Da circa trent’anni la Geobiologia studia, con l’aiuto delle attuali conoscenze scientifiche e di mezzi adatti, le influenze della Terra sulla vita.

I suoi fondatori, per lo più tedeschi, hanno constatato che la patogenesi di molteplici malattie dipende dall’ambiente in cui si vive. Tra i fattori geopatogeni, evidenziati dalle ricerche, vi è la rete di Hartmann o rete H: essa è la conferma dell’influenza sugli esseri viventi delle “anomalie” geologiche, quali possono essere faglie o corsi d’acqua sotterranei e l’irraggiamento cosmico. Gli effetti dei punti geopatogeni, cioè degli incroci o nodi dei raggi tellurici generati dalle faglie, dai corsi d’acqua sotterranei, ma anche da influenze cosmiche e da mutazioni ed emissioni elettromagnetiche da inquinamento industriale, possono venire messi in evidenza da strumenti adeguati, quali i geomagnetometri o dai georitmogrammografi. Jean Picard, studioso di geopatologia, afferma che viviamo immersi in un immenso campo elettromagnetico, risultante, in natura, dagli scambi di energia permanenti tra la terra ed il cosmo: “… ogni essere vivente è una macchina elettromagnetica, un ricevitore, un condensatore, un trasformatore ed un’emittente (contemporanea- mente!), sensibile alle armonie del cosmo (ed alle disarmonie create dall’uomo !).

..”. Occorre quindi prendere coscienza delle complesse interazioni che avvengono tra il nostro organismo e l’ambiente in cui siamo immersi, a tutti i livelli, al di là di una sensibilità od intuizione istintiva. L’inquinamento elettromagnetico, contribuisce in maniera pesante a determinare l’insorgere di moltissime patologie, tra cui anche le più gravi malattie degenerative, come il cancro, soprattutto indebolendo intimamente il sistema di regolazione delle difese immunitarie e dell’omeostasi cellulare, a causa delle stimolazioni disarmoniche, naturali o artificiali, a cui è sottoposto l’intero organismo, in modo particolare nelle parti più “sottili” della materia di cui siamo fatti. E questo è ancor più facile da capire se, come dimostra la Fisica più avanzata, si pensa che la materia altro non è che un momento di addensamento dell’energia. La vita è energia ed obbedisce alle leggi universali di trasformazione, adattamento e trasmutazione, che non potranno mai essere valutate soltanto coi parametri della scienza accademica. Lo squilibrio elettromagnetico degli esseri viventi, si può oggi misurare grazie alle applicazioni dell’elettrofisica, che permettono di valutare il potenziale elettromagnetico, elettrico e dielettrico e di comprendere meglio gli effetti dell’ambiente sugli esseri viventi.

Le varie scienze sono tutte collegate le une alle altre e sono tra loro sinergiche, costituendo un vasto tessuto: esse fanno parte di uno stesso sistema che spazia dall’infinito cosmico all’infinito atomico. La vita sulla terra si compone di tre aspetti indissociabili: la materia, i suoi stati ed i fenomeni che la caratterizzano. Per mezzo di questo approccio globale, olistico, alla vita ed in particolare all’uomo, è possibile studiare l’influenza degli irraggiamenti di origine tellurica, cosmica, ed artificiale sul suo stato di salute e di come l’uomo possa ricevere, captare, modulare, adattarsi e, soprattutto, orientarsi attraverso la relazione microcosmo/macrocosmo. L’ IRRAGGIAMENTO E LE CORRENTI Posti tra cielo e terra, nell’equilibrio cosmo/tellurico, la vita è stata originariamente concepita per essere in armonia. Il nostro pianeta può considerarsi come una “cometa magnetica”, che gira su se stessa spostandosi nell’universo. Questi movimenti generano fenomeni magnetici ed elettrici d’induzione, sia nel suolo che nelle acque che nell’atmosfera. Tali fenomeni alimentano un sistema complesso di particelle e di cariche in movimento, tutte in stretta relazione tra loro.

