nuova era

Kali Yuga o età del ferro sta lasciando il posto a Satya Yuga o età dell’oro

Appartiene alla natura dell’uomo la necessità di misurare e porre un limite al tempo. Il cervello umano ha difficoltà a comprendere l’infinito, così ogni nostro evento, ogni affetto, ogni bene viene pensato e vissuto tra due punti di confine: l’ inizio e la fine. E’ probabilmente la necessità di dare “un termine” alla vita umana sulla Terra, oggi più che mai fucina quotidiana di difficoltà, tristezze, catastrofi, specie per chi non riesce a vedere gli avvenimenti con altra ottica, che spinge l’uomo a ricercare, con anelito misto a terrore, quando sarà la fine. Molteplici fonti, diverse per epoche e culture, convergono a conclusioni simili: questo 2012 appena cominciato sarà anno di grandi e profondi cambiamenti per l’intera umanità. “Il 21 dicembre 2012 è la data del calendario gregoriano nella quale secondo alcune profezie si dovrebbe verificare un evento, di natura imprecisata e di proporzioni planetarie, capace di produrre una significativa discontinuità storica con il passato: una qualche radicale trasformazione dell’umanità in senso spirituale oppure la fine del mondo. L’evento atteso viene collegato temporalmente alla fine di uno dei cicli (b’ak’tun) del calendario Maya.” (da Wikipedia, l’enciclopedia libera)

Secondo l’antico ed evoluto popolo Maya, il 2012 sarà l’ultimo del “quarto sole”, inteso come quarto ciclo vitale della Terra, cui seguirà un quinto ciclo vitale. Questo è il dato che ha fatto prendere il via a molte ipotesi, tra cui anche quella della fine del mondo. Gli antichi Veda, testi sacri indiani, parlano di “Yuga” ossia ere cicliche di lunga durata che si ripresentano sulla Terra; quella attuale è il Kali Yuga o età del ferro a cui farà seguito Satya Yuga o età dell’oro. Sicuramente difficile è interpretare le date del cambiamento, del passaggio effettivo da un’era a quella seguente, tradurre in modo attendibile quei calcoli delle scritture sanscrite effettuati con una metrica a noi sconosciuta. Secondo le descrizioni vediche Kali Yuga è un tempo nero per l’umanità, caratterizzato da crescenti odi e guerre, in cui un grande sviluppo nella tecnologia materiale si contrappone ad un’enorme regressione spirituale, dove le persone non godono più di rispetto per l’ intelligenza, le conoscenze maturate, la saggezza spirituale, piuttosto la ricchezza di beni materiali e la prestanza fisica sono ciò che rende l’uomo ammirevole, per i Veda Kali Yuga è un tempo di disordini e di falsi profeti.

I Maestri dello yoga vissuti dall’800 a oggi affermano che la cifra calcolata per la durata del Kali yuga, 432.000 anni, sia semplicemente simbolica. In realtà la fine degli anni bui del materialismo, iniziata oltre quattromila anni prima di Cristo e la cui durata è quantificabile in seimila anni, va calcolata alcuni decenni dopo il 2000. Per i Purana (testi indù a carattere cosmologico), l’umanità sarebbe prossima a entrare di nuovo in una lunga era di pace e di amore universale, la tanto attesa Età dell’ Oro, così questi dovrebbero essere per l’uomo gli ultimi tempi tristi e pesanti.

Ad affiancare le scritture vediche e dei Maya vi sono molte altre profezie: quelle di Padre Pio, di Giovanni XXIII, di Nostradamus, antiche leggende degli indiani d’America, degli antichi popoli Tibetani ed Egizi, si suppone che anche il terzo segreto di Fatima abbia dei riferimenti a questi tempi di cambiamento epocale. L’astrologia parla di “precessione degli equinozi” ossia cambiamenti dell’asse terrestre non rilevanti nell’immediato che assumono invece un significato enorme ragionando in termini di secoli e ancor di più se si tratta di ere.

Un ciclo precessionale completo avviene ogni 26.000 anni circa, ciò significa che durante questo tempo l’asse terrestre descrive un cerchio, cambiando il proprio orientamento e l’orientamento dell’intero globo. Secondo calcoli sofisticati questo asse è entrato da alcuni anni nella costellazione dell’Acquario, governata da Urano, pianeta strettamente connesso al concetto di “nuovo”, costellazione che simboleggia la scienza, la tecnologia, la filosofia, l’umanesimo, l’amicizia, la fratellanza, la libertà, costellazione che nella precessione che fa seguito a quella dei Pesci, simbolo invece di guerra, paura, bigottismo, sottomissione. I geologi infine affermano che siamo arrivati al punto più basso del magnetismo terrestre degli ultimi duemila anni, potrebbe verificarsi un’inversione del campo magnetico terrestre: il polo magnetico nord, che oggi ha polarità negativa, acquisirebbe polarità positiva e viceversa, questo pare un segnale ovvio di grandi cambiamenti per la Terra. Durante un Convegno sul 2012, l’esperto John Major Jenkins e lo studioso italiano Massimo Fratini si sono confrontati e ne è emerso che i Maya avevano calcolato che la nostra Galassia effettua un giro completo ogni 26 mila anni – il prossimo terminerebbe proprio il 21 Dicembre 2012 – al termine del quale inizia un nuovo giro.

Dal centro della Galassia, prima della fine di questo ciclo, secondo i Maya sarebbe fuoriuscita una potente energia , la Farfalla Cosmica, da cui tutto ha origine. La scienza ha scoperto che al centro della Galassia esiste in effetti un “ buco nero” chiamato Sagittarius A. Sembra che da questo “buco nero” sia fuoriuscito qualcosa a cui la scienza ufficiale non sa trovare spiegazione. Alcuni scienziati pensano che Sagittarius A sia una sorta di portale dal cui è fuoriuscita una misteriosa energia sotto forma di bolle, già individuate dai Maya migliaia di anni fa. Pare che le radiazioni di queste bolle si percepiranno a livello di coscienza proprio nel dicembre 2012, momento in cui questa energia si diffonderà su tutto il pianeta resettando le armoniche del DNA, dove è insita la coscienza dell’Uomo. Al termine di questo ciclo ci saranno cambiamenti tali da poter indicare che l’umanità è sul punto di compiere un “salto quantico” nell’evoluzione della coscienza. Forse il 2012 sarà l’ inizio di una nuova razza?

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