Archetipi e gratitudine nell’uomo moderno
Cosmo-Art e Senso della Vita
Oggi vi propongo un viaggio nel mondo della gratitudine attraverso la scoperta degli archetipi e degli eroi che ci appartengono. Un tema che sembra difficile in apparenza ma desidero accompagnarvi per mano come sto facendo per i miei cari allievi del corso che sto tenendo presso l’Istituto Solaris, una scuola di crescita personale, Counseling, Arteterapia e Cinematerapia.
Ho preso spunto dal libro “Risvegliare l’eroe dentro di noi” di C.S. Pearson per poter approfondire meglio come intraprendere questo meraviglioso viaggio alla scoperta di noi stessi e delle nostre potenzialità.
Gratitudine: alla scoperta di Sè
Vi pongo una domanda sfidante: ti piacerebbe risvegliare l’eroe che è dentro di te?
Per affrontare questo percorso speciale è importante comprendere come ad un certo punto, spinti dagli eventi – esterni o interni – dobbiamo trovare il coraggio di varcare una soglia simbolica: lasciare il mondo a noi noto, non sapendo ancora con precisione dove ci porterà il nostro viaggio.
Intanto è prioritario porci una domanda: in che modo scegliamo di vivere la nostra vita?
Si può scegliere un primo percorso, apparentemente più facile ma di sicuro meno appagante, che attraversa tre fasi principali: nascere, vivere, morire.
Possiamo però provare a scegliere un secondo percorso, più impegnativo, ma infinitamente più intenso e ricco di significati: nascere, vivere, crescere, morire.
Conoscere noi stessi e quindi evolvere continuamente ad un nuovo livello di consapevolezza è il viaggio più affascinante e più importante che possiamo compiere. Ogni giorno della nostra vita.
Archetipi: la mappa da seguire
Ebbene avere una ‘mappa’ del territorio ci aiuta a seguire più agevolmente lo schema del viaggio dell’eroe per scoprire il mondo della gratitudine. Avere anche degli archetipi come nostri alleati, con i quali procedere lungo il nostro cammino, è un ottimo punto di partenza!
Quando utilizziamo la parola ‘eroe’ ci possono venire in mente personaggi della portata di Ulisse, Achille o Enea. Ma l’eroe cui ci riferiamo qui è l’uomo comune, ognuno di noi alle prese con il viaggio della vita.
Eroe è colui che si alza ogni mattino per rispondere alla ‘chiamata’ della vita, dando un senso a ciò che accade e forgiando via via la propria anima.
Nel nostro viaggio siamo sostenuti da guide interiori o archetipi, ciascuno dei quali rappresenta un particolare modo di essere in viaggio.
Gli archetipi ci accompagnano dagli albori della storia umana. Poiché le guide sono in realtà archetipi e di conseguenza risiedono sotto forma di energia all’interno della vita psichica inconscia di tutti i popoli di ogni parte del mondo.
Esistono tanto dentro, che fuori dello spirito umano individuale. Vivono in noi e noi viviamo in essi. Possiamo trovarli rivolgendo l’attenzione all’interno: ai nostri sogni, alla fantasia e spesso anche alle nostre azioni. Oppure dirigendosi verso l’esterno ossia verso il mito, l’arte, la letteratura, la religione. Gli archetipi ci forniscono immagini dell’eroe al nostro interno e oltre noi stessi.
Archetipi e gratitudine: un lungo viaggio
Gli archetipi sono modelli di comportamento universali. Essi sono rappresentati da personaggi o immagini che rappresentano un aspetto particolare del comportamento umano.
Vediamo quali sono queste figure: l’innocente, l’orfano, il guerriero, l’angelo custode, il cercatore, il distruttore, l’amante, il creatore, il sovrano, il mago, il saggio, il folle.
Come possono aiutarci questi personaggi nelle battaglie che affrontiamo ogni giorno nella giungla metropolitana dell’uomo moderno?
Il viaggio dell’eroe comprende tre fasi fondamentali: la preparazione, il viaggio vero e proprio ed il ritorno.
I primi quattro archetipi ci aiutano a prepararci al viaggio.
Nell’ Innocenza apprendiamo l’ottimismo e la fiducia. Quando facciamo esperienza della “caduta” diventiamo Orfani, delusi, abbandonati, traditi della vita.
L’Orfano ci insegna che dobbiamo provvedere da soli ai nostri bisogni e smettere di contare sugli altri per il nostro sostentamento. Ma l’Orfano si sente così disperatamente impotente che la sua migliore tecnica di sopravvivenza è quella di associarsi agli altri per scambievole aiuto.
Quando nella nostra vita entra il Guerriero, impariamo a porci traguardi ed elaborare strategie che richiedono di sviluppare disciplina e coraggio. Quando entra in funzione l’Angelo custode, impariamo ad avere cura degli altri, e di noi stessi.
Mettendoci in viaggio ci troviamo presto a sperimentare la privazione e la sofferenza, poiché il Distruttore ci toglie molto di ciò che ci era sembrato essenziale per vivere.
L’iniziazione attraverso la sofferenza è compensata da un’iniziazione all’Eros, all’Amante, via via che ci troviamo ad amare le persone, cause, luoghi e lavoro. Questo amore è così forte che esige impegno, ed ecco che non siamo più liberi.
Il tesoro che emerge da questo incontro con la morte e l’amore è la nascita del vero Sé. Il Creatore ci aiuta ad iniziare a esprimere questo Sé nel mondo e ci prepara a ritornare al regno.
Archetipi e gratitudine: impariamo a vivere
Quando torniamo, ci rendiamo conto che siamo Sovrani del nostro regno. Ma possiamo essere sconcertati dalle condizioni in cui lo troviamo. Con l’entrare in azione del Mago nella nostra vita, ci iniziamo al risanamento e alla trasformazione di noi stessi e degli altri, così che il regno può continuamente rinnovarsi. Il Saggio ci aiuta a riconoscere qual è realmente la verità.
Nel momento in cui impariamo tanto ad accettare la nostra soggettività che a liberarci dalla schiavitù delle illusioni e dei meschini desideri, diventiamo capaci di raggiungere una condizione di distacco in cui possiamo essere liberi. Siamo pronti a questo punto ad aprirci al Folle e a imparare a vivere gioiosamente l’attimo senza preoccuparci del domani.
La spirale della gratitudine
Lo schema del percorso somiglia ad una spirale: la fase finale del viaggio, riassunta nell’archetipo del Folle, si riavvolge sul primo archetipo, quello dell’innocente, ma ad un grado più alto che in precedenza. Questa volta l’Innocente è più saggio rispetto alla vita.
Lungo il percorso a spirale, possiamo incontrare ciascun archetipo molte volte e nel processo possiamo conquistare nuove doti a livelli evolutivi più alti o più profondi.
Per poter proseguire il nostro viaggio, incessantemente nello spazio e nel tempo, dovremo coltivare una qualità fondamentale: la capacità di essere grati.
Dovremo riuscire ad essere così eroi capaci di essere grati per le continue prove da affrontare. Quelle che tutti i giorni ci troviamo davanti e che spesso ci colgono di sorpresa, ci infastidiscono e rendono nervosi.
Riusciremo meglio in questa impresa se sappiamo riconoscere gli strumenti che abbiamo dentro di noi. Amore, accoglienza, accettazione, resilienza.
Tutte capacità a nostra disposizione, e che emergono ancora di più se seguiamo una scuola di crescita personale. Come ad esempio quella dell’Istituto Solaris. Qui, in questa scuola, sperimentiamo costantemente, attraverso i laboratori esperienziali, talenti e strumenti esistenziali preziosi per tracciare il nostro viaggio dell’eroe moderno.
Archetipi e gratitudine: quanti eroi siamo
Molti eroi ci rappresentano e sono racchiusi dentro di noi. E di questo possiamo essere ancora una volta grati. Bisogna solo invitarli ad uscire allo scoperto. Grati per la scelta di accettare la sfida di trasformarci.
Siamo grati anche perché ci sforziamo e lottiamo per uscire dalla zona di comfort. Quella che ci sembra più sicura, fatta di abitudini, di mondi conosciuti ma sempre uguali. Dove non cambia mai niente: lamento, vittimismo, orgoglio, ecc.
Siamo eroi quando siamo grati alla vita per la nostra saggezza profonda. Che spesso ci salva da situazioni pericolose.
Possiamo essere grati agli archetipi che ci fanno acquisire nuove consapevolezze.
Diventiamo grati anche per aver scelto, attraverso la nostra decisione di crescere, di dare un senso alla nostra esistenza.
Quando troviamo noi stessi, ogni cosa sembra andare al suo posto. Riusciamo a vedere la nostra bellezza, la nostra intelligenza, la nostra bontà. Riusciamo a usarle produttivamente e questo ci appaga, dando significato al nostro viaggio.
E’ questo che noi viviamo in prima persona nella nostra scuola mettendoci in gioco e affrontando con coraggio i cambiamenti che la vita ci chiede.
Abbiamo imparato oggi che i tanti archetipi sopra descritti e che appartengono anche all’uomo moderno, se compresi e utilizzati, sono i nostri fedeli alleati.
Non posso non esprimere gratitudine per l’approfondimento di questo corso che sto tenendo. Infine sono molto grata alla scuola di formazione Istituto Solaris perché ogni anno accademico mi spinge a crescere ed ad evolvermi attraverso il divenire sempre di più una persona grata, insieme a tanti compagni di viaggio.