Questo campo di forze comprende principalmente l’irraggiamento cosmico, di cui una parte è assorbita o deviata dalla terra, ed è composto anche dalle energie derivanti dai venti solari e lunari, nonchè dall’ irraggiamento tellurico propriamente detto. Recenti studi hanno dimostrato che riceviamo costantemente dal centro della nostra galassia delle onde gravitazionali, che influenzano il campo magnetico terrestre e sono all’origine delle vibrazioni ed onde elettromagnetiche composte. Sembrerebbe essere la molecola d’acqua a servire da principale risonatore delle radiazioni di origine cosmica, infatti essa è una molecola bipolare, cioè instabile (non neutralizzata), e ciò favorisce il raggruppamento molecolare, cosicchè la diversità di distribuzione delle cariche che ne deriva rende la molecola d’acqua orientabile come una calamita. Inoltre la molecola dell’acqua ha una struttura che gli consente di deformarsi sotto l’influsso delle forze galattiche. La modificazione della struttura molecolare dell’acqua in rapporto ai periodi dell’anno, ed i sui effetti, non sono ancora conosciuti: poichè l’acqua è onnipresente in misura massiccia, a partire dalla più piccola delle nostre cellule, lo studio di tale fenomeno apre importanti prospettive circa la possibilità di una miglior gestione della salute dell’intero ecosistema.

L’IRRAGGIAMENTO COSMICO Le onde cosmiche sono radiazioni elettromagnetiche naturali ultrapenetranti. Sono molto più intense negli strati alti dell’atmosfera, che a livello del suolo, ed hanno punte di minima intensità verso le ore 12 del giorno e di massima intensità verso le ore 24 della notte. Esse possono penetrare l’acqua sino ad una profondità di circa quaranta metri, pari a circa metri uno virgola ottanta di piombo; i raggi cosmici sono cento volte più penetranti dei raggi X di più alta frequenza. L’irraggiamento cosmico, oltre ai raggi solari che producono i noti effetti di luce e calore, è dato da microonde, sempre presenti, che vibrano ad altissima frequenza (sino a settanta milioni di Hertz), le quali si originano al di là del sistema solare. Tali forze, generano un’energia che pare essere essenziale per la stimolazione delle funzioni vitali dei viventi. Tutti gli astri sono immersi, anzichè nel vuoto, come si immaginava sino a poco tempo addietro, in un campo di radiazioni di varia natura che è la loro fonte di energia e di vita; si presume che tale energie costituiscano un campo interastrale di origine elettromagnetica.

L’IRRAGGIAMENTO TELLURICO Oltre alle energie provenienti dal cosmo, ne esistono altre di origine terrestre, a cui viene attribuito il nome di irraggiamento tellurico. Ogni anomalia nella costituzione geologica del sottosuolo, può tradursi in superficie in una perturbazione localizzata, espressa da linee di forza anomale. Ad esempio, la presenza di corsi d’acqua sotterranei può produrre in superficie degli effetti che sono misurabili: anomalie del campo magnetico terrestre, aumento della carica elettrica dell’aria e del suolo, aumento della forza del campo d’onde ultracorte, diminuzione dell’irraggiamento infrarosso lungo, disordini microsismici; si evidenzia anche la presenza di correnti telluriche ed elettriche naturali, circolanti nel suolo a profondità variabili. E’ utile sapere che l’intensità ed il potenziale di queste correnti, aumentano coll’avvicinarsi di una depressione atmosferica ed in particolare prima dello scatenarsi dei temporali. LE CORRENTI TELLURICHE Induzioni elettromagnetiche provenienti dall’attività del nucleo terrestre, sono probabilmente l’origine che genera le correnti telluriche.

Benchè la loro intensità sia debole, queste correnti che scorrono da qualche metro fino a qualche chilometro di profondità, seguendo vene d’acqua, filoni metalliferi, accidenti geologici quali le faglie, approfittano dei suddetti fattori per sommarvi la loro forza originaria e quindi sfuggire dal suolo, irradiandosi ad di sopra di esso. In queste circostanze possono perturbare l’equilibrio dei luoghi che attraversano. Se scorrono a piccole profondità, le correnti telluriche possono perturbare il normale campo magnetico terrestre esterno e pare che producano effetti non trascurabili sul mantenimento e sullo sviluppo dei processi biologici che avvengono nelle loro zone di influenza. Tali correnti sono molto deboli, dell’ordine dei millivolt, che seppure sia un’ordine di grandezza piccolo, nel tempo interferisce in maniera notevole sui processi biologici. LE CORRENTI IDROTELLURICHE Le correnti idrotelluriche sono il risultato dello spostamento dell’acqua all’interno di strati geologici porosi, indipendentemente dalla topografia del suolo, sotto la stimolazione di una corrente elettrica di debole intensità esistente tra due terreni di natura molto differente e polarizzati.

