Cosmo-art e Spiritualità

Identità e abito da sposa cercasi

L’identità che caratterizza ciascuna Persona può essere espressa attraverso diverse modalità e una delle più comuni è rappresentata dal proprio stile in fatto di abbigliamento. Analogamente al corpo ed al linguaggio verbale, ogni vestito «parla di noi» e lo fa con maggiore intensità se l’abito in questione è quello da sposa. Da sempre, ciò che desidera maggiormente una donna nel giorno del suo matrimonio è rendere questo momento indimenticabile, unico e speciale. Ma non si tratta soltanto di una ricerca puramente estetica, dettata dalla contingenza del momento o dal gusto, quanto piuttosto di affidare all’abito ciò che maggiormente rispecchia la nostra immagine interiore, la propria emotività, avviando un dialogo con se stessi e con la propria storia personale. Infatti, attraverso la ricerca dell’abito, ci s’imbatte alla scoperta di quel particolare che parla di sè e della propria unicità, quel dettaglio che fa veramente la differenza tra noi e gli altri e che trae ispirazione anche dal dialogo con le generazioni che ci hanno preceduto. Se le nostre madri, nonne e bisnonne hanno indossato gli abiti “sacri” di famiglia, posso desiderare qualcosa di diverso per me che non sia solo il frutto di una tradizione tramandata nei tempi? Come mi colloco rispetto alla visione storica che ha caratterizzato le donne che mi hanno preceduta? Diversamente dai miei avi e prima che il mio amato, sono in grado di sposare fedelmente la mia immagine e quindi confrontami con l’autenticità di tutte le parti che mi rappresentano? In questa ricerca la sposa è quindi chiamata a fare delle scelte in grado di superare alcuni stereotipi saldamente radicati nelle aspettative non solo del costume familiare ma anche sociale, capaci di rinunciare alla solennità del rito religioso bypassando il giudizio esterno, rinunciando allo “status di sposa ideale” in abito bianco e principesco per lasciare spazio all’abito del presente, che sappia donarle fluidità, colore, leggerezza, autonomia di movimento. Che le conceda il giusto spazio di libertà e di respiro nel potersi mostrare così come è, “qui ed ora”. Nella routine delle incalzanti prove d’abito sono racchiusi tutti questi dialoghi silenziosi allo specchio attraverso cui riflettere e sciogliere interrogativi importanti anche sul passaggio d’identità dall’essere figlia a diventare moglie. Accettarsi ed approvasi è da sempre una delle cose più difficili da affermare e la ricerca dell’abito da sposa può diventare allora un valido pretesto per celebrarsi ed essere protagonisti indiscussi delle proprie scelte e della nuova identità che abbiamo deciso di sposare. Se analizziamo l’esperienza nel suo complesso come un passaggio profondo di crescita personale possiamo ipotizzare che la finalità di questa ricerca sia quindi più orientata ad un’esplorazione spirituale ed alla capacità di investire sulla possibilità di scegliere cosa è buono per se passando per un Atelier in cui scegliere i pezzo per pezzo una nuova identità, darsi un’ anima, riconoscersi nella bellezza di un progetto che presto diventerà a due.

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