Gli scopi e le finalità di questa esperienza in ambito aziendale

Una innovativa esperienza per facilitare i rapporti umani e sviluppare in azienda cooperazione, amicizia e nuove capacità basate sui legami affettivi.

Sta cominciando una nuova rivoluzione.
E forse stavolta è quella buona. Quella davvero in grado di produrre una nuova iniezione di umanità e salute psicologica nell’organismo sociale più provato dai modelli esistenziali forsennati e innaturali che caratterizzano la società contemporanea: il mondo del lavoro e le aziende che lo costituiscono.

Già da tempo è mutato il vecchio paradigma legato ad una visione rigidamente verticistica e meccanicistica dell’azienda. Ci si è già chiaramente accorti che un’azienda non è soltanto un nome, un marchio, un prodotto o un servizio. Dietro ogni nome, dietro ogni marchio, dietro ogni prodotto o servizio c’è un insieme di uomini e di donne. C’è un insieme di persone. Ed ogni persona è molto di più del ruolo professionale più o meno prestigioso che ricopre, della semplice definizione in un organigramma o del suo numero di matricola…, ogni persona è una identità completa che si muove costantemente nelle sue sensibilità, nelle sue emozioni, nei suoi bisogni e nei suoi sentimenti.

A partire da questa comprensione, se nell’ambiente di lavoro si creano le condizioni per percepire, conoscere e relazionarsi con l’altro a partire dalla considerazione del suo “essere”, questo significa saper “attivare” una poderosa forza vitale a sua volta in grado di creare motivazione, entusiasmo, amicizia, vincolo con gli altri e con il comune scopo aziendale. Per questo, insegnare a relazionarsi gli uni con gli altri ad un nuovo livello di apertura e di sensibilità è ciò che nel futuro andrà sempre più caratterizzando le esperienze di formazione proposte da chi all’interno dell’azienda si occupa di Risorse Umane.

La via delle relazioni “umane”.
Occorre dunque che parallelamente alla doverosa cura delle proprie competenze professionali, le persone che lavorano insieme o che collaborano in un gruppo siano indirizzate, facilitate ed aiutate nel “ricordare” che posseggono straordinarie qualità umane. E che la cura, la conoscenza e l’incontro con le loro qualità umane sono il passo fondamentale per nutrire sé stessi, la propria vita e tutte le proprie relazioni, comprese naturalmente quelle con i compagni di progetto e di lavoro.

Occorre ripartire dalla possibilità insita in ogni essere umano di scoprire dentro di sé sensibilità e percezioni in grado di permettergli di comunicare con il mondo con piacere, gioia, efficacia e nutrimento. Questa è la premessa indispensabile per arrivare ad una realtà ambientale nella quale si possa respirare armonia, complicità, divertimento, autenticità e reciproco aiuto. Se la “mission” aziendale viene impiantata su un simile terreno è pressochè inevitabile che nascano chiarezza di intenti, ottimale distribuzione del lavoro, piacere della responsabilità, unione di gruppo, valorizzazione del lavoro altrui e felice realizzazione degli obbiettivi strategici.

L’innovazione e l’efficacia della Biodanza
La nuova sfida è quindi COME FARE per risvegliare nel modo più facile, naturale e…irreversibile la riscoperta delle proprie qualità e delle proprie migliori sensibilità nelle persone che compongono un team o partecipano alla stessa vita aziendale. Biodanza è attualmente una delle risposte migliori e più complete per raggiungere questo obbiettivo. Biodanza non è una tecnica, non è teatro, non è simulazione o role-playing, non è psicodramma, non è un approccio mentale allo sviluppo umano, non implica di arrivare ai risultati attraverso l’esercizio della volontà e naturalmente non è una danza,… Biodanza è un esperienza reale, vissuta e condivisa insieme, nella quale ciascun partecipante ha la possibilità di entrare in “momenti di vita” nei quali incontrare ed esprimere il meglio della sua umanità, delle sue qualità umane e delle sue sensibilità.

Questi momenti, che insieme costituiscono ogni volta un percorso interiore, sono prevalentemente non verbali e sono sostenuti ed aiutati dalla forza della musica che ha semplicemente lo scopo di renderli più intensi e più facili. Lo scopo finale è quello di favorire una percezione di sé stessi sempre più aperta, reale, comunicativa e basata su un espressione di sé sensibile, integra e capace.

I Principali obbiettivi della Biodanza in azienda
· Riscoprire che dietro ad ogni ruolo professionale c’è una persona.
· Riscoprire che tutte le persone hanno fondamentalmente gli stessi bisogni di attenzione, valorizzazione e sensibilità.
· Riscoprire che in ciascuno di noi esiste il potere di una naturalezza percettiva e comunicativa in grado di creare e di comunicare con un’efficacia incomparabile.
· Riscoprire che è possibile imparare insieme a creare nuove relazioni nelle quali ognuno può manifestare sé stesso a partire dalle proprie intelligenze più autentiche e sensibili nutrendo così con una appagante comunicazione di sè l’ambiente nel quale lavoriamo.
· Riscoprire l’appagamento personale delle relazioni autentiche ed empatiche rispetto a quelle fredde e distaccate per scoprirsi più simili, più vicini, più autentici e più capaci di collaborare realmente.
· Riscoprire che la nostra autostima e tutti i nostri significati si nutrono costantemente della qualità delle relazioni che instauriamo intorno a noi.

Gli effetti sull’ambiente di lavoro

Relazionarsi con gli altri a partire dalla considerazione del loro “essere”, significa come abbiamo già visto, saper “attivare” una poderosa forza vitale a sua volta in grado di creare motivazione, entusiasmo, amicizia, vincolo con gli altri e con il comune scopo aziendale.
E tutto questo influisce profondamente sulla qualità dell’ambiente lavorativo determinando:
· Un ambiente nel quale le persone vivono costantemente nel riconoscimento del loro significato e che beneficia della partecipazione attiva e motivata di ciascuno.
· Un ambiente nel quale ci si sente partecipi e protagonisti e nel quale si partecipa alla creazione di un’atmosfera amichevole, rilassata, cooperativa e quindi estremamente professionale, perché un ambiente “felice” favorisce sinergie spontanee che a loro volta moltiplicano la capacità di raggiungere e di realizzare ogni progetto strategico.

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