L’acqua, in questo caso, risale i pendii e si trova nei luoghi meno sospettabili, a causa dell’elettrofiltrazione indotta dalla differenza di potenziale tra i due terreni. Queste correnti generano in superficie della gravi perturbazioni energetiche, che hanno effetti letali sull’equilibrio e sulla salute della cellula, spesso arrivando a prudurre anche patologie tumorali. IRRAGGIAMENTI E CORRENTI ARTIFICIALI Una sorgente artificiale, ad esempio una centrale elettrica industriale, può essere un’ulteriore fonte di correnti telluriche vagabonde. Ma anche l’irraggiamento prodotto da cavi elettrici ad alta tensione o da stazioni emittenti radio-televisive, dallo scintillio dei motori a scoppio, dalla radioattività di prodotti artificiali, dalla concentrazioni di grandi masse metalliche, sia mobili che immobili, sono da tenere in considerazione quali agenti attivi nel partecipare alla costituzione dei campi di forza in cui siamo immersi continuamente. A questo punto è necessario precisare che correnti e radiazioni sono due componenti dei campi di forza che spesso vengono confuse nei loro effetti, ma che devono essere distinte tra loro, poichè le correnti variano in intensità, quindi si può dire che pulsino, mentre le radiazioni sono caratterizzate dalla loro frequenza, quindi dalla loro oscillazione.

ECOSISTEMA ENERGETICO Le radiazioni cosmiche che attraversano l’atmosfera, sono in parte captate dal suolo, giungendo sino a profondità considerevoli; le condizioni di questo assorbimento modificano il campo elettromagnetico del suolo, il quale riemette, a seconda della sua conducibilità, un altro irraggiamento per riflessione, diverso, in certa misura, da quello che ha ricevuto. Tra le componenti delle radiazioni provenienti dalla terra, sarebbe da tenere in considerazione un irraggiamento di neutroni prodotti da un fenomeno nucleare naturale di fissione degli atomi nelle profondità della crosta terrestre. Gli effetti si evidenziano per mezzo di una radiazione termica del suolo non dovuta ad una perdita di calore da parte del nucleo terrestre. La fissione nucleare produce anche raggi alfa, beta e gamma che vengono assorbiti in gran parte dalla terra, mentre i neutroni, dotati di una grandissima energia e di grande potere di penetrazione, si irraggerebbero al di fuori della crosta terrestre sotto forma di neutroni termici, avendo ceduto quasi tutta la loro energia collidendo,nel loro viaggio, con i nuclei degli atomi di idrogeno, giungendo quindi a possedere l’energia cinetica degli atomi di gas, che è debole.

L’irradiamento di neutroni, ormai a debole energia, carica delle sue radiazioni il suolo e la sua struttura minerale. Tale radiazione costituisce la radioattività naturale del terreno ed interviene significativamente nel determinare i processi biologici. IL RUOLO DELL’ACQUA L’effetto composto dell’irraggiamento cosmico, tellurico, e di quello artificiale, che ormai non può più essere considerato trascurabile, provoca delle risonanze e delle interferenze energetiche che pervadono ogni cosa, animale, vegetale e minerale. Come già detto, è la molecola dell’acqua che agisce come cassa di risonanza del campo prodotto da queste interferenze. Questo anche perchè essa è ovunque, in vari stati di aggregazione molecolare: gli oceani , i mari, i fiumi ed i laghi, in superficie o sotterranei, le nubi, la pioggia, le goccioline d’acqua in sospensione nell’aria e che costituiscono l’umidità atmosferica. L’acqua è il principale costituente della vita, nelle sue varie forme: noi stessi siamo costituiti da circa il settanta per cento di acqua. Inoltre la sua conducibilità elettrica non è trascurabile.

Le correnti d’acqua circolanti nel sottosuolo, dotate di proprietà elettrochimiche, scorrendo attraverso le sabbie, le ghiaie ed altre faglie terrestri generano una corrente elettrica misurabile sulla superficie del suolo. La differenza di potenziale da cui questa corrente è prodotta è generata dalla bipolarità esistente tra il letto di scorrimento delle acque, che assume una carica negativa, e l’acqua stessa , che invece assume una carica positiva. Queste particelle elettriche positive si spostano normalmente a velocità lentissime, dieci metri al giorno, e provocano correnti misurabili dell’ordine dei millivolt. Ma nel caso di velocità elevate, esse provocano una liberazione di energia che determina un campo di induzione elettromagnetica tale da influenzare il campo di microonde sulla superficie del terreno, perturbando l’irraggiamento tellurico dei neutroni termici. L’irraggiamento infrarosso, normalmente distribuito in maniera uniforme dal suolo, è ridotto in estate ed aumentato in inverno, sulla verticale dei corsi d’acqua sotterranei; quando esso è frenato o rinchiuso accidentalmente nel suolo, la concentrazione dei neutroni provoca un aumento del doppio o del triplo dello irraggiamento gamma (osservazione effettuata in rapporto ai valori normali di irraggiamento IR in scorrimento libero).

