Concezione olistica delle disfunzioni del pavimento pelvico
Ogni essere umano rappresenta un sistema biologico unico ed irripetibile, anche per se stesso, alla ricerca dell’equilibrio e dell’armonia con il proprio ambiente interno (microcosmo) ed esterno (macrocosmo), regolato e determinato dal sistema anatomico fasciale (trait d’union somato-funzionale) e da quello neuropsicoimmunoendocrino (trait d’union omeostatico), con l’obiettivo dell’evoluzione superiore della specie.
Tutti gli organi e strutture corporee, in modo particolare il “sistema” multifunzionale pelviperineale, sono in sinergia metabolica ed anatomo-funzionale, grazie ad una struttura di natura connettivale, che li avvolge, sostiene, dirige e nutre: la “fascia”. Lo stato di benessere biopsicofisico statico e dinamico delle strutture corporee viscerali (organi pelvici urogenitali e retto-anale) e somatiche (bacino – articolazioni- fasce – muscoli pelviperineali) è determinato dall’eutrofia e integrità anatomo-funzionale della fascia: in essa scorrono i vasi sanguigni, linfatici e le fibre nervose, permettendo loro un incessante lavoro di drenaggio delle sostanze tossiche ed un apporto nutrizionale ottimale.
Tutti i distretti corporei per mezzo della fascia, lavorano in sintonia e sinergia, concorrendo a determinare l’equilibrio bioenergetico e biomeccanico, che possiamo definire: “Costante Posturale Globale” (CPG). La CPG è il risultato della programmazione posturale continua strategica, controllata dal network centrale (schema corporeo) del sistema nervoso, attraverso cui l’organismo media gli input propriocettivi ed esterocettivi, nel tentativo adattamento-compromesso, tra l’esigenze della struttura-funzionalità corporea e le caratteristiche ambientali-vita di relazione. La CPG condiziona e determina l’assetto strategico statico-dinamico e l’equilibrio tridimensionale posturale intrinseco del bacino e delle strutture pelviperineali, di “sistema unico” multifunzionale: la cd “Costante Posturale Pelvica” (CPP), strumento (network) d’equilibrio di auto riprogrammazione, necessario per l’espletamento delle funzioni fisiologiche uroginecologiche ed ano-rettali. La versatilità funzionale complex pelvica – sfinterica è possibile grazie a meccanismi neuroendocrini di controllo anticipatori di feed forward (capacità di previsione e preparazione alla funzione-azione, dipendente dalle esperienze precedenti, memoria-schema corporeo) e dalla capacità di correzioni compensatorie rapide di feed back, condizionata dall’eutrofia strutturale.
La costante posturale pelvica rappresenta un’entità ideale: l’assetto posturale fisiologico degli organi e strutture pelviperineali, mediante il quale queste espletano le varie funzioni proprie specialistiche, in sinergia e accordo con la costante posturale globale. L’integrazione dei dati locali e generali avviene nel network centrale che rielabora e processa, momento per momento, le variazioni funzionali e patologiche, determinando lo “schema corporeo attuale” che detta le condizioni e guida la funzionalità globale, nel rispetto delle tre leggi fondamentali biofisiche:
– non dolore, confort
– efficacia della funzione
– risparmio energetico.
La valutazione diagnostica della CPG e della CPP è effettuata mediante l’esame posturale globale e locale, statico e dinamico delle catene muscolari ascendenti e discendenti e dei “recettori posturali” (vestibolare, stomatognatico, oculare, podalico, psico-emozionale, cutaneo, muscolo-articolare).