Gli ingredienti del perdono: Amore, Accoglienza, Abbondanza

Gli ingredienti necessari per il perdono sono: amore, accoglienza e abbondanza. Proviamo a fare insieme questa ricetta molto buona e che dà un grande nutrimento alla nostra anima, ci fa crescere e trasforma noi e la nostra vita.

Cosa ci serve?

Per realizzare questo piatto che sazierà la nostra fame d’amore, dobbiamo essere consapevoli del tempo e dell’impegno necessari. Le fasi della lavorazione comporteranno un vero cambiamento da elaborare dentro di noi. Per prima cosa decidiamo con amore  di intraprendere questa trasformazione, come avviene nell’elaborazione di ogni ricetta. Abbiamo bisogno di tempo da dedicargli per una migliore riuscita. E’ un cibo da preparare con molta cura, di volta in volta, perché ci nutrirà sempre di più.

Cosa significa perdonare?

Perdonare significa lasciar andare, una situazione, una vicenda, una persona che ci ha ferito procurandoci dolore.

Perdonare vuol dire decidere di non reagire all’offesa che abbiamo subito, rinunciando a vendicarci. Il risentimento che proviamo immediatamente ci invade e avvelena la nostra vita perché vogliamo reagire al torto subito.

Vogliamo avvelenarci la vita?

Come possiamo capovolgere la nostra prospettiva, il nostro punto di vista dopo aver elaborato tutto il dolore per l’offesa subita? Perdonare significa decidere di farci un grande dono: “per Dono”. Il dono non è rivolto solo alla persona che ci ha procurato dolore e rabbia ma è soprattutto un dono prezioso per noi.

Il cibo che ci sazia…..

Questo cibo è in grado di nutrirci molto e la sua elaborazione richiederà un ingrediente fondamentale e imprescindibile: l’amore.

Solo attraverso l’amore che ci rivolgiamo riusciremo a comprendere quanto sia spiritualmente preziosa la realizzazione di questo nutrimento.

Perdonare ha un significato profondo e molto importante e in Antropologia Cosmoartistica diventa fondamentale per la trasformazione della nostra vita in una vera e propria opera d’arte. Esso ci libera da catene antiche.

Quando ci troviamo in una situazione in cui sentiamo di aver ricevuto un torto, un ingiustizia ci sentiamo molto addolorati e arrabbiati. Questo perché?

Torna il passato…

Perché si riapre una “Ferita” che ci riporta alla nostra storia, al nostro passato e alle vicende che l’hanno caratterizzato. E’ per questo che siamo spinti subito da una pulsione reattiva, un bisogno di colpire, di vendetta e stiamo molto male. Sentiamo il dolore forte dentro di noi e non riusciamo a vedere la situazione con calma e lucidità. La rabbia ci porta ad essere ciechi e sordi e non ci permette di ragionare, ma solo di percepire il desiderio di colpire a nostra volta. Questo accade tante, tante volte nella vita di tutti i giorni, sopratutto al lavoro, in famiglia, nella coppia.

Secondo ingrediente:

Perciò il secondo ingrediente fondamentale di cui abbiamo bisogno è l’accoglienza della nostra storia, della nostra intera persona senza se e senza ma. Accoglienza significa abbracciarci dolcemente per riscaldare il nostro cuore, per comprendere la nostra storia e il nostro passato.  Gli altri possono averci fatto del male o ci hanno colpito, possiamo essere stati vendicativi, possiamo avere sentimenti ostili, ma decidiamo di accoglierci profondamente e di rinunciare a reagire all’offesa subita, non rimanendo esclusivamente legati e fermi nelle nostre posizioni, ai fatti accaduti.

La nostra prospettiva ha bisogno di un radicale cambiamento di posizione: sentiamo tanto dolore perché si riapre una ferita passata e quindi il fatto accaduto non riguarda oggi. Dobbiamo spostarci emotivamente e non rimanere ancorati ai fatti oggettivi. Questo passaggio richiede molto amore….. una “dose” che non è mai troppa. Facciamo appello a tutta la nostra capacità di amare che oggi va messa in campo solo per noi, per la realizzazione della nostra vita. E’ un dono ardito di questi tempi, ma ne siamo tutti capaci.

Dopo che avremo utilizzato questi due ingredienti: amore e accoglienza per realizzare il perdono abbiamo bisogno di tutto il nostro coraggio e la nostra forza decisionale di volerci perdonare per tutte le volte che abbiamo scelto di reagire, di lasciarci trascinare nel vortice della rabbia che ci ha tenuto imprigionati per anni. Con questo strumento potentissimo rappresentato dall’imparare a perdonare si apriranno le porte dell’abbondanza e della libertà permettendoci di appropriarci finalmente della nostra vita.

Il perdono ha bisogno di tanto amore e accoglienza per arrivare alla grande abbondanza di bellezza che emergerà nella nostra vita e che ci renderà esseri liberi.

Essere liberi

La libertà e l’abbondanza arriva proprio dal non essere imprigionati dalla reattività legata a un passato già passato.

Con il tempo, nutrendoci del perdono, avremo la possibilità di assaporare una libertà di sentimenti ed emozioni mai provata. L’abbondanza arriva proprio dalla libertà di poter vivere nella gioia, riconciliati con il mondo. Ci approprieremo del sapore per la vita che ci aprirà le porte che abbiamo trovato sempre chiuse. Arriverà un abbondanza di doni e di Bellezza che non abbiamo mai vissuto. Potremo sperimentare esperienze da vivere pienamente, dandoci un raggio di azione e libertà molto più ampio e gratificante.

Una ricetta rivoluzionaria

E’ proprio una ricetta rivoluzionaria!  Di cui appropriarsi sempre di più in un epoca in cui tali sentimenti sono offuscati da un clima di ostilità e di odio. Fortunatamente non siamo gli unici a parlarne ma in questo periodo si sta divulgando anche un film documentario dal Titolo “Choose Love” che tratta proprio del tema del perdono. Il film parte dalla testimonianza emblematica di Nelson Mandela fino ad arrivare a gente comune come noi a cui sono accaduti eventi traumatici. Questo viaggio nel mondo del perdono ci conduce dentro la nostra storia e il nostro essere intimo e spirituale. Attraverso il perdono abbiamo la possibilità di sperimentare il nostro potere autentico di essere noi a decidere come vogliamo vivere la nostra vita: imprigionati dall’odio oppure liberi  di essere!!?

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Counselor professionista - Arte terapeuta - ai sensi della legge 4/2013 - Con il metodo dell'Antropologia Cosmoartistica - Iscritta al registro del CNCP, Docente e Tutor dell'Istituto Solaris

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