L’irraggiamento di microonde ed il campo di onde ultra corte del suolo si rinforzano per effetto delle perturbazioni elettriche generate dalle correnti nei minerali del suolo; i momenti magnetici dei loro dipoli molecolari, normalmente orientati secondo l’asse del campo magnetico terrestre, vengono deviati e di conseguenza in quelle zone si hanno manifestazioni di perturbazioni geomagnetiche. Si evidenzia, quindi, che sui corsi d’acqua sotterranei e nei loro dintorni hanno luogo perturbazioni energetiche dannose per gli esseri viventi. GEOBIOLOGIA E SALUTE L’effetto delle falde sotterranee potrà avere degli effetti più o meno intensi a seconda che si tratti di acqua piovana, più pura (almeno in teoria, a causa dell’inquinamento ambientale), o di acque ricche di sali minerali, in quanto dotate di una maggior conduttività. In genere, comunque sono molto vari e frequenti i disturbi che numerosi medici hanno riscontrato su pazienti abitanti su terreni energeticamente perturbati. L’acqua può inoltre drenare tracce di radioattività e caricarne qualsiasi corpo, pietre, argille, marne, ghiaie che divengono a loro volta emittenti.

In tal modo nelle falde e sacche d’acqua sotterranea si origina un fattore che somma ed amplifica le anomalie, e può determinare con facilità gravi ripercussioni sulla salute psico-fisica degli abitanti delle sopraddette zone. Fattori di ulteriore aggravamento sono i vari inquinamenti che l’acqua può subire a causa delle scriteriate attività umane, comprese le discariche sulle rive dei fiumi o in relativa vicinanza di falde acquifere sotterranee, anche se collocate a buona profondità. In questo senso è bene rilevare che le falde acquifere possono essere patogene anche se sono collocate intorno ai trecento metri di profondità. Occorre anche tenere conto del fatto che l’energia emessa da grandi masse di acque sotterranee, pare non riesca ad essere isolata da alcunchè, penetrando agevolmente anche attraverso massicci schermi di piombo. LA RETE H Circa quaranta anni fa, scienziati tedeschi scoprirono che la terra è solcata da una fitta rete di raggi di perturbazione cosmotellurica. Essa è composta da numerosi campi di forza lineari, intersecantesi tra loro in punti detti nodi, composti da forze di varia natura che si sovrappongono e si sommano tra loro.

Il dott. Hartmann, che ne fu fo scopritore e da cui la griglia, o rete H, prese il nome, si accorse che la linee che la compongono formano dei veri e propri muri invisibili, ma misurabili, che dalla superficie terrestre attraversano tutta la biosfera. I muri hanno uno spessore di circa 21 centimetri e sono orientati sugli assi Nord/Sud e d Est/Ovest. Le dimensioni di una singola maglia della rete sono, alle nostre latitudini, di m. 2 (asse N/S) per m. 2,50 (asse E/O), mentre si restringono e si allungano verso i poli e si allargano e si accorciano verso l’equatore. Quindi le dimensioni delle maglie variano secondo la latitudine; per le regioni europee esse oscillano tra m. 1,80 e m. 2,30 (asse N/S) e tra m. 2.50 e m. 3,20 (asse E/O). La rete H, o rete di Hartmann, passa ovunque sulla superficie del globo e si può rilevare direttamente sul terreno, sull’acqua ed all’interno delle abitazioni. E’ interessante ed utile notare che, nell’interno delle abitazioni, nelle stanze con muri che formano angoli retti, si forma una rete H secondaria, disposta con gli assi secondo la direzione dei muri, e di dimensioni minori della rete principale.

