Errori e responsabilità: “Ti chiedo scusa!”

Cosmo-Art e la coppia

Errori e responsabilità; saper dire: “Ti chiedo scusa!”. Pronunciare queste parole non è semplice; significa ammettere di poter fare degli errori. Ciò è legato al prendere atto di poter sbagliare e di conseguenza di avere delle responsabilità nel nostro agire. Fare errori ed avere delle responsabilità riguarda la vita di ciascuno di noi.

Può capitare che, attraverso le nostre parole, o il nostro agire possiamo ferire gli altri. Talvolta non ci rendiamo conto che possiamo provocare dispiacere e dolore. E’ facile entrare nella trappola del pensare Io non sbaglio mai, a me queste cose non succedono.

Invece, più di quanto non crediamo, anche senza rendercene conto, possiamo ferire. Non siamo tutti uguali e possiamo avere sensibilità molto diverse.

Errori e responsabilità: non sono infallibile

Nel mondo lavorativo, in famiglia, nella coppia, ci rapportiamo con molte persone. Nascono spesso incomprensioni, fraintendimenti dovuti proprio ai diversi modi di interagire fra le persone.

Può capitare di sbagliare! Ciò vuol dire: non pensare di essere infallibili e universalmente giusti, sempre e comunque con tutti.

Pensare di essere nel giusto a prescindere, non aiuta a confrontarsi: ciò che per noi è comprensibile, per l’altra persona può non esserlo e dobbiamo capirne il motivo. Possiamo dire che è come entrare in contatto con l’altro attraverso le sue lenti.

Ti chiedo scusa: un modo per entrare nel mondo dell’altro

Un modo efficace per entrare nel mondo di chi mi è di fronte è ascoltare le sue ragioni. L’ascolto è efficace quando è sincero e frutto del desiderio di trovare un punto d’incontro. Ciò comporta il fatto di mettersi in discussione; che è alla base della gestione dei conflitti risolti in maniera costruttiva.

Teniamo presente un altro fattore, che in molti casi il torto, l’offesa, è presente in entrambe le parti. Questo comporta un’assunzione di responsabilità.

Saremo proprio noi a scegliere di andare incontro all’altro rinunciando a rimanere arroccati nelle nostre posizioni?

Per scendere dalla nostra torre abbiamo bisogno di una buona dose di umiltà. Per dire Ti chiedo scusa in maniera autentica dobbiamo avere il desiderio di ristabilire un rapporto con la persona offesa. Predisponendoci a voler riaprire il dialogo sincero.

Per fare ciò è necessario imparare ad essere flessibili e aperti per comprendere colui che è diverso da me, per andargli incontro.

Non è semplice andare incontro a colui che pensiamo ci abbia ferito, ma possiamo riuscirci se lo vogliamo. Innanzi tutto abbiamo bisogno di essere consapevoli che possiamo fare degli errori per poi dirigersi verso la strada dell’assunzione delle nostre responsabilità.

Errori e responsabilità: sapersi trasformare

Imparare a comunicare le nostre scuse non significa essere deboli. Anzi! Dimostra senso di responsabilità e coraggio. Il coraggio di chi non si sente universalmente giusto, o in poche parole onnipotente.

Vuol dire che siamo persone cresciute in grado di valutare le nostre azioni con oggettività, senza presunzione. Con il desiderio di dare un senso alle cose, senza cercare per forza un colpevole.

Siamo grandi ormai, e siamo in grado di trasformare i problemi in risorse per poter continuare a crescere come dei veri alchimisti: capaci di trasformarsi e di trasformare le situazioni complicate e difficili, e talvolta dolorose da affrontare, in opportunità di crescita. Per poter ricercare una riparazione da condividere che ristabilisca il dialogo.

Chiedere scusa diventa in tal modo un’arte che richiede sensibilità e la capacità di essere responsabili.

Potremo iniziare con il dimostrare il nostro sincero dispiacere e trovare un modo efficace per comunicarlo a chi abbiamo ferito. Diamoci il tempo di riflettere attentamente sull’accaduto. Analizziamo il punto di vista altrui e cerchiamo di comprendere in che modo ciò che è abbiamo detto o fatto abbia offeso l’altra persona.

Questa analisi ci accompagna verso la presa di coscienza del fatto che facciamo degli errori ma non per questo dobbiamo considerarci persone sbagliate.

Ti chiedo scusa: un per-dono d’amore

Spesso l’errore viene demonizzato e perciò chiedere scusa diventa ancora più difficile. James Joyce ci dice che i nostri errori non sono altro che “portoni verso la scoperta“. La scienza stessa è piena di incredibili serendipità in cui famosi scienziati fecero una scoperta dopo uno degli errori più opportuni, ovvero scoperte o ritrovamenti fortuiti ed inattesi.

Tutti noi perdiamo meravigliose opportunità di imparare e migliorare trattando l’errore come negativo e deplorevole. Non voglio con questo elogiare e avallare gli sbagli, bensì invitarvi a cogliere il senso e il significato delle opportunità nascoste dietro l’errore, e allo stesso tempo alla capacità di sapersi scusare.

Il perdono autentico che possiamo imparare ad esprimere pronunciando le parole: “Ti chiedo scusa” rappresenta la più alta capacità dell’uomo di saper riparare al suo agire. Comporta un atto donativo da rivolgere verso l’altro ma che ritorna verso di noi con una grande forza spirituale rigenerativa.

Il perdono è, prima di tutto, una posizione interiore mai scontata e semplice da perseguire, che indica in modo inequivocabile a che punto siamo della nostra crescita. E’ l’evidente decisione di essere coraggiosi e maturi, consapevoli del nostro valore.

Oggi impariamo a riconoscere i nostri errori e a mettere in pratica questa sana virtù del saper chiedere scusa perché questa pratica non intacca la nostra persona ma ci rende persone libere, coraggiose e di grande valore.

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3 COMMENTI

  1. Cara Federica,
    questo tuo bellissimo articolo mi ricorda quanto sia importante avere cura nelle parole che rivolgiamo agli altri. Spesso sbagliamo è vero, ma quanto è bello sapere che abbiamo tante possibilità per riparare? Ti ringrazio perché mi hai ricordato che l’errore non va demonizzato ma che può essere una forte spinta verso il cambiamento e la crescita. Ti abbraccio.

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