Siamo tutti collegati tra di noi

Noi siamo tutti collegati da una connessione che ci lega a livello quantico (particelle energetiche subatomiche) sia materialmente che spiritualmente.

Siamo tutti in comunione come una sola entità: l’umanità.

Raramente, però, ce ne rendiamo conto. Qualcuno dei grandi del passato l’aveva compreso ed anche detto, ma non è stato molto creduto, poichè continuiamo a considerarci singoli individui percettori ognuno della sua realtà soggettiva, separati uno dall’altro fino ad arrivare ad odiarci ed a farci la guerra.

Può una componente di un’entità far guerra ad altra componente dell’entità stessa di cui è parte?
Può la mano destra odiar la mano sinistra, può l’occhio esser in guerra con lo stomaco?
Eppur è quello che accade perchè non abbiamo compreso di esser tutti componenti di una inscindibile entità dove il separare ed il contrapporsi porta solo al crollo dell’intero sistema.
Se ci amassimo saremmo sensibili alla sofferenza di parte di questa entità, sentiremmo le insofferenze ai sorprusi di una parte di essa nei confronti di un’altra parte, gli innumerevoli tagli che abbiamo prodotto alla rete di connessione quantica (comunicazione tra particelle subatomiche) hanno fatto sì che ci resta sempre più difficile essere in comunione tra di noi.

Se siamo ancora un pò sensibili possiamo scoprire che dove buona parte dell’ umanità sta dirigendosi è lontano dal progetto divino e porta alla distruzione della rete sincronica, questa secondo lo stesso progetto ci vedeva tutti connessi in una grande comunione d’amore.
Il sincronismo della comunione risulta molto minato dalla separazione che attualmente esiste tra le parti (componenti della comunione stessa), così anche l’interconnessione quantica che in un universo olografico dovrebbe invece vederci tutti in comunicazione, questa è una delle ragioni per cui le scoperte della fisica quantica non trovano facile applicazione e concretezza nel campo della consapevolezza dell’uomo e delle capacità della mente.

I qbit, intesi come dati informativi, circolano tra di noi senza essere recepiti se non da pochi soggetti altamente sensibili (intuitivi) che hanno come una visione dall’alto della realtà che si concretizza man mano davanti a noi.
Questi possono captare le informazioni, ancora faticosamente circolanti nell’universo olografico, la cui rete di collegamento ha serie difficoltà sia di interconnessione che di sincronismo.

Un esempio di grande turbativa di tale connessione è la mancanza di sincerità tra gli uomini per cui la mancanza di verità circolante ostacola tantissimo la comunicazione spirituale tra uomo ed uomo. Solo mettendoci in uno stato di benevolenza reciproca possiamo recuperare la comunione tra di noi parti componenti di una unica entità: l’umanità!

Prendere coscienza di tutto ciò è importante così come è importante comprendere che significato ha quando percepiamo qualche segnale intuitivo che illumina il cammino della vita del nostro essere.
Scoprire che la realtà della vita che normalmente ci scorre accanto è molto diversa da come siamo abituati a percepire ci pone con distacco, non fatto d’indifferenza ma di benevolenza e compassione, davanti al nostro prossimo rendendoci capaci di poterlo aiutare ad andare verso Dio insieme a noi!

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