Studi eseguiti sulla variazione dei campi magnetici hanno dimostrato che i campi misurati sui muri ed in particolare sui nodi della rete, sono più o meno patogeni per l’uomo, mentre il campo che si trova all’interno delle maglie non lo disturba. EFFETTI DELLA RETE DI HARTMANN Le esperienze di Hartmann ed i risultati di varie ricerche, hanno dimostrato che le anomalie geologiche, quali acque sotterranee, faglie, crepacci, vene minerarie e metallifere, risalite di gas naturale, sono molto più patogene se si sommano ai campi della rete H. I punti più dannosi della rete sono i nodi: le malattie croniche e degenerative si sviluppano principalmente in rapporto alla posizione dei letti e dei luoghi che si occupano abitualmente, quando sono situati sui nodi e se il periodo di esposizione alla loro azione supera i 3 / 5 anni. Sulle linee della rete gli effetti saranno ugualmente nocivi, ma di intensità inferiore, dando origine a patologie di minore importanza. Su uno stesso punto geopatogeno, le reazioni del singolo individuo saranno più o meno intense, a seconda della sua sensibilità e del suo metabolismo, benchè tutti evidenzino sintomi di stress.

Vi sono poi dei nodi la cui patogenicità è estremamente intensa; essi producono sempre la stessa patologia (in genere s tratta di tumori), qualunque individuo vi sia esposto, che colpiscono quasi sempre gli stessi organi. Un esempio di questo fatto è dato dall’incidenza elevata di tumori ad insorgenza spesso rapida e ad evoluzione spesso a breve termine in soggetti abitanti nei pressi di centrali elettriche di dimensioni considerevoli. VARIAZIONI DELLA RETE H La rete di Hartmann subisce variazioni della sua regolarità geometrica e del grado di patogenicità dei suoi campi, in numerose occasioni. Le occasioni di ordine naturale sono date dalle anomalie del suolo e del sottosuolo, dall’avvicinarsi di perturbazioni atmosferiche, in particolare quando si verifica un brusco calo della pressione atmosferica, e dall’imminenza di terremoti, Ma al giorno d’oggi, le anomalie che più spesso e più intensamente perturbano la rete H, sono originate dall’inquinamento elettromagnetico prodotto dalle attività umane: elettrodotti ad altissima tensione, linee elettriche di ogni genere, gigawatt di irradiazioni elettromagnetiche ad alta ed altissima frequenza per telecomunicazioni ed altri usi industriali, centrali elettriche,nucleari, industrie,gli stessi motori a scoppio, sono causa di campi magnetici anomali, di media od elevatssima intensità, che producono una ionizzazione positiva dell’atmosfera, perturbazioni più ò meno intense dei campi magnetici cosmotellurici, creando un ‘ambiente geopatogeno che ha un’influenza profonda ed intensa sulla salute dell’uomo e sulla conservazione della vita su questo pianeta.

Tra i fattori nocivi, vanno ricordati molti materiali da costruzione adottati dalla moderna edilizia, nonchè le resine usate nell’industria degli oggetti d’arredamento. Un fattore che aggrava tutto quanto il quadro, già drammatico, fin qui delineato è, a livello individuale, l’uso di fibre sintetiche nei capi di abbigliamento. poichè anch’esse producono una ionizzazione positiva che sottopone l’organismo a differenze di potenziale dannose, generando cariche elettrostatiche che squilibrano profondamente l’omeostasi cellulare. L’intensità dei campi della rete H subisce anche variazioni secondo un ritmo circadiano. Dalle ore 0 alle ore 2 e dalle ore 12 alle ore 14, si ha un aumento della patogenicità della rete, mentre tra le ore 5 e le ore 7 e tra le ore 17 e le ore 19, l’effetto geopatogeno raggiunge i suoi picchi di minore intensità. CONCLUSIONI Non è più pensabile che le condizioni ambientali originarie, presenti anche sol ad un secolo o due fa, apportatrici di salute possano venire ripristinate in tempi accettabili. Nella migliore delle ipotesi occorrerebbero numerosi decenni, a patto che immediatamente si cessassero tutte le attività inquinanti, ma ciò non è realisticamente ne tecnicamente possibile.

Del resto, le modificazioni degli strati più alti della biosfera, la comparsa di nuovi microclimi e la scomparsa di altri esistenti da tempi lunghissimi, i processi di desertificazione, le sia pur piccole, ma costanti variazioni della biosfera nella sua globalità, la carenza di sostanze minerali importanti nei terreni e qundi nella catena alimentare, non lasciano, alle attuali conoscenze, supporre un ritorno ad un ecosistema globale equilibrato, adatto a conservare e tutelare la vita, in tempi compatibili con la durata media della vita umana. Fortunatamente, gli organismi viventi sono dotati di una grande capacità adattativa per mezzo della quale riescono, almeno in parte, a fare fronte alle attuali emergenze ambientali. Per approfondimenti si veda: Rémi Alexandre – Geobiologia – Red Edizioni.

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