panino ai dolci fatti in casa e alle merendine confezionate.

E se per bambini e ragazzi la merenda è anche un momento di autonomia e di crescita, per mamme ed esperti resta una sana abitudine che ben si inserisce in un corretto regime alimentare.

E se a casa nostra, nonostante cambino gli stili di vita, la merenda è una tradizione che si perpetua ancora nel 99,6% delle famiglie, come prova la ricerca Eurisko – AIDI “Merenda, merendine e movimento: il punto di vista delle mamme sugli stili di vita dei bambini”, interrogate in proposito le mamme italiane si dichiarano sempre più attente e informate. Il 95% del campione di mamme intervistate, infatti, controlla l’alimentazione dei propri bambini, oltre il 75% rivela di avere una cultura alimentare attenta e controllata e il 63% si fida dei prodotti industriali.

Ma – a merenda – cosa mangiano i bambini italiani? A stilare un’ideale classifica sono sempre le mamme: panino (imbottito o farcito, dolce o salato che sia), merendine confezionate, cracker, frutta, pizza o pizzette solo per citare le prime 5 posizioni. A proposito di merendine confezionate – dopo la rivalutazione dei nutrizionisti secondo i quali, se date con moderazione, non sono causa dell’obesità infantile – le mamme italiane confermano che il 53% dei nostri bambini si limita a mangiare una sola merendina durante la ricreazione a scuola o a casa nel pomeriggio.

La merenda è una prerogativa tipica dell’alimentazione dei paesi mediterranei, per noi italiani, ma anche per francesi e spagnoli, la merenda è quindi un pasto – a base di cereali (pane, dolci), di latte o di frutta – seppur di dimensioni più modeste rispetto a colazione, pranzo e cena – che merita le stesse attenzioni qualitative ed emozionali che si riservano alle altre occasioni di consumo. Per il suo particolare ruolo di “spezza digiuno”, quindi, una corretta merenda deve fornire una giusta ricarica, senza però compromettere il pasto successivo.

Questo significa che, in termini di nutrienti, il contributo della merenda deve essere significativo, mentre l’apporto energetico deve essere – al contrario – piuttosto contenuto. E nella vita pratica di tutti i giorni è facile verificare come l’inserimento di due piccole merende tra i pasti principali ci aiuti ad arrivare meno affamati agli stessi, consentendoci – nello stesso tempo – un maggior controllo di quello che mangiamo.

Come per gli altri pasti, anche per la merenda esistono però delle regole.

e il rispetto di queste garantisce al consumatore il giusto equilibrio alimentare, evitando ingiustificati eccessi energetici e assicura un valido complemento al fabbisogno nutrizionale giornaliero.

Ecco le 10 regole indicate dall’Inran utili per una sana merenda:
– Per avere un’alimentazione equilibrata fai 5 pasti al giorno: prima colazione, merenda di metà mattina, pranzo, merenda pomeridiana e cena. In questo modo non saremo mai troppo digiuni o affamati per stare in forma ed essere attivi.
– Fare merenda è una buona abitudine: non saltarla. “mangiucchiare” continuamente tutto il giorno, invece, è sbagliato. Infatti, introdurremmo più cibo del dovuto e costringeremmo il nostro organismo ad una continua e dannosa digestione.
– La merenda è un piccolo pasto. deve fornire il 5-7 % di tutta l’energia che ti serve ogni giorno, questo per evitare di compromettere il giusto appetito per il pasto successivo.
– Se non sei sovrappeso, dopo aver fatto attività sportiva puoi fare una merenda più ricca, poiché abbiamo speso energia in più per lo sport, attingendola dai nostri depositi che, se sono nella norma, devono essere reintegrati.
– La merenda deve solo “ricaricarti”. non deve farti arrivare troppo sazio al pasto successivo, ma neanche troppo affamato, tra la merenda e il pranzo (o la cena) devono passare almeno due ore. Spesso, una merenda troppo ricca ci riduce l’appetito per il pasto successivo che consumeremo in quantità insufficiente alterando, così, il giusto ritmo dei pasti.
– Varia spesso la tua merenda, in modo da variare anche i nutrienti che ti fornisce: una porzione di frutta fresca, o un frullato, o una merendina, o uno yogurt, o un piccolo panino dolce o salato, o 3-4 biscotti. La dieta deve essere variata per assicurare tutti i nutrienti al nostro corpo, quindi ogni pasto deve variare giorno per giorno.
– Ricorda che sui prodotti confezionati, come le merendine dolci da forno, puoi leggere in etichetta il valore nutritivo: ad esempio, una merendina può contenere mediamente da 120 a 200 kcal; leggere l’etichetta ti aiuterà a mangiarne la quantità giusta. E’ sempre bene leggere le etichette di tutti i prodotti alimentari, impareremo molte cose utili e terremo sotto controllo eventuali carenze o eccessi alimentari.
– Cerca di non mangiarla mentre studi o guardi la tivù. Come per gli altri pasti, la merenda merita una giusta pausa affinché ci si possa rilassare e gustare ciò che si sta mangiando.
– Muoviti il più possibile: cammina, corri, sali le scale di casa a piedi, fai giochi di movimento, così potrai tenerti sempre in forma. Il movimento spontaneo aiuta a spendere l’energia che introduciamo con il cibo più di quanto si pensi. Inoltre, il movimento mantiene allenato il sistema muscolare e in buone condizioni il sistema cardiocircolatorio.
– Controlla regolarmente il peso e l’altezza.

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