Sulla scorta del grande e recente successo editoriale dell’egittologia e dei misteri legati a questa antica civiltà millenaria, abbiamo posto qualche domanda a DeTraci Regula, la famosa autrice di “I Misteri di Iside: la rivelazione, il culto, la magia”, Ed. Sperling & Kupfer
Ci può raccontare, in breve, di cosa tratta il suo lavoro?
In poche parole il mio libro tratta della adorazione di Iside in tutti i suoi differenti aspetti, come dea dell’amore, come dea della magia, delle stelle, della salute, della navigazione e di molte altre aree. Sebbene il mio approccio sia da studiosa accademica, basato su una ricerca molto estesa, le mie convinzioni sono più personali. Uno dei punti più importanti del mio libro è il tentativo di dimostrare la presenza di Iside fuori dall’Egitto – in Italia, Grecia, Germania e molti altri luoghi. Molto spesso, la gente pensa che Iside sia soltanto una dea egiziana, ma essi non sanno nulla riguardo ai suoi templi e la sua adorazione sparsa attraverso tutta l’Europa. E’ una divinità davvero universale, adorata da molte razze e culture diverse.
Come veniva raffigurata Iside? E’ stata raffigurata in molte maniere. Personalmente penso che l’immagine romana di Iside fosse la più bella in assoluto. Alcune di queste immagini sono al Museo Nazionale Romano e al Palazzo Reale di Milano. In queste immagini viene ritratta come altre dee romane, ma spesso trattiene in mano il sistrum, un tipo di sonaglio mellifluo. Al suo seno il tessuto è raccolto nel Nodo di Iside, una rappresentazione simbolica del Nodo di Thet, un amuleto rappresentante il sangue sacro di Iside che veniva largamente usato per proteggere la vita e la morte. La sua pettinatura era generalmente forgiata a piccolo disco, a mezzaluna o con delle corna di capelli.
In Egitto, indossava spesso il simbolo del trono e veniva rappresentata mentre sostiene una cornucopia, una vela, o con una mano su un timone. Specialmente nelle immagini più recenti veniva raffigurata seduta su un trono, con in braccio suo figlio Horus attaccato al seno. Questo tipo di raffigurazione è identica a molte successive rappresentazioni della Madonna con Gesù.
Quali sono le relazioni tra Iside e le pratiche di guarigione?
Fu una suprema dea della salute che interveniva in ogni patologia. Inoltre, fu adorata come una divinità alchemica e un gran numero di medicine antiche presero il nome da lei. Una di queste, si diceva, curasse le ferite, i mal di testa, lesioni, ulcere, fratture e perfino i morsi! Alla classe sacerdotale che la serviva era richiesto di conoscere a memoria interi libri di pratica medica e di chirurgia.
Si credeva inoltre che ella apparisse nei sogni di coloro che andavano nei suoi templi della salute, alla ricerca del suo aiuto divino. Nei sogni Iside poteva fare diagnosi e dire al paziente quali trattamenti sarebbero stati più efficaci. Era invocata per ogni tipo di disagio, ma era particolarmente conosciuta per l’aiuto nel campo della vista, nella fertilità, febbri e ogni tipo di malattia infantile. Uno di questi templi, il quale era in sostanza un complesso ospedaliero, chiamato Isis Medica si trovava a Menouthis in Egitto, vicino Alessandria. Iside e il suo consorte Sarapis furono inoltre i divini patroni della scuola di medicina ad Alessandria, che era rinomata come la migliore del mondo antico.
Cosa l’ha spinta in una ricerca di così vaste proporzioni?
Sono sempre stata molto affascinata dalla sua venerazione sotto l’Impero Romano. In particolar modo mi sono interessata dell’influenza del culto di Iside sulle religioni moderne: influenza che si presenta davvero vasta, ma spesso ignorata o rifiutata. Molte rappresentazioni – successivamente identificate come Maria con Gesù – sono cominciate come immagini di Iside con Horus (un’interessante icona di Iside proveniente dalla città egiziana di Karanis, può essere vista a http://wwwumnich. edu/~kelseydb/karanis/KM4.2990_isis.gif).
Le attività quotidiane, le acque sante, perfino il concetto della confessione, comincia con i Templi di Iside e furono inglobati nella Chiesa cattolica. Con il rinnovato interesse della concezione femminile della divinità, Iside ha cominciato a ricevere più attenzione e perfino un’adorazione in tempi recenti. Il periodo di sua maggiore venerazione copre circa tremila anni, sebbene il suo inizio si faccia risalire a circa seimila anni fa.
E quali riflessioni personali le sono state suggerite da questo studio?
Sia percepita come una divinità personale che come un archetipo ispiratore, la sua energia può essere trasformata. In questa complessa età moderna, Iside è il simbolo del divino che unifica sia la scienza che l’arte, la medicina tradizionale e la medicina moderna, i viaggi interstellari e l’intima preghiera. Studiando la sua rivelazione si può comprendere molto riguardo noi stessi e riguardo all’animo umano. Con così tanti scismi, sia religiosi che politici, che dividono e distruggono il nostro modo di oggi, mi piacerebbe che l’energia personificata da Iside potesse ancora affascinarci così come fece nei primi giorni dell’Impero Romano. Queste sono solo alcune ragioni per cui trovo in Iside un infinito ed affascinante soggetto di studio.
a cura di Giampiero Ciappina Voglio acquistare